Il coordinamento No Biomasse e inceneritori torna in piazza
Tutta Italia ricerca fonti energetiche alternative, ma non la Bat. Osservazioni e critiche entro metà settembre
mercoledì 8 settembre 2010
Domani, giovedì 9 settembre alle ore 17, a Barletta si terrà un presidio innanzi a palazzo di città nel corso del quale il coordinamento No Biomasse e inceneritori sottoporrà agli amministratori cittadini cinque quesiti, finalizzati a comprendere quali siano le loro posizioni in merito al futuro di Barletta e del territorio. Dopo la delibera di Giunta del mese di aprile scorso, con la quale si sospendeva l'iter per la realizzazione di una centrale a biomasse della Tre Tozzi, alla regione Puglia è pervenuta una richiesta da parte di un'altra società, la Life Energy, che ha presentato lo Studio di Impatto Ambientale finalizzato alla realizzazione di una nuova centrale a biomasse liquide (alimentata da olio vegetale crudo) da 56 megawatt elettrici. La centrale dovrebbe sorgere in via Andria a 3 km dal centro abitato di Barletta.
Entro metà settembre i soggetti interessati potranno presentare osservazioni e critiche circa la realizzazione dell'impianto, ma ad oggi dal comune non è pervenuta alcuna presa di posizione e questo è gravissimo oltre che preoccupante. A questo si aggiunge il fatto che ad oggi il Comune non ha assunto alcuna posizione sul progetto presentato dalla Cementeria di Barletta (società Buzzi Unicem), che prevedeva di passare dall'incenerimento di 27.000 tonnellate di rifiuti ad 80.000 t. Tutto questo mentre in Italia, alcuni comuni virtuosi (www.comunivirtuosi.org) promuovono forme di energie realmente alternative e abbandonano gli inceneritori per passare alla strategia Rifiuti Zero con percentuali di raccolta differenziata anche dell'80 %, a Barletta e nei Comuni della Bat assistiamo al proliferare di richieste di realizzazione di centrali a biomasse (possibili nuovi inceneritori), di cementerie (che chiedono di aumentare il quantitativo di rifiuti da bruciare). Tutto questo mentre la raccolta differenziata dei rifiuti è a percentuali bassissime e non si fa nulla per invertire la rotta.
È per questo che domani il coordinamento No Biomasse e inceneritori sarà per strada per porre, ad amministratori comunali, consiglieri, sindaco, assessori e consiglieri regionali, i seguenti quesiti:
1) Qual è la posizione dell'amministrazione comunale nei confronti della nuova centrale a biomasse liquide da 56 Megawatt elettrici presentata dalla società Life Energy ?
2) Perché la Giunta Comunale non ha ancora revocato la delibera di gradimento alla realizzazione della Centrale a Biomasse presentata dalla Società Tre Tozzi, limitandosi a sospendere questa delibera sino a data indefinita ? Perché non ha avviato il proclamato confronto con la cittadinanza ?
3) Perché il Comune di Barletta non assume alcuna posizione di fronte alla richiesta della cementeria di bruciare in pieno centro cittadino, dinanzi alle abitazioni dei cittadini, 80.000 tonnellate di rifiuti ?
4) Perché il Sindaco di Barletta, massima autorità competente per legge a tutelare l'igiene e la salute pubblica, si lava le mani sulle questioni legate all'ambiente ed alla salute dei cittadini e non esercita i suoi importanti poteri previsti dal R.D. n. 1265 del 1934 (artt. 216 e 217) ?
5) Perché non viene indetto un consiglio comunale monotematico sulle istanze di centrali a biomasse e le modifiche della cementeria di Barletta ?
«La nostra speranza è di ottenere risposte che si traducano in atti amministrativi inequivocabili, dopo mesi di incertezze e posizioni attendiste», Alessandro Zagaria - Coordinamento No Biomasse e Inceneritori.
Entro metà settembre i soggetti interessati potranno presentare osservazioni e critiche circa la realizzazione dell'impianto, ma ad oggi dal comune non è pervenuta alcuna presa di posizione e questo è gravissimo oltre che preoccupante. A questo si aggiunge il fatto che ad oggi il Comune non ha assunto alcuna posizione sul progetto presentato dalla Cementeria di Barletta (società Buzzi Unicem), che prevedeva di passare dall'incenerimento di 27.000 tonnellate di rifiuti ad 80.000 t. Tutto questo mentre in Italia, alcuni comuni virtuosi (www.comunivirtuosi.org) promuovono forme di energie realmente alternative e abbandonano gli inceneritori per passare alla strategia Rifiuti Zero con percentuali di raccolta differenziata anche dell'80 %, a Barletta e nei Comuni della Bat assistiamo al proliferare di richieste di realizzazione di centrali a biomasse (possibili nuovi inceneritori), di cementerie (che chiedono di aumentare il quantitativo di rifiuti da bruciare). Tutto questo mentre la raccolta differenziata dei rifiuti è a percentuali bassissime e non si fa nulla per invertire la rotta.
È per questo che domani il coordinamento No Biomasse e inceneritori sarà per strada per porre, ad amministratori comunali, consiglieri, sindaco, assessori e consiglieri regionali, i seguenti quesiti:
1) Qual è la posizione dell'amministrazione comunale nei confronti della nuova centrale a biomasse liquide da 56 Megawatt elettrici presentata dalla società Life Energy ?
2) Perché la Giunta Comunale non ha ancora revocato la delibera di gradimento alla realizzazione della Centrale a Biomasse presentata dalla Società Tre Tozzi, limitandosi a sospendere questa delibera sino a data indefinita ? Perché non ha avviato il proclamato confronto con la cittadinanza ?
3) Perché il Comune di Barletta non assume alcuna posizione di fronte alla richiesta della cementeria di bruciare in pieno centro cittadino, dinanzi alle abitazioni dei cittadini, 80.000 tonnellate di rifiuti ?
4) Perché il Sindaco di Barletta, massima autorità competente per legge a tutelare l'igiene e la salute pubblica, si lava le mani sulle questioni legate all'ambiente ed alla salute dei cittadini e non esercita i suoi importanti poteri previsti dal R.D. n. 1265 del 1934 (artt. 216 e 217) ?
5) Perché non viene indetto un consiglio comunale monotematico sulle istanze di centrali a biomasse e le modifiche della cementeria di Barletta ?
«La nostra speranza è di ottenere risposte che si traducano in atti amministrativi inequivocabili, dopo mesi di incertezze e posizioni attendiste», Alessandro Zagaria - Coordinamento No Biomasse e Inceneritori.