Il presidente Spina replica alle dichiarazioni di Bruno e Lattanzio

Le precisazioni in risposta all’accusa sul caso “Garanzia Giovani”

domenica 16 novembre 2014
Il Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Francesco Spina è intervenuto in risposta alle dichiarazioni di Andrea Patruno e Bruno Lattanzio, in seguito alla polemica legata alle assunzioni per Garanzia Giovani. Ha infatti sostenuto: «A tutela dell'immagine dell'istituzione provinciale, tengo a precisare quanto segue:
  1. L'insediamento del sottoscritto quale Presidente della Provincia è avvenuto in data 14 ottobre 2014.
  2. La determina dirigenziale in questione è datata 10 ottobre 2014; i contratti di assunzione sono datati 10 ottobre, con inizio del rapporto di lavoro in data 13 ottobre.
  3. Non ci sono assunzioni effettuate durante il periodo successivo al mio insediamento ed il sottoscritto, impegnato e preoccupato in questo primo mese di carica presidenziale per vicende prioritarie quali la sottoscrizione del contratto per la Trani-Andria, il Protocollo d'Intesa con la Regione sul Piano Coste e l'ottenimento del parere favorevole della Regione sul Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, non ha certamente avuto il tempo di verificare quanto esposto in un'interrogazione peraltro preannunciata soltanto ieri dalla Consigliera provinciale Giovanna Bruno.
  4. Nei prossimi giorni sarà mia premura verificare i percorsi procedimentali sottesi alle assunzioni in questione, pur non avendo dubbi sull'onestà intellettuale del mio predecessore Francesco Ventola e su quella dei Dirigenti che hanno curato l'intero iter. Dirigenti, peraltro, di comprovata esperienza e capacità, come dimostrato in questi anni in cui non vi è stata alcuna sentenza che abbia acclarato vizi procedurali nelle assunzioni effettuate dalla Provincia di Barletta - Andria - Trani.
  5. Mi dispiace che, anziché alimentare polemiche politiche ed in generale sfiducia nelle istituzioni, gli autori dell'articolo in questione non abbiano provveduto a proporre un semplice ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, anche attraverso i Consiglieri provinciali di opposizione, per far accertare le asserite illegittimità della procedura di assunzione in questione.
  6. Nel mio passato politico ho sempre preferito far seguire alle parole i fatti e far accertare le illegittimità con provvedimenti della Magistratura, che in queste diatribe rappresenta l'unico punto di riferimento istituzionale che possa dire ed affermare la verità.
  7. Auspico quindi che anziché minacciare azioni destituite di ogni fondamento, si preferisca ricorrere nella direzione dei Giudici naturalmente competenti per consentire al sottoscritto, laddove vi fossero vizi di legittimità, di prendere atto dell'annullamento giudiziale della procedura e di indirne un'altra analoga in modo corrispondente a quelli che sarebbero i percorsi decisi eventualmente dal Giudice Amministrativo. Sanno bene, i Signori Patruno, Lattanzio e Bruno che un eventuale atto di revoca in via di autotutela del sottoscritto, non potrebbe invalidare unilateralmente i contratti di lavoro e di assunzione già sottoscritti ed esporrebbe l'ente Provincia, che in questi giorni sta provvedendo a delineare una moderna strategia di spending review, ad eventuali azioni di risarcimento danni per le quali alla fine sarebbero chiamati, sia pur indirettamente, a pagare i contribuenti ed i cittadini. Diverso effetto avrebbe invece una sentenza di un Tribunale Amministrativo Regionale.

Stiano tranquilli i cittadini: la Provincia di Barletta - Andria - Trani, fino a quando le leggi nazionali lo consentiranno, sarà l'essenziale punto di riferimento culturale e sociale che le dieci città della Provincia hanno, con sacrificio, voluto istituire. Non consentirò a nessuno azioni di delegittimazione che mirino a sostituire all'ente Provincia forme associative elusive della Legge Renzi-DelRio, che ha voluto mantenere in vita le Province. Auspico che venga accertata al più presto la verità sui fatti amministrativi in questione da organi terzi e che la Provincia di Barletta - Andria - Trani possa continuare ad annoverare una classe dirigente capace e rispettosa delle regole, ma soprattutto onesta intellettualmente, nella maggioranza quanto nell'opposizione».