Maltrattava i bambini all'asilo, arrestata maestra dai Carabinieri
Schiaffi, strattoni e lancio di oggetti verso i piccoli di una classe di scuola dell'infanzia. Ora la donna è agli arresti domiciliari
martedì 28 maggio 2013
10.16
I Carabinieri di Barletta nella serata di ieri hanno dato esecuzione ad un'ordinanza, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica, con la quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una maestra di una scuola pubblica per l'infanzia di Barletta, gravemente indiziata di maltrattamenti aggravati verso i bambini di una classe a lei affidata.
Aggiornamento
Come da più fonti già riportato, si tratta della scuola "Enrico De Nicola" in via Einaudi a Barletta, succursale dell'istituto "Musti - Dimiccoli".
Terrore e violenza psicologica
Li avrebbe terrorizzati a tal punto che i bambini nonostante la tenerissima età (3-4 anni) sapessero discernere nettamente tra la maestra buona e quella cattiva. Due insegnanti che si alternavano in una classe di scuola statale per l'infanzia di Barletta con metodi del tutto opposti.
Una delle due, Mariangela, 42enne barlettana, era la maestra che nessuno vorrebbe avere per avere i propri figli secondo quanto ravvisato dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero. Tesi condivisa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani Rossella Volpe che ha accolto la richiesta di arresti domiciliari per l'insegnante che schiaffeggiava, strattonava, trascinava e, nondimeno, lanciava oggetti contro i suoi alunni. E se qualcuno gattonava li dissuadeva pestando i piedi. Il personale vademecum contemplava anche tirate di orecchie e capelli, colpi di giornale sul viso. La "ciliegina" era sfilare la sediolina dal sedere per indurre i bambini a cadere.
Ora la maestra Mariangela (omettiamo le complete generalità per tutelare i minori) è agli arresti domiciliari. Le indagini dei Carabinieri sono partite dalla denuncia di una mamma che si era accorta come suo figlio, a casa, avesse iniziato ad assumere comportamenti ingiustificati. Ad esempio quando lo rimproverava, il bimbo si portava subito le mani a protezione del volto: in pratica il piccolo si prefigurava che sarebbe stato picchiato. Ma la madre non è un tipo violento e così col passare dei giorni immaginò che quella reazione potesse esser frutto di qualcosa accaduto all'asilo. Le confidenze tra genitori hanno portato altri padri e madri a notare altrettante anomalie comportamentali ed a sporgere denuncia ai Carabinieri. Che con una telecamera nascosta in aula hanno potuto verificare i metodi violenti e denigratori della maestra Mariangela.
L'ordinanza di custodia cautelare si basa sul pericolo di reiterazione del reato e d'inquinamento probatorio. L'accusa è di maltrattamenti aggravati verso i fanciulli. Nel provvedimento si legge che la donna "abusando di autorità, poteri e prerogative propri delle sue funzioni educativo-formative, violando i doveri di equilibrio e correttezza inerenti le attività di cura, vigilanza e custodia esercitate nei confronti dei bambini (di anni 3) a lei affidati, approfittando della loro condizione di particolare vulnerabilità, li ha ripetutamente maltrattati".
Il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo, nel corso della conferenza stampa tenuta stamattina ha parlato di condotte "sconcertanti e di gravità inaudità" nonché "dell'importanza della denuncia e della collaborazione dei genitori per sconfiggere episodi simili". "Fortunatamente non generalizzati tra gli altri insegnanti" ha aggiunto il comandante dei Carabinieri della Compagnia di Barletta Marco Vatore, che ha parlato, dunque, di "fenomeno grave ma circoscritto".
Aggiornamento delle 10.35
Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Barletta, coordinate dal sostituto procuratore Michele Ruggiero, si sono svolte con l'aiuto delle telecamere nascoste, piazzate nell'aula in cui insegnava la donna in seguito alle numerose denunce arrivate dai genitori. Secondo quanto si e' appreso, sono stati infatti i genitori di alcuni piccoli tra i 4 e 3 anni, dopo aver saputo delle violenze, a denunciarle e a far avviare le indagini. Questi ultimi avevano raccolto il pianto dei loro figli, sempre più impauriti all'idea di tornare a scuola la mattina. Secondo quanto emerso, la maestra, accusata di maltrattamenti aggravati verso i bambini di una classe a lei affidata, toglieva la sedia ai bimbi mentre cercavano di sedersi e pestava i piedini a quelli che camminavano carponi. Nel corso degli accertamenti i bimbi sono stati sottoposti a colloqui psicoterapeutici. I consulti, secondo quello che si è saputo, avrebbero acclarato per ciascuno di loro 'disturbi socio-affettivi' determinati dai soprusi subiti.
