Lavoratori cinesi irregolari: «l'avevamo detto»
L'appello del centrodestra barlettano dopo l'operazione dei Carabinieri
lunedì 3 febbraio 2014
13.58
«Quanto da noi denunciato era vero. I cinesi a Barletta ci sono, non abbassiamo la guardia«. E' questo il commento delle forze politiche del centrodestra di Barletta in Consiglio Comunale (Forza Italia, Adesso Puoi, Nuova Generazione, Alfarano per Barletta) all'operazione condotta dalla locale Compagnia dei Carabinieri su disposizione della Procura di Trani. L'operazione in questione ha permesso di accertare la presenza di ben 15 cinesi irregolari all'interno di un opificio clandestino in via dell'Unione Europea nella zona industriale di via Trani. Tra i 15 è stato rintracciato ed arrestato un cinese con una condanna pendente per via di una rapina compiuta a Bologna nel 2010.
«All'indomani dei tragici fatti di Prato – ricordano dal centrodestra – avevamo denunciato la corposa presenza di aziende gestite da cinesi in città, riportando il caso all'attenzione delle massime autorità nazionali e locali, scrivendo anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta. In quella circostanza, su segnalazione di numerosi cittadini e imprenditori, rimarcavamo la presenza di diversi laboratori-dormitori nella zona. Ebbene, oggi, non possiamo far altro che apprezzare e plaudire ai controlli e alle verifiche effettuate dalla Procura e dai Carabinieri. La nostra battaglia non finisce qui! Bisogna adesso continuare a lavorare sempre a tutela della legalità, del rispetto delle regole, dell'equità di diritti e doveri. Il tutto al fine di scongiurare fenomeni come Prato, evitando l'incrementarsi di quella concorrenza sleale Italia-Cina che nella maggior parte dei casi ha ucciso e continua a uccidere la piccola e media imprenditoria manifatturiera del nostro territorio ma non solo».
«La nostra battaglia, difatti, vuole anche tutelare la dignità di tutti quegli uomini e lavoratori cinesi che, una volta per tutte, devono comprendere quanto sia importante adeguarsi al nostro sistema di Paese. Per questi motivi rilanciamo la proposta di una ulteriore verifica dei cittadini cinesi regolarmente residenti e operanti a Barletta, chiedendo alla Procura e alle forze dell'ordine di restare vigili sul caso e di non abbassare la guardia».
«All'indomani dei tragici fatti di Prato – ricordano dal centrodestra – avevamo denunciato la corposa presenza di aziende gestite da cinesi in città, riportando il caso all'attenzione delle massime autorità nazionali e locali, scrivendo anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta. In quella circostanza, su segnalazione di numerosi cittadini e imprenditori, rimarcavamo la presenza di diversi laboratori-dormitori nella zona. Ebbene, oggi, non possiamo far altro che apprezzare e plaudire ai controlli e alle verifiche effettuate dalla Procura e dai Carabinieri. La nostra battaglia non finisce qui! Bisogna adesso continuare a lavorare sempre a tutela della legalità, del rispetto delle regole, dell'equità di diritti e doveri. Il tutto al fine di scongiurare fenomeni come Prato, evitando l'incrementarsi di quella concorrenza sleale Italia-Cina che nella maggior parte dei casi ha ucciso e continua a uccidere la piccola e media imprenditoria manifatturiera del nostro territorio ma non solo».
«La nostra battaglia, difatti, vuole anche tutelare la dignità di tutti quegli uomini e lavoratori cinesi che, una volta per tutte, devono comprendere quanto sia importante adeguarsi al nostro sistema di Paese. Per questi motivi rilanciamo la proposta di una ulteriore verifica dei cittadini cinesi regolarmente residenti e operanti a Barletta, chiedendo alla Procura e alle forze dell'ordine di restare vigili sul caso e di non abbassare la guardia».