Il consiglio comunale di Barletta approva il bilancio di previsione 2019/2020
Sì in tempi record per il primo bilancio dell'amministrazione Cannito
giovedì 20 dicembre 2018
13.30
Un bilancio di buone volontà, un libro dei sogni e utopie, o un bilancio concreto? Approvato effettivamente in tempi record rispetto alla tradizione politica barlettana, il bilancio di previsione passa la prova del consiglio comunale. Quasi dieci ore di discussione in aula, dalle ore 12 alle 21:45, giornata no-stop per consiglieri e assessori chiamati a discutere di alcuni strumenti di fondamentale importanza per il governo della città. Lunghe, lunghissime discussioni in sala consiliare, con un costante rimpallo tra le accuse provenienti dei banchi della minoranza e la difesa da parte di una maggioranza serena e compatta, che ha portato all'approvazione del bilancio 2019/2020 in chiusura di consiglio con 21 voti favorevoli.
Il primo bilancio dell'amministrazione Cannito, approvato secondo i desideri del sindaco nei tempi giusti per permettere una pianificazione senza rincorse alla scadenza, potrebbe però lasciare un'immagine negativa di sé nella percezione dei