«Manifestiamo contro un governo che taglia invece di investire»
Sensibilizzazione e informazione tra i giovani manifestanti allo sciopero
venerdì 12 dicembre 2014
0.15
Gli studenti di Barletta, che hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale indetto dalla CGIL per oggi, si sono riuniti ieri sera presso il Monte di Pietà per discutere delle motivazioni che hanno spinto i giovani di tutti Italia a dare il proprio contributo alla mobilitazione. «Questo sciopero è stato organizzato in continuità a quello del 14 novembre per protestare contro le ultime riforme approvate in Parlamento - dice Domenico Cassano, uno degli organizzatori dell'incontro - e ne è esempio il Jobs Act, il quale, eliminando il contratto a tempo determinato, nega i principi dell' articolo 18. In questo modo il lavoratore può essere licenziato in qualsiasi momento. Inoltre, il Decreto 'Sblocca Italia'' che permette di realizzare opere pubbliche senza prendere in considerazione il conseguente impatto ambientale e la riforma de 'La buona scuola', che tende a peggiorare ulteriormente la situazione dei nostri istituti, contribuiscono a delineare il profilo di un'Italia che si deteriora».
«Nel momento in cui il governo approva delle riforme che rendono precario il lavoro e che non garantiscono servizi, alle fasce più colpite dalla crisi, noi studenti non possiamo sentirci esclusi dalla protesta - aggiungono i giovani organizzatori - e a livello provinciale stiamo tentando di far sentire la nostra voce, raccogliendo dalle varie scuole dei report che denunciano i problemi strutturali e organizzativi degli edifici scolastici, nella speranza che vengano presi in considerazione».
Al termine dell'assemblea, i rappresentati concludono dichiarando: «Lo scopo dell'assemblea è quello di informare, e ci amareggia un po' vedere così poca gente. Noi studenti rappresentiamo il futuro, e pertanto dovremmo essere i primi a lottare per un'Italia migliore».
«Nel momento in cui il governo approva delle riforme che rendono precario il lavoro e che non garantiscono servizi, alle fasce più colpite dalla crisi, noi studenti non possiamo sentirci esclusi dalla protesta - aggiungono i giovani organizzatori - e a livello provinciale stiamo tentando di far sentire la nostra voce, raccogliendo dalle varie scuole dei report che denunciano i problemi strutturali e organizzativi degli edifici scolastici, nella speranza che vengano presi in considerazione».
Al termine dell'assemblea, i rappresentati concludono dichiarando: «Lo scopo dell'assemblea è quello di informare, e ci amareggia un po' vedere così poca gente. Noi studenti rappresentiamo il futuro, e pertanto dovremmo essere i primi a lottare per un'Italia migliore».