La “Disfida dei Binari” tarpa le ali alla Frecciarossa “Pietro Mennea”
ETR 1000 solo per un giorno a Barletta
sabato 12 settembre 2015
9.55
Una giornata sicuramente particolare, l'anniversario dei record, per ricordare come di consueto, ormai da qualche anno, la figura del nostro campione barlettano, la "Freccia del Sud", Pietro Mennea nel "Mennea day". A tal riguardo, nella coincidenza dell'apertura della Fiera del Levante, è stata inaugurata la nuova tratta Bari - Milano con l'ETR 1000 intitolato proprio al campione barlettano. Questo si è fermato nella stazione di Barletta ieri pomeriggio al termine di diverse altre celebrazioni sportive in giro per la città, compiendo veramente due eccezioni: prima di tutto il nuovo Frecciarossa ha sostato, soltanto per oggi, nella città natale del campione di cui porta il nome, da domani l'unica fermata più vicina sarà quella di Bari; seconda eccezione è più di carattere tecnico, in quanto il treno presente ieri in stazione non tornerà più, almeno per qualche anno, in Puglia visto che l'ETR previsto per la tratta Bari - Milano non sarà il 1000, presentato ieri, ma un suo fratello minore, il 500.
Tali motivazioni hanno dato adito a numerose polemiche giustificabili, con prese di posizione di molti politici locali, compreso il severo intervento del sindaco Pasquale Cascella, rivolta all'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Michele Elia, anch'egli presente alla manifestazione barlettana. La "Disfida dei binari" è il risultato più deludente di una politica nazionale fatta a discapito del Mezzogiorno da sempre. Presente alla cerimonia anche Manuela Olivieri Mennea, moglie dell'atleta. Il convoglio presente ieri potrebbe raggiungere i 360 km/h, ma grazie ad una modifica tecnica è riuscito soltanto a raggiungere i 250 km/h sui nostri binari, che pare non siano adatti all'alta velocità. Fanno sapere dalle Ferrovie che nei prossimi mesi sarà adattata la linea ad alta velocità Bari - Roma, è quella sì che dovrebbe raggiungere le massime velocità.
Per l'occasione è stata scoperta una targa nella stazione di Barletta, che ricorda l'eccidio dei 10 vigili e due netturbini del 12 settembre 1943 per mano nazista, che, di fatto, rappresenta il primo atto di rappresaglia durante l'occupazione tedesca in Italia. Presenti molte autorità, dell'Amministrazione Comunale, della Provincia di Barletta-Andria-Trani e della Regione Puglia e alcuni parlamentari. La cerimonia si è comunque svolta in un clima festoso tra un rinfresco e la visita al Frecciarossa, sperando che si riesca a colmare la lacuna paradossale colpevole soltanto di evidenziare ancora una volta il divario tra il Nord e il Sud del Paese.
Tali motivazioni hanno dato adito a numerose polemiche giustificabili, con prese di posizione di molti politici locali, compreso il severo intervento del sindaco Pasquale Cascella, rivolta all'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Michele Elia, anch'egli presente alla manifestazione barlettana. La "Disfida dei binari" è il risultato più deludente di una politica nazionale fatta a discapito del Mezzogiorno da sempre. Presente alla cerimonia anche Manuela Olivieri Mennea, moglie dell'atleta. Il convoglio presente ieri potrebbe raggiungere i 360 km/h, ma grazie ad una modifica tecnica è riuscito soltanto a raggiungere i 250 km/h sui nostri binari, che pare non siano adatti all'alta velocità. Fanno sapere dalle Ferrovie che nei prossimi mesi sarà adattata la linea ad alta velocità Bari - Roma, è quella sì che dovrebbe raggiungere le massime velocità.
Per l'occasione è stata scoperta una targa nella stazione di Barletta, che ricorda l'eccidio dei 10 vigili e due netturbini del 12 settembre 1943 per mano nazista, che, di fatto, rappresenta il primo atto di rappresaglia durante l'occupazione tedesca in Italia. Presenti molte autorità, dell'Amministrazione Comunale, della Provincia di Barletta-Andria-Trani e della Regione Puglia e alcuni parlamentari. La cerimonia si è comunque svolta in un clima festoso tra un rinfresco e la visita al Frecciarossa, sperando che si riesca a colmare la lacuna paradossale colpevole soltanto di evidenziare ancora una volta il divario tra il Nord e il Sud del Paese.