L'amianto grande attore noir torna sui palcoscenici di Patalini
Una dicitura ne indica il pericolo: una lavata di mani per alleggerire la coscienza di Ponzio Pilato?
giovedì 7 maggio 2015
22.04
Torna alla ribalta come protagonista del noir barlettano il famosissimo materiale "immacolato ed incorruttibile" come da definizione standard. Pare infatti che qualche giorno fa sia stato "genialmente" abbandonato, nei pressi della zona Patalini, a ridosso della ferrovia, un involucro contente il killer delle costruzioni.
I cittadini, come al solito molto attenti alla questione, hanno sollevato numerose polemiche sul gruppo Facebook "Cosa non va a Barletta", in seguito alla pubblicazione della foto ritraente l'ammasso di materiale posizionato vicino ad una cancellata. Aniello, giovane cittadino barlettano ha scattato la foto circa due giorni fa, quando sull'amianto ricoperto di cellophane è stata posta una dicitura in cui si indica la presenza del materiale pericoloso, a firma del comune di Barletta.
Pare quindi che sia stato individuato il materiale lì abbandonato, ma nonostante il comune abbia avuto premura di segnalare il pericolo ai cittadini barlettani e di vietarne l'avvicinamento, isolando la zona con dei nastri, non sembra ci siano state altrettante premura e solerzia nel portarlo via. Non dimentichiamo che moltissime zone della città sono infestate "dall'immacolato materiale dei mali silenziosi", esponendo a rischi altissimi cittadini e visitatori.
Inoltre, secondo alcune segnalazioni giunte presso la nostra redazione, la maggior parte degli "scaricatori abusivi" pare appartenga a quella schiera di piccole e medie aziende barlettane che lavorano in nero e che quindi non potrebbero, per ovvie ragioni, far riferimento alle società di competenza per lo smaltimento legale del materiale. Pertanto sarebbe anche molto difficile risalire ai colpevoli dell'atto incivile, ma il dubbio che ci poniamo è quanto possa essere utile porre una dicitura indicante il "pericolo amianto" senza portare via la sostanza e smaltirla? Bambini della zona e passanti restano esposti al pericolo, perciò sarebbe auspicabile un pronto intervento delle autorità di competenza per sollecitare l'immediato sgombero della zona dal materiale. O secondo la procedura standard bastò una lavata di mani per alleggerire la coscienza di Ponzio Pilato?
I cittadini, come al solito molto attenti alla questione, hanno sollevato numerose polemiche sul gruppo Facebook "Cosa non va a Barletta", in seguito alla pubblicazione della foto ritraente l'ammasso di materiale posizionato vicino ad una cancellata. Aniello, giovane cittadino barlettano ha scattato la foto circa due giorni fa, quando sull'amianto ricoperto di cellophane è stata posta una dicitura in cui si indica la presenza del materiale pericoloso, a firma del comune di Barletta.
Pare quindi che sia stato individuato il materiale lì abbandonato, ma nonostante il comune abbia avuto premura di segnalare il pericolo ai cittadini barlettani e di vietarne l'avvicinamento, isolando la zona con dei nastri, non sembra ci siano state altrettante premura e solerzia nel portarlo via. Non dimentichiamo che moltissime zone della città sono infestate "dall'immacolato materiale dei mali silenziosi", esponendo a rischi altissimi cittadini e visitatori.
Inoltre, secondo alcune segnalazioni giunte presso la nostra redazione, la maggior parte degli "scaricatori abusivi" pare appartenga a quella schiera di piccole e medie aziende barlettane che lavorano in nero e che quindi non potrebbero, per ovvie ragioni, far riferimento alle società di competenza per lo smaltimento legale del materiale. Pertanto sarebbe anche molto difficile risalire ai colpevoli dell'atto incivile, ma il dubbio che ci poniamo è quanto possa essere utile porre una dicitura indicante il "pericolo amianto" senza portare via la sostanza e smaltirla? Bambini della zona e passanti restano esposti al pericolo, perciò sarebbe auspicabile un pronto intervento delle autorità di competenza per sollecitare l'immediato sgombero della zona dal materiale. O secondo la procedura standard bastò una lavata di mani per alleggerire la coscienza di Ponzio Pilato?