Lorenzo Chieppa si è dimesso da assessore della Giunta Cascella
La decisione è arrivata sul tavolo politico di ieri mattina
domenica 9 febbraio 2014
19.02
Dopo aver subito per mesi una sfiducia latente da parte del gruppo consiliare (Lanotte e Maffione), e dopo che in questi giorni tale sfiducia è stata alla fine messa nero su bianco, è arrivata ieri la decisione da parte di Lorenzo Chieppa di rassegnare le dimissioni dall'incarico di assessore al Bilancio della Giunta Cascella. Chieppa è ora il secondo assessore, dopo Villani ad inizio novembre, a dare le dimissioni. La Giunta perde dunque un altro pezzo, e si riduce al momento a sette componenti più il sindaco.
La decisione di Chieppa è giunta sul tavolo politico di maggioranza tenutosi ieri mattina, tramite comunicazione dalla coordinatrice provinciale di Scelta Civica, Giovanna Bruno. La notizia, come avevamo ipotizzato nell'articolo di ieri, avrebbe così fatto da apripista alle richieste delle altre forze politiche. Come la situazione lasciava da tempo presagire, serviva solo che qualcuno rompesse il ghiaccio, e facesse il primo passo, per far muovere in un sol colpo tutti gli altri, per chiedere a gran voce, come ormai era più o meno latente da mesi, una sola cosa: il rimpasto della Giunta.
E così il PD avrebbe chiesto un aumento della sua rappresentanza in Giunta (cioè 2 o 3 assessori nella compagine di governo), e Sinistra Unita pure (cioè un assessore in più dell'unico attuale). La lista civica Cascella Sindaco Insieme avrebbe espresso la mancanza di una chiara rappresentanza, in quanto, come già detto, l'assessore Rizzi è considerabile più come espressione del sindaco che non della lista. Le uniche forze che non avrebbero nulla da chiedere sono, come già altre volte ricordato, Buona Politica e Centro Democratico.
Qual è stata la reazione di Cascella? Il sindaco avrebbe respinto ai numerosi mittenti le richieste espresse, e chiuso la porta per il momento ad ipotesi di cambiamento degli equilibri di rappresentanza interni alla Giunta. Qui torna utile nuovamente ricordare le parole di Cascella a tal proposito, nell'intervista di inizio anno a Barlettalife: «Il rimpasto della giunta lo escludo, non ne vedo la ragione. Ciò non significa che non ci possono essere aggiustamenti o interventi. Di rimpasto si è parlato sin dal primo giorno. Se una o più forze politiche ne sentono la necessità, possono esporre le proprie ragioni e ci potremo confrontare. Se una forza politica ritiene che la propria rappresentanza sia problematica io ne terrò conto e mi aspetto da questa forza che rispetti a sua volta i criteri che sin dall'inizio avevo espresso, ovvero la presentazione di una rosa di nomi con competenze particolari di cui poter tenere conto. Non escludo che questo possa accadere, anzi qualcuno l'ha già messa in campo. Altra cosa è mettere in discussione la natura e il carattere complessivo della giunta: in quel caso il problema riguarderebbe me come sindaco. Non cambierà l'equilibrio tra la rappresentanza dei partiti e quella politico sociale della città, cambiare questo equilibrio apparterrebbe a logiche politiche vecchie che non sono le mie».
Il braccio di ferro tra partiti e sindaco è ora più che mai palesemente in atto. Chi delle due parti alla fine dovrà cedere? Vedremo.
La decisione di Chieppa è giunta sul tavolo politico di maggioranza tenutosi ieri mattina, tramite comunicazione dalla coordinatrice provinciale di Scelta Civica, Giovanna Bruno. La notizia, come avevamo ipotizzato nell'articolo di ieri, avrebbe così fatto da apripista alle richieste delle altre forze politiche. Come la situazione lasciava da tempo presagire, serviva solo che qualcuno rompesse il ghiaccio, e facesse il primo passo, per far muovere in un sol colpo tutti gli altri, per chiedere a gran voce, come ormai era più o meno latente da mesi, una sola cosa: il rimpasto della Giunta.
E così il PD avrebbe chiesto un aumento della sua rappresentanza in Giunta (cioè 2 o 3 assessori nella compagine di governo), e Sinistra Unita pure (cioè un assessore in più dell'unico attuale). La lista civica Cascella Sindaco Insieme avrebbe espresso la mancanza di una chiara rappresentanza, in quanto, come già detto, l'assessore Rizzi è considerabile più come espressione del sindaco che non della lista. Le uniche forze che non avrebbero nulla da chiedere sono, come già altre volte ricordato, Buona Politica e Centro Democratico.
Qual è stata la reazione di Cascella? Il sindaco avrebbe respinto ai numerosi mittenti le richieste espresse, e chiuso la porta per il momento ad ipotesi di cambiamento degli equilibri di rappresentanza interni alla Giunta. Qui torna utile nuovamente ricordare le parole di Cascella a tal proposito, nell'intervista di inizio anno a Barlettalife: «Il rimpasto della giunta lo escludo, non ne vedo la ragione. Ciò non significa che non ci possono essere aggiustamenti o interventi. Di rimpasto si è parlato sin dal primo giorno. Se una o più forze politiche ne sentono la necessità, possono esporre le proprie ragioni e ci potremo confrontare. Se una forza politica ritiene che la propria rappresentanza sia problematica io ne terrò conto e mi aspetto da questa forza che rispetti a sua volta i criteri che sin dall'inizio avevo espresso, ovvero la presentazione di una rosa di nomi con competenze particolari di cui poter tenere conto. Non escludo che questo possa accadere, anzi qualcuno l'ha già messa in campo. Altra cosa è mettere in discussione la natura e il carattere complessivo della giunta: in quel caso il problema riguarderebbe me come sindaco. Non cambierà l'equilibrio tra la rappresentanza dei partiti e quella politico sociale della città, cambiare questo equilibrio apparterrebbe a logiche politiche vecchie che non sono le mie».
Il braccio di ferro tra partiti e sindaco è ora più che mai palesemente in atto. Chi delle due parti alla fine dovrà cedere? Vedremo.