Le bugie della Cementeria, interviene il collettivo Exit
Risposta a Cefola sui rifiuti bruciati dalla Cementeria. Proposta al sindaco Maffei: «Proporre un forum e far partecipare i cittadini»
lunedì 26 settembre 2011
«L'unica spiegazione data dall'assessore all'ambiente della Provincia Bat Dott. Cefola circa il parere favorevole concesso dallo stesso ente alla Buzzi Unicem di Barletta per poter bruciare 65.000 tonnellate di rifiuti all'anno, è stata quella di apportare una correzione alla denuncia avanzata dai movimenti sulla questione». E' quanto afferma il collettivo Exit.
«La puntualizzazione dell'assessore si riferisce al fatto che la nostra presa di posizione parte dalla constatazione che da tempo la Cementeria è in possesso dell'autorizzazione per poter bruciare 20.000 t/a di CDR(combustibile da rifiuti) e altre 20.000 t/a di rifiuti speciali pericolosi e chiede, tramite la VIA, l'autorizzazione per poterne bruciare 80.000 t/a.
Il dott. Cefola,intervenendo sulla stampa,corregge questi dati affermando che invece la Buzzi Unicem può già oggi bruciare 51.000 t/a di CDR più i 20.000 t/a di rifiuti speciali pericolosi e che l'autorizzazione concessa dalla Provincia è un ottimo risultato perché rimuove il problema dei rifiuti speciali pericolosi. L'assessore dimentica che proprio sulla stampa di un anno fa affermava che il totale annuo dei rifiuti bruciati all'interno dello stabilimento ammontava a 40.000 tonnellate.
L'errore grossolano, fatto da chi è preposto alla tutela e alla salvaguardia dell'ambiente, nasce dalle autorizzazioni presentate dalla Cementeria,che nella domanda per la VIA(valutazione d'impatto ambientale) parla di 20.000 t/a di CDR+20.000 t/a di rifiuti speciali pericolosi e successivamente, nel proseguo della procedura , dichiara di essere in possesso di autorizzazioni per 51.000 t/a di CDR+ 20.000 t/a di rifiuti speciali. Questo dimostra quanta ambiguità e reticenza c'è da parte di un'azienda che non fornisce i dati reali sui rifiuti coinceneriti nel proprio stabilimento e di un assessorato provinciale all'ambiente che non ha la capacità e nè la volontà di controllare.
Inoltre Cefola, mistifica la realtà quando afferma che l'autorizzazione concessa è un ottimo risultato,dimenticando le pesanti ricadute in termini ambientali e di peggioramento della qualità della vita che questo provvedimento avrà su tutta la città.
Dobbiamo dire che l'assessore è in ottima compagnia, visto che fino ad ora non ci sono state prese di posizione da parte della classe politica locale sulla vicenda. Non può certo bastare l'intervento del consigliere comunale Doronzo che a nome della Federazione della Sinistra appoggia il sit-in sotto la Provincia organizzato dai movimenti per martedì 27 settembre. Il consigliere farebbe bene a sollecitare un'iniziativa presso la Regione da parte del proprio assessore regionale Campese,che da tempo ormai ha cancellato dalla sua azione politica le questioni ambientali del territorio. Né tanto meno possiamo accettare il silenzio del sindaco Maffei e dell'assessore all'ambiente Carpagnano che dovrebbero mettere al centro dell'agenda politica la questione cementeria. Come movimenti noi oggi chiediamo che ci sia un reale coinvolgimento dei cittadini sulle vicende che riguardano la tutela del territorio e la salvaguardia della salute.
Per questo facciamo una proposta molto semplice e chiara al Sindaco Maffei sulla Cementeria: faccia esprimere la città, faccia partecipare i cittadini, proponga un referendum consultivo sull'aumento dei rifiuti,come previsto dallo Statuto Comunale dando finalmente la possibilità a tutti di potersi esprimere. Solo ridando "potere" a chi non ha voce è possibile squarciare quel velo di ipocrisia e ambiguità che avvolge l'intera classe politica».
«La puntualizzazione dell'assessore si riferisce al fatto che la nostra presa di posizione parte dalla constatazione che da tempo la Cementeria è in possesso dell'autorizzazione per poter bruciare 20.000 t/a di CDR(combustibile da rifiuti) e altre 20.000 t/a di rifiuti speciali pericolosi e chiede, tramite la VIA, l'autorizzazione per poterne bruciare 80.000 t/a.
Il dott. Cefola,intervenendo sulla stampa,corregge questi dati affermando che invece la Buzzi Unicem può già oggi bruciare 51.000 t/a di CDR più i 20.000 t/a di rifiuti speciali pericolosi e che l'autorizzazione concessa dalla Provincia è un ottimo risultato perché rimuove il problema dei rifiuti speciali pericolosi. L'assessore dimentica che proprio sulla stampa di un anno fa affermava che il totale annuo dei rifiuti bruciati all'interno dello stabilimento ammontava a 40.000 tonnellate.
L'errore grossolano, fatto da chi è preposto alla tutela e alla salvaguardia dell'ambiente, nasce dalle autorizzazioni presentate dalla Cementeria,che nella domanda per la VIA(valutazione d'impatto ambientale) parla di 20.000 t/a di CDR+20.000 t/a di rifiuti speciali pericolosi e successivamente, nel proseguo della procedura , dichiara di essere in possesso di autorizzazioni per 51.000 t/a di CDR+ 20.000 t/a di rifiuti speciali. Questo dimostra quanta ambiguità e reticenza c'è da parte di un'azienda che non fornisce i dati reali sui rifiuti coinceneriti nel proprio stabilimento e di un assessorato provinciale all'ambiente che non ha la capacità e nè la volontà di controllare.
Inoltre Cefola, mistifica la realtà quando afferma che l'autorizzazione concessa è un ottimo risultato,dimenticando le pesanti ricadute in termini ambientali e di peggioramento della qualità della vita che questo provvedimento avrà su tutta la città.
Dobbiamo dire che l'assessore è in ottima compagnia, visto che fino ad ora non ci sono state prese di posizione da parte della classe politica locale sulla vicenda. Non può certo bastare l'intervento del consigliere comunale Doronzo che a nome della Federazione della Sinistra appoggia il sit-in sotto la Provincia organizzato dai movimenti per martedì 27 settembre. Il consigliere farebbe bene a sollecitare un'iniziativa presso la Regione da parte del proprio assessore regionale Campese,che da tempo ormai ha cancellato dalla sua azione politica le questioni ambientali del territorio. Né tanto meno possiamo accettare il silenzio del sindaco Maffei e dell'assessore all'ambiente Carpagnano che dovrebbero mettere al centro dell'agenda politica la questione cementeria. Come movimenti noi oggi chiediamo che ci sia un reale coinvolgimento dei cittadini sulle vicende che riguardano la tutela del territorio e la salvaguardia della salute.
Per questo facciamo una proposta molto semplice e chiara al Sindaco Maffei sulla Cementeria: faccia esprimere la città, faccia partecipare i cittadini, proponga un referendum consultivo sull'aumento dei rifiuti,come previsto dallo Statuto Comunale dando finalmente la possibilità a tutti di potersi esprimere. Solo ridando "potere" a chi non ha voce è possibile squarciare quel velo di ipocrisia e ambiguità che avvolge l'intera classe politica».