La redazione seguirà da vicino la questione, e fornirà maggiori dettagli nelle prossime ore.
Aggiornamento
Come da più fonti già riportato, si tratta della scuola "Enrico De Nicola" in via Einaudi a Barletta, succursale dell'istituto "Musti - Dimiccoli".
Terrore e violenza psicologica
Li avrebbe terrorizzati a tal punto che i bambini nonostante la tenerissima età (3-4 anni) sapessero discernere nettamente tra la maestra buona e quella cattiva. Due insegnanti che si alternavano in una classe di scuola statale per l'infanzia di Barletta con metodi del tutto opposti.
Una delle due, Mariangela, 42enne barlettana, era la maestra che nessuno vorrebbe avere per avere i propri figli secondo quanto ravvisato dal sostituto procuratore della Repubblica di Trani Michele Ruggiero. Tesi condivisa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani Rossella Volpe che ha accolto la richiesta di arresti domiciliari per l'insegnante che schiaffeggiava, strattonava, trascinava e, nondimeno, lanciava oggetti contro i suoi alunni. E se qualcuno gattonava li dissuadeva pestando i piedi. Il personale vademecum contemplava anche tirate di orecchie e capelli, colpi di giornale sul viso. La "ciliegina" era sfilare la sediolina dal sedere per indurre i bambini a cadere.
Ora la maestra Mariangela (omettiamo le complete generalità per tutelare i minori) è agli arresti domiciliari. Le indagini dei Carabinieri sono partite dalla denuncia di una mamma che si era accorta come suo figlio, a casa, avesse iniziato ad assumere comportamenti ingiustificati. Ad esempio quando lo rimproverava, il bimbo si portava subito le mani a protezione del volto: in pratica il piccolo si prefigurava che sarebbe stato picchiato. Ma la madre non è un tipo violento e così col passare dei giorni immaginò che quella reazione potesse esser frutto di qualcosa accaduto all'asilo. Le confidenze tra genitori hanno portato altri padri e madri a notare altrettante anomalie comportamentali ed a sporgere denuncia ai Carabinieri. Che con una telecamera nascosta in aula hanno potuto verificare i metodi violenti e denigratori della maestra Mariangela.
L'ordinanza di custodia cautelare si basa sul pericolo di reiterazione del reato e d'inquinamento probatorio. L'accusa è di maltrattamenti aggravati verso i fanciulli. Nel provvedimento si legge che la donna "abusando di autorità, poteri e prerogative propri delle sue funzioni educativo-formative, violando i doveri di equilibrio e correttezza inerenti le attività di cura, vigilanza e custodia esercitate nei confronti dei bambini (di anni 3) a lei affidati, approfittando della loro condizione di particolare vulnerabilità, li ha ripetutamente maltrattati".
Il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo, nel corso della conferenza stampa tenuta stamattina ha parlato di condotte "sconcertanti e di gravità inaudità" nonché "dell'importanza della denuncia e della collaborazione dei genitori per sconfiggere episodi simili". "Fortunatamente non generalizzati tra gli altri insegnanti" ha aggiunto il comandante dei Carabinieri della Compagnia di Barletta Marco Vatore, che ha parlato, dunque, di "fenomeno grave ma circoscritto".
Aggiornamento delle 10.35
Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Barletta, coordinate dal sostituto procuratore Michele Ruggiero, si sono svolte con l'aiuto delle telecamere nascoste, piazzate nell'aula in cui insegnava la donna in seguito alle numerose denunce arrivate dai genitori. Secondo quanto si e' appreso, sono stati infatti i genitori di alcuni piccoli tra i 4 e 3 anni, dopo aver saputo delle violenze, a denunciarle e a far avviare le indagini. Questi ultimi avevano raccolto il pianto dei loro figli, sempre più impauriti all'idea di tornare a scuola la mattina. Secondo quanto emerso, la maestra, accusata di maltrattamenti aggravati verso i bambini di una classe a lei affidata, toglieva la sedia ai bimbi mentre cercavano di sedersi e pestava i piedini a quelli che camminavano carponi. Nel corso degli accertamenti i bimbi sono stati sottoposti a colloqui psicoterapeutici. I consulti, secondo quello che si è saputo, avrebbero acclarato per ciascuno di loro 'disturbi socio-affettivi' determinati dai soprusi subiti.
La redazione seguirà da vicino la questione, e fornirà maggiori dettagli nelle prossime ore.