La Guardia di Finanza di Barletta effettua un sequestro preventivo in una società di Canosa
L'ipotesi di reato è omesso versamento all'erario di ritenute
giovedì 23 giugno 2022
10.48
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Barletta, in forza al Gruppo Barletta, hanno sottoposto a sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca di beni immobili, mobili nonché disponibilità finanziarie, in esecuzione di un sequestro preventivo per un ammontare complessivo fino a concorrenza dell'importo di € 183.782, nei confronti di una società e del suo rappresentante legale operante nel "settore dello sviluppo dell'informatica presso aziende, enti e pubbliche amministrazioni" con sede in Canosa di Puglia (BT) in relazione all'ipotesi di reato ex art. 10 bis del D.Lvo 74/2000, per omesso versamento all'erario le ritenute dovute sulla base della dichiarazione annuale presentata.
La Procura della Repubblica di Trani, ritenuti idonei gli elementi in suo possesso ha avanzato ed ottenuto proposta, accolta interamente dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani, di sequestro preventivo, quale "pretesa erariale", delle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, sulle quote societarie, sui beni immobili e sui beni mobili registrati per il predetto ammontare che ha raggiunto la totale capienza dell'importo.
Le preliminari attività di accertamento, effettuale dai militari delle Fiamme Gialle, finalizzate all'individuazione di somme di denaro, beni mobili ed immobili riconducibili all'indagato hanno permesso di individuare cospicue disponibilità finanziarie, un immobile di pregio da sottoporre a sequestro preventivo per un valore pari alla concorrenza della somma non versata all'erario.
L'attività eseguita dalla Guardia di Finanza, sotto la direzione della locale Autorità Giudiziaria, mira a rafforzare l'azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, a tutela del sistema economico "sano", delle leggi di libera concorrenza e degli imprenditori onesti e rispettosi delle regole che vengono danneggiati da tali comportamenti fraudolenti.
Aggiornamento del 3 agosto 2022 - Il 18.07.2022 il Tribunale di Trani in composizione Collegiale ha annullato il sequestro preventivo disposto nei confronti della società avente sede a Canosa di Puglia di cui si parlava nell'articolo del 23 giugno u.s., restituendole tutti i beni sottoposti al vincolo cautelare. Tanto è stato disposto in virtù della recente pronuncia della Corte Costituzionale del 14.07.2022, posta all'attenzione del Collegio dal difensore di fiducia della società, l'avv. Michele Pio Pierno. I giudici di Palazzo Spada hanno dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 7, co. 1, lett. b) del decreto legislativo del 24 settembre 2015 n. 158 , pertanto, è stato ripristinato il regime precedentemente vigente. Pertanto i beni sottoposti a sequestro sono restituiti legittimamente all'indagato.
La Procura della Repubblica di Trani, ritenuti idonei gli elementi in suo possesso ha avanzato ed ottenuto proposta, accolta interamente dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani, di sequestro preventivo, quale "pretesa erariale", delle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, sulle quote societarie, sui beni immobili e sui beni mobili registrati per il predetto ammontare che ha raggiunto la totale capienza dell'importo.
Le preliminari attività di accertamento, effettuale dai militari delle Fiamme Gialle, finalizzate all'individuazione di somme di denaro, beni mobili ed immobili riconducibili all'indagato hanno permesso di individuare cospicue disponibilità finanziarie, un immobile di pregio da sottoporre a sequestro preventivo per un valore pari alla concorrenza della somma non versata all'erario.
L'attività eseguita dalla Guardia di Finanza, sotto la direzione della locale Autorità Giudiziaria, mira a rafforzare l'azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, a tutela del sistema economico "sano", delle leggi di libera concorrenza e degli imprenditori onesti e rispettosi delle regole che vengono danneggiati da tali comportamenti fraudolenti.
Aggiornamento del 3 agosto 2022 - Il 18.07.2022 il Tribunale di Trani in composizione Collegiale ha annullato il sequestro preventivo disposto nei confronti della società avente sede a Canosa di Puglia di cui si parlava nell'articolo del 23 giugno u.s., restituendole tutti i beni sottoposti al vincolo cautelare. Tanto è stato disposto in virtù della recente pronuncia della Corte Costituzionale del 14.07.2022, posta all'attenzione del Collegio dal difensore di fiducia della società, l'avv. Michele Pio Pierno. I giudici di Palazzo Spada hanno dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 7, co. 1, lett. b) del decreto legislativo del 24 settembre 2015 n. 158 , pertanto, è stato ripristinato il regime precedentemente vigente. Pertanto i beni sottoposti a sequestro sono restituiti legittimamente all'indagato.