La memoria del crollo di via Canosa compie 54 anni
Furono 58 le vittime della malaedilizia. Questa mattina la deposizione di corone d’alloro
lunedì 16 settembre 2013
19.09
Ricorre oggi il cinquantaquattresimo anniversario del crollo di via Canosa. Il 16 settembre 1959 di 54 anni fa una palazzina appena costruita si ripiegò su sé stessa, divorando 58 residenti: la malaedilizia catapultò la città di Barletta sulle prime pagine dei quotidiani nazionali, mentre ancora si piangevano le vittime scomparse all'improvviso. Sono trascorsi tre anni da quando, grazie alla spontanea iniziativa del Gruppo di Lavoro "Barletta Via Canosa 1959-2009", una stele commemorativa in via dei Pini è stata dedicata alle vittime, come segno indelebile di memoria, di sprone a non dimenticare.
Questa mattina, il sindaco Pasquale Cascella ha presenziato alla cerimonia di deposizione di una corona d'alloro vicino quella stele, per ricordare i martiri dell'edilizia. «Rendiamo omaggio alle vittime del crollo di via Canosa del '59 – ha dichiarato il primo cittadino - ricordiamo insieme la tragedia del '52 e ci prepariamo a riflettere sul dramma di via Roma del 2011. È stato detto che è malaedilizia, vorrei che rispettassimo il dolore delle famiglie riconoscendo che si è trattata anche di malacittadinanza. Mai può venire meno il dovere di considerare il bisogno di sicurezza di ogni cittadino e dell'intera collettività. Questo è l'impegno che tutti insieme dobbiamo sentire la responsabilità di assumere, per onorare la memoria di quei dolorosi sacrifici di vite umane».
Questa mattina, il sindaco Pasquale Cascella ha presenziato alla cerimonia di deposizione di una corona d'alloro vicino quella stele, per ricordare i martiri dell'edilizia. «Rendiamo omaggio alle vittime del crollo di via Canosa del '59 – ha dichiarato il primo cittadino - ricordiamo insieme la tragedia del '52 e ci prepariamo a riflettere sul dramma di via Roma del 2011. È stato detto che è malaedilizia, vorrei che rispettassimo il dolore delle famiglie riconoscendo che si è trattata anche di malacittadinanza. Mai può venire meno il dovere di considerare il bisogno di sicurezza di ogni cittadino e dell'intera collettività. Questo è l'impegno che tutti insieme dobbiamo sentire la responsabilità di assumere, per onorare la memoria di quei dolorosi sacrifici di vite umane».