Luci e ombre sulla mostra "Annibale. Un viaggio"
Il Comitato pro Canne della Battaglia e le ditte barlettane completamente dimenticate
sabato 6 agosto 2016
14.35
Quanto "pesa" Annibale per l'amministrazione comunale di Barletta? Con questa domanda prende avvio la conferenza stampa: "Mostra Annibale. Un viaggio… di soldi pubblici spesi ma senza nessun ritorno economico sul territorio", a cura del Comitato pro Canne della Battaglia. Tale incontro è avvenuto ieri pomeriggio (5 agosto) presso il Modà Café Lounge, collocato in Via Nazareth.
Il denaro pubblico speso per la realizzazione della mostra: "Annibale. Un viaggio", che il Castello Svevo di Barletta ospita dal 2 agosto, è di circa 105.000 euro. Una somma al quanto cospicua per le tasche della nostra città. Il presidente del Comitato pro Canne, il giornalista Nino Vinella, durante il corso dell'intera conferenza, ha tenuto a precisare che ogni dato e cifra da lui riportato sono in realtà alla portata di tutta la cittadinanza. Difatti, utilizzando il sito ufficiale del Comune di Barletta si può tranquillamente prendere visione degli incarichi assegnati ai privati per il compimento della mostra. «Ciò che non quadra – afferma il Presidente del Comitato Vinella – è la scelta dell'apparato organizzativo. Come è possibile constatare dagli atti, le associazioni culturali e le ditte barlettane sono state dimenticate. I curatori della mostra hanno previsto la proiezione multimediale di disegni di carte geografiche e riproduzioni acquerellate; la ditta scelta è la Dander Pierluigi di Padenghe del Garda (Lombardia). Per quanto concerne la realizzazione delle strutture espositive (le teche presenti, infatti, sono antisfondamento in quanto la mostra ospita opere provenienti da importanti istituzioni museali italiane e dal Louvre di Parigi) è stata affidata alla ditta Drypto di Trani. La realizzazione e la gestione del sito internet della mostra, invece, è stata affidata alla ditta MuseiOn Soc. Coop di Taranto. Persino le visite guidate sono curate da una cooperativa della città di Foggia». Dunque, pur riconoscendo numerosi meriti alla mostra, il Comitato pro Canne è certo che la città di Barletta non avrà nessun ritorno economico.
«Tutte le realtà associative culturali - sostiene Vinella - sono state escluse dalla fase progettuale della mostra. Questa decisione mi porta a pensare che tale evento non sia solo un progetto ideato per la ricoperta della nostra identità culturale. Il condottiero Annibale è giunto presso Canne della Battaglia il 2 agosto nel 216 a.C. Per quale ragione il busto di Annibale è stato confinato nei sotterranei del Castello di Barletta? Dagli anni trenta, sono stati compiuti diversi scavi archeologici; i reperti rinvenuti sono stati collocati all'interno dell'antiquarium di Canne, perché è il luogo giusto per ospitarli. La mostra "Annibale. Un viaggio", per tanto, disconnette Annibale dalla sua naturale collocazione.
Il denaro pubblico speso per la realizzazione della mostra: "Annibale. Un viaggio", che il Castello Svevo di Barletta ospita dal 2 agosto, è di circa 105.000 euro. Una somma al quanto cospicua per le tasche della nostra città. Il presidente del Comitato pro Canne, il giornalista Nino Vinella, durante il corso dell'intera conferenza, ha tenuto a precisare che ogni dato e cifra da lui riportato sono in realtà alla portata di tutta la cittadinanza. Difatti, utilizzando il sito ufficiale del Comune di Barletta si può tranquillamente prendere visione degli incarichi assegnati ai privati per il compimento della mostra. «Ciò che non quadra – afferma il Presidente del Comitato Vinella – è la scelta dell'apparato organizzativo. Come è possibile constatare dagli atti, le associazioni culturali e le ditte barlettane sono state dimenticate. I curatori della mostra hanno previsto la proiezione multimediale di disegni di carte geografiche e riproduzioni acquerellate; la ditta scelta è la Dander Pierluigi di Padenghe del Garda (Lombardia). Per quanto concerne la realizzazione delle strutture espositive (le teche presenti, infatti, sono antisfondamento in quanto la mostra ospita opere provenienti da importanti istituzioni museali italiane e dal Louvre di Parigi) è stata affidata alla ditta Drypto di Trani. La realizzazione e la gestione del sito internet della mostra, invece, è stata affidata alla ditta MuseiOn Soc. Coop di Taranto. Persino le visite guidate sono curate da una cooperativa della città di Foggia». Dunque, pur riconoscendo numerosi meriti alla mostra, il Comitato pro Canne è certo che la città di Barletta non avrà nessun ritorno economico.
«Tutte le realtà associative culturali - sostiene Vinella - sono state escluse dalla fase progettuale della mostra. Questa decisione mi porta a pensare che tale evento non sia solo un progetto ideato per la ricoperta della nostra identità culturale. Il condottiero Annibale è giunto presso Canne della Battaglia il 2 agosto nel 216 a.C. Per quale ragione il busto di Annibale è stato confinato nei sotterranei del Castello di Barletta? Dagli anni trenta, sono stati compiuti diversi scavi archeologici; i reperti rinvenuti sono stati collocati all'interno dell'antiquarium di Canne, perché è il luogo giusto per ospitarli. La mostra "Annibale. Un viaggio", per tanto, disconnette Annibale dalla sua naturale collocazione.