La prevenzione è legge di natura
A cura dell'esperto Mario Celestino ("Il Lavoro Sicuro")
mercoledì 5 febbraio 2020
10.05
Durante le giornate lavorative vi sono delle pause che intercorrono tra sopralluoghi da un'azienda all'altra.
Recentemente, ho ascoltato per radio una trasmissione sull'archeologia che mi ha indotto tanta curiosità. Il tema era quello delle scoperte archeologiche, talchè mi sono imbattuto in Otzi, "la mummia venuta dal freddo". Si tratta di una mummia risalente a 5000 anni fa e perfettamente conservata nel ghiacciaio. Al suo fianco sono stati ritrovati tanti arnesi ed una striscia di cuoio con parti di fungo dalle proprietà antiemorragiche e, forse antibiotiche.
Deduttivamente, declinava la trasmissione, l'esperienza aveva indotto Otzi ad usare la striscia di pelle e il fungo quale efficace metodo per curare le ferite. E così tutelarsi.
Mentre ascoltavo questa trasmissione ho fatto una considerazione: l'uomo aveva fatto una valutazione dei rischi della sua attività nella sua epoca e non ritenendoli eliminabili, esempio: cadute, abrasioni, tagli, punture varie, ecc.., provvedeva alla riduzione del rischio al minimo possibile in base alle conoscenze proprie.
Dopo 5000 anni, ho pensato, quando il codice della Sicurezza del Lavoro non era stato ancora pensato, Otzi si prendeva cura di sé e della propria salute.
Quindi, una condizione prevenzionale istintiva, che abbiamo ereditato e che ci rende prudenti di fronte ai rischi ed ai pericoli.
Il nostro impulso alla prevenzione spesso non viene assecondato per fretta o superficialità, anche se la scienza e la tecnica hanno messo a disposizione ai lavoratori tanti dispositivi di prevenzione e protezione.
A tale proposito, penso che vada approfondita la cultura della sicurezza in ogni lavoratore, l'istinto alla sopravvivenza ed al mantenimento della buona salute, per una buona vita.
Grazie Otzi.
Recentemente, ho ascoltato per radio una trasmissione sull'archeologia che mi ha indotto tanta curiosità. Il tema era quello delle scoperte archeologiche, talchè mi sono imbattuto in Otzi, "la mummia venuta dal freddo". Si tratta di una mummia risalente a 5000 anni fa e perfettamente conservata nel ghiacciaio. Al suo fianco sono stati ritrovati tanti arnesi ed una striscia di cuoio con parti di fungo dalle proprietà antiemorragiche e, forse antibiotiche.
Deduttivamente, declinava la trasmissione, l'esperienza aveva indotto Otzi ad usare la striscia di pelle e il fungo quale efficace metodo per curare le ferite. E così tutelarsi.
Mentre ascoltavo questa trasmissione ho fatto una considerazione: l'uomo aveva fatto una valutazione dei rischi della sua attività nella sua epoca e non ritenendoli eliminabili, esempio: cadute, abrasioni, tagli, punture varie, ecc.., provvedeva alla riduzione del rischio al minimo possibile in base alle conoscenze proprie.
Dopo 5000 anni, ho pensato, quando il codice della Sicurezza del Lavoro non era stato ancora pensato, Otzi si prendeva cura di sé e della propria salute.
Quindi, una condizione prevenzionale istintiva, che abbiamo ereditato e che ci rende prudenti di fronte ai rischi ed ai pericoli.
Il nostro impulso alla prevenzione spesso non viene assecondato per fretta o superficialità, anche se la scienza e la tecnica hanno messo a disposizione ai lavoratori tanti dispositivi di prevenzione e protezione.
A tale proposito, penso che vada approfondita la cultura della sicurezza in ogni lavoratore, l'istinto alla sopravvivenza ed al mantenimento della buona salute, per una buona vita.
Grazie Otzi.
Il Lavoro Sicuro srl
Sicurezza sul lavoro, Sorveglianza sanitaria, Corsi di formazione ed informazione, Prevenzione incendi, HACCP, Consulenza ambientale, Sistemi di qualità
Via dell'Ecologia, 3/C, 76011 Bisceglie BT
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