Impianto di affinamento Barletta, rinviata al 24 aprile la Conferenza di Servizi
Cascella: «Occasione per lanciare allarme sullo stato del depuratore e sugli scarichi a mare»
martedì 15 aprile 2014
11.00
«Dispiace che non abbia potuto aver luogo la Conferenza di Servizi in programma questa mattina (ieri ndr) alla Regione Puglia sull'attivazione di un impianto di affinamento delle acque reflue e, più in generale, sugli scarichi a mare a tutela dell'ambiente a Barletta - è quanto ha affermato ieri il sindaco Cascella in merito alla annosa vicenda ambientale della depurazione delle acque reflue a Barletta - La nuova convocazione per il prossimo 24 aprile vedrà, come sempre, i rappresentanti del Comune di Barletta presenti e attivi nel sostenere la necessità di una soluzione che possa consentire l'utilizzazione di quell'impianto funzionale alla depurazione e al recupero di una risorsa preziosa com'è l'acqua, costato alla collettività oltre 6 milioni di euro ma dal 2009 abbandonato a se stesso».
A fine gennaio si era chiusa l'altra conferenza dei servizi, relativa alla valutazione ambientale sul depuratore di Barletta, per l'adeguamento dell'impianto. Sul piatto c'è un investimento di 3,7 milioni di euro, finanziato, su proposta della regione Puglia, con delibera del CIPE, il quale ha stabilito un cronoprogramma che prevede che i lavori vengano appaltati entro il 30 giugno prossimo, al fine di poter spendere le risorse destinate in tale direzione. Il collaudo dovrà poi avvenire entro due anni. A questo si aggiunge 1 milione di euro per l'adeguamento della condotta sottomarina. L'obiettivo dei lavori è quello di portare l'impianto a soddisfare un'utenza di circa 130mila persone; è prevista inoltre l'installazione di un cogeneratore a biogas e di filtri per l'abbattimento delle emissioni odorigene.
«Gli amministratori di Barletta - conclude Cascella - avrebbero voluto cogliere già 'occasione odierna (di ieri ndr), e non mancheranno ogni opportunità, per lanciare anche un vero e proprio allarme sullo stato del depuratore cittadino, sui canali e sulle condotte a mare, affinché si provveda all'insieme degli interventi con cui adeguare il servizio ai nuovi bisogni della città. Il Comune farà indubbiamente la propria parte per accertare e contrastare le minacce di inquinamento, ma non si può perdere altro tempo nell'azione concorde di tutti gli Enti contro la vera e propria aggressione che il prezioso ambiente marino del nostro territorio subisce».
Vedremo quanto tempo ancora la città sarà condannata ad aspettare.
A fine gennaio si era chiusa l'altra conferenza dei servizi, relativa alla valutazione ambientale sul depuratore di Barletta, per l'adeguamento dell'impianto. Sul piatto c'è un investimento di 3,7 milioni di euro, finanziato, su proposta della regione Puglia, con delibera del CIPE, il quale ha stabilito un cronoprogramma che prevede che i lavori vengano appaltati entro il 30 giugno prossimo, al fine di poter spendere le risorse destinate in tale direzione. Il collaudo dovrà poi avvenire entro due anni. A questo si aggiunge 1 milione di euro per l'adeguamento della condotta sottomarina. L'obiettivo dei lavori è quello di portare l'impianto a soddisfare un'utenza di circa 130mila persone; è prevista inoltre l'installazione di un cogeneratore a biogas e di filtri per l'abbattimento delle emissioni odorigene.
«Gli amministratori di Barletta - conclude Cascella - avrebbero voluto cogliere già 'occasione odierna (di ieri ndr), e non mancheranno ogni opportunità, per lanciare anche un vero e proprio allarme sullo stato del depuratore cittadino, sui canali e sulle condotte a mare, affinché si provveda all'insieme degli interventi con cui adeguare il servizio ai nuovi bisogni della città. Il Comune farà indubbiamente la propria parte per accertare e contrastare le minacce di inquinamento, ma non si può perdere altro tempo nell'azione concorde di tutti gli Enti contro la vera e propria aggressione che il prezioso ambiente marino del nostro territorio subisce».
Vedremo quanto tempo ancora la città sarà condannata ad aspettare.