La beffa del "parco" di Via Tatò
Una situazione degradante tra rifiuti e cattiva gestione di un angolo da rivalorizzare
lunedì 2 maggio 2016
Spazi abbandonati, degrado dilagante. Sembra questa la sintesi dello stato di (cattiva) salute degli spazi pubblici della città di Barletta. Purtroppo tocca ancora descrivere un luogo pubblico letteralmente abbandonato: il "parco" di Via Tatò, simbolo degli interventi atti a "rattoppare" un tessuto urbano simbolo di degrado ma senza mai realmente risolvere il problema: ne sono un esempio lampante proprio le panchine di Via Tatò.
Da speranza di intervento tempestivo a simboli di un "contentino" lanciato dall'amministrazione, la domanda che si pone la cittadinanza è semplice: a che serve montare delle panchine in un "parco" se quello che viene offerto alla nostra vista non è che un luogo pieno di rifiuti, erba alta ed incolta, deiezioni canine e addirittura carcasse di piccoli animali senza vita?
Un luogo abbandonato che potrebbe essere valorizzato, rimesso a nuovo per i ragazzi del quartiere e i loro genitori ma, come quasi ogni volta, le soluzioni - seppure semplici - latitano ad arrivare.
Da speranza di intervento tempestivo a simboli di un "contentino" lanciato dall'amministrazione, la domanda che si pone la cittadinanza è semplice: a che serve montare delle panchine in un "parco" se quello che viene offerto alla nostra vista non è che un luogo pieno di rifiuti, erba alta ed incolta, deiezioni canine e addirittura carcasse di piccoli animali senza vita?
Un luogo abbandonato che potrebbe essere valorizzato, rimesso a nuovo per i ragazzi del quartiere e i loro genitori ma, come quasi ogni volta, le soluzioni - seppure semplici - latitano ad arrivare.