Incenerimento dei rifiuti e discariche off-limits, il Collettivo Exit bacchetta la classe politica
«Barletta è diventata un hub per lo smaltimento dei rifiuti»
martedì 24 novembre 2015
«Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul comportamento alquanto ambiguo dell'amministrazione guidata dal Sindaco Cascella sulle questioni ambientali, basta vedere quello che è successo pochi giorni fa con la cosiddetta "festa dell'albero", dove la protagonista di quella che dovrebbe essere un'iniziativa di salvaguardia dell'ambiente è stata la Buzzi Unicem». Scrivono in un comunicato stampa i referenti del Collettivo Exit. «Certo non rimaniamo sconcertati dal fatto che l'amministrazione di Barletta promuova un'iniziativa rivolta alle nuove generazioni sul tema della tutela dell'ambiente con la presenza di un'azienda che da anni brucia rifiuti nella nostra città ed inserita dal Ministero dell'Ambiente tra le aziende che inquinano, anzi tutto ciò dimostra ampiamente quello che come movimenti da anni affermiamo. Quella di trovarci di fronte una classe politica che invece di governare i processi economici all'interno del proprio territorio e cercare di invertire la rotta di un sistema industriale che produce ovunque disastri ambientali, si fa dettare l'agenda dal grande capitale diventando mera esecutrice di interessi privati.
La consapevolezza di trovarci in questa palude non ci impedisce di continuare a portare avanti il nostro percorso all'interno di un più vasto movimento che a livello internazionale si batte per far diventare centrale nell'agenda politica la questione ecologica. Infatti come movimenti siamo stati invitati a partecipare al Secondo Incontro Internazionale contro l'incenerimento dei rifiuti e per l'adozione della Strategia Rifiuti Zero che si terrà a Barcellona (Montcada) in Spagna dal 26 al 29 novembre. Questo secondo incontro che si svolgerà in concomitanza con il vertice sul clima di Parigi e che vedrà la partecipazione di numerose delegazioni provenienti dagli Stati Uniti, dall'America Latina, dall'Europa e dall'Asia è in continuità con l'incontro organizzato nella nostra città nel novembre dell'anno scorso. Porteremo a Barcellona la nostra esperienza mettendola in connessione con le vertenze provenienti da altre parti del mondo e soprattutto daremo voce alla popolazione della nostra città che da anni è costretta a vivere in un territorio gravato da numerose criticità ambientali legate proprio alla gestione dei rifiuti che nei prossimi giorni potrebbe trasformarsi in una nuova emergenza.
Pochi mesi fa siamo stati purtroppo infausti profeti nell'affermare che quella emergenza nella gestione dei rifiuti dovuta alla chiusura della discarica di Trani ed Andria, era stata creata ad arte dalla classe politica per cercare di imporre decisioni altrimenti difficili da far passare. Oggi purtroppo quelle nostre previsioni rischiano di avverarsi con la possibilità che il rinnovo dell'autorizzazione della discarica di San Procopio a Barletta (dove vengono conferiti rifiuti speciali non pericolosi) sia vincolato alla disponibilità nell' ospitare i rifiuti del territorio. Non ce ne voglia il Sindaco Cascella ma alla conferenza di Barcellona spiegheremo come in pochi anni la città di Barletta si è trasformata in un hub per lo smaltimento dei rifiuti attraverso pratiche obsolete come l'incenerimento e il conferimento in discarica grazie proprio alla complicità della classe politica che non ha voluto recepire le istanze provenienti dai movimenti. Quelle istanze che tutti i soggetti impegnati su questi temi hanno voluto far diventare patrimonio dei cittadini attraverso la presentazione di due delibere di iniziativa popolare sulla Strategia Rifiuti Zero e il monitoraggio ambientale delle aziende insalubri. Siamo convinti - conclude il Collettivo Exit - che di fronte ad un sistema industriale che inquina e brucia risorse non debbano essere i cittadini ad adattarsi a queste condizioni ma il sistema a dover essere cambiato.
La consapevolezza di trovarci in questa palude non ci impedisce di continuare a portare avanti il nostro percorso all'interno di un più vasto movimento che a livello internazionale si batte per far diventare centrale nell'agenda politica la questione ecologica. Infatti come movimenti siamo stati invitati a partecipare al Secondo Incontro Internazionale contro l'incenerimento dei rifiuti e per l'adozione della Strategia Rifiuti Zero che si terrà a Barcellona (Montcada) in Spagna dal 26 al 29 novembre. Questo secondo incontro che si svolgerà in concomitanza con il vertice sul clima di Parigi e che vedrà la partecipazione di numerose delegazioni provenienti dagli Stati Uniti, dall'America Latina, dall'Europa e dall'Asia è in continuità con l'incontro organizzato nella nostra città nel novembre dell'anno scorso. Porteremo a Barcellona la nostra esperienza mettendola in connessione con le vertenze provenienti da altre parti del mondo e soprattutto daremo voce alla popolazione della nostra città che da anni è costretta a vivere in un territorio gravato da numerose criticità ambientali legate proprio alla gestione dei rifiuti che nei prossimi giorni potrebbe trasformarsi in una nuova emergenza.
Pochi mesi fa siamo stati purtroppo infausti profeti nell'affermare che quella emergenza nella gestione dei rifiuti dovuta alla chiusura della discarica di Trani ed Andria, era stata creata ad arte dalla classe politica per cercare di imporre decisioni altrimenti difficili da far passare. Oggi purtroppo quelle nostre previsioni rischiano di avverarsi con la possibilità che il rinnovo dell'autorizzazione della discarica di San Procopio a Barletta (dove vengono conferiti rifiuti speciali non pericolosi) sia vincolato alla disponibilità nell' ospitare i rifiuti del territorio. Non ce ne voglia il Sindaco Cascella ma alla conferenza di Barcellona spiegheremo come in pochi anni la città di Barletta si è trasformata in un hub per lo smaltimento dei rifiuti attraverso pratiche obsolete come l'incenerimento e il conferimento in discarica grazie proprio alla complicità della classe politica che non ha voluto recepire le istanze provenienti dai movimenti. Quelle istanze che tutti i soggetti impegnati su questi temi hanno voluto far diventare patrimonio dei cittadini attraverso la presentazione di due delibere di iniziativa popolare sulla Strategia Rifiuti Zero e il monitoraggio ambientale delle aziende insalubri. Siamo convinti - conclude il Collettivo Exit - che di fronte ad un sistema industriale che inquina e brucia risorse non debbano essere i cittadini ad adattarsi a queste condizioni ma il sistema a dover essere cambiato.