L'invito ad Ambra Angiolini a scoprire le bellezze di Barletta
Lettera dell'avv. Michele Cianci dopo le polemiche dei giorni scorsi
giovedì 22 dicembre 2016
Continua a tenere banco la polemica scatenata con un post su Instagram di Ambra Angiolini: la denuncia della sporcizia in città è stata seguita dalle risposte di tanti cittadini barlettani, indignati dopo le dure accuse dell'attrice. Così anche l'avv. Michele Cianci, presidente del comitato "Operazione aria pulita Bat" ha rivolto un invito alla Angiolini. «Mi rivolgo alla sig.ra Ambra Angiolini e nell'apprezzare la sua critica costruttiva nei confronti della nostra città, in contrasto con quei pochi soggetti che hanno contestato il gesto di civiltà dell'attrice e nella certezza di esprimere il medesimo pensiero dell'amministrazione comunale, la invito, come ospite di questo comitato, a trascorrere, con la sua famiglia, una settimana tra le bellezze artistiche, geografico-culturali del nostro paese. In particolare saremmo felici di poter visitare assieme luoghi come il castello di Barletta, ove ha alloggiato per un lungo periodo Federico II e nel quale potrà ammirare l'unico busto al mondo che raffigura il grande Imperatore che proprio in quel luogo, ove egli stabilì la propria domus, decise durante la visita di Papa Gregorio IX, di organizzare la VI crociata per riconquistare la Terra Santa, impresa che gli riuscì senza vittime. Potrà, con il permesso del parroco Don Nardino, visionare le reliquie della Croce di Gesù, giunte proprio dalla Terra Santa e custodite nel Santo Sepolcro, innanzi al quale si erge la statua di Eraclio, con tutti i misteri e le leggende che la circondano.
Potrà, inoltre, visitare la cantina della disfida, ove nel 1503, ci fu l'incontro tra il condottiero francese La Motte e l'italiano Ettore Fieramosca, orgoglio italiano, che dopo aver aver vinto gloriosamente la disfida e dopo cacciato gli oppressori francesi da Barletta, diede input a tutto il resto d'Italia a ribellarsi contro gli invasori spagnoli e francesi; una sorta di "yes, you can" nostrano. Potrà ammirare la pinacoteca del grande pittore ottocentesco barlettano Giuseppe De Nittis, invidiata da tutto il mondo e stabilmente collocata presso il Palazzo della Marra, lussuosa dimora rinascimentale ove hanno abitato famiglie aristocratiche. Potrà visitare il museo archeologico di Canne della Battaglia, luogo ove il potente ed imbattuto esercito romano subì la prima sconfitta dal condottiero cartaginese Annibale, nel 216 a.c.. La sera, porta visitare la suggestiva cattedrale con attorno locali ove sarà possibile degustare prodotti locali e bere un bicchiere di rosso Barletta unitamente ai tanti giovani che affollano le strade durante la movida quotidiana. Per non parlare delle due litoranee che di estate pullulano di locali e ristoranti pieni di gioventù e di famiglie con bambini che si divertono e scorrazzano liberi lungo le zone pedonali. Poi, in particolare, lungo la litoranea di ponente, con un piccolo sacrificio, alzandosi un po' prima la mattina, si potrebbe fare del sano jogging con un percorso che può arrivare anche a 20 km.
Queste sono alcune delle qualità che possiede la nostra città, oltre ad avere un tessuto sociale che ultimamente sta trovando una forte aggregazione per le questioni ambientali poi, accanto a ciò, come in ogni luogo, vi sono anche pochi incivili ed un'amministrazione che certamente dovrà fare di più. Noi saremmo davvero lieti se lei accettasse il nostro invito perché la nostra è una città altamente ospitale e se un cretino in forma anonima le dice di andare via, non la prenda come minaccia perché, così non è, si tratta solo di un anonimo cretino e lo prenda come tale. I barlettani ed esprimo sicuramente il pensiero della totalità dei cittadini non anonimi, la ringraziano per la sua segnalazione, esempio di civiltà che, da sempre, la contraddistingue da molti suoi colleghi e gradirebbero il suo ritorno per coccolarla unitamente ai suoi cari, affinché si possa ricredere e noi possiamo, in qualche modo, scusarci».
Potrà, inoltre, visitare la cantina della disfida, ove nel 1503, ci fu l'incontro tra il condottiero francese La Motte e l'italiano Ettore Fieramosca, orgoglio italiano, che dopo aver aver vinto gloriosamente la disfida e dopo cacciato gli oppressori francesi da Barletta, diede input a tutto il resto d'Italia a ribellarsi contro gli invasori spagnoli e francesi; una sorta di "yes, you can" nostrano. Potrà ammirare la pinacoteca del grande pittore ottocentesco barlettano Giuseppe De Nittis, invidiata da tutto il mondo e stabilmente collocata presso il Palazzo della Marra, lussuosa dimora rinascimentale ove hanno abitato famiglie aristocratiche. Potrà visitare il museo archeologico di Canne della Battaglia, luogo ove il potente ed imbattuto esercito romano subì la prima sconfitta dal condottiero cartaginese Annibale, nel 216 a.c.. La sera, porta visitare la suggestiva cattedrale con attorno locali ove sarà possibile degustare prodotti locali e bere un bicchiere di rosso Barletta unitamente ai tanti giovani che affollano le strade durante la movida quotidiana. Per non parlare delle due litoranee che di estate pullulano di locali e ristoranti pieni di gioventù e di famiglie con bambini che si divertono e scorrazzano liberi lungo le zone pedonali. Poi, in particolare, lungo la litoranea di ponente, con un piccolo sacrificio, alzandosi un po' prima la mattina, si potrebbe fare del sano jogging con un percorso che può arrivare anche a 20 km.
Queste sono alcune delle qualità che possiede la nostra città, oltre ad avere un tessuto sociale che ultimamente sta trovando una forte aggregazione per le questioni ambientali poi, accanto a ciò, come in ogni luogo, vi sono anche pochi incivili ed un'amministrazione che certamente dovrà fare di più. Noi saremmo davvero lieti se lei accettasse il nostro invito perché la nostra è una città altamente ospitale e se un cretino in forma anonima le dice di andare via, non la prenda come minaccia perché, così non è, si tratta solo di un anonimo cretino e lo prenda come tale. I barlettani ed esprimo sicuramente il pensiero della totalità dei cittadini non anonimi, la ringraziano per la sua segnalazione, esempio di civiltà che, da sempre, la contraddistingue da molti suoi colleghi e gradirebbero il suo ritorno per coccolarla unitamente ai suoi cari, affinché si possa ricredere e noi possiamo, in qualche modo, scusarci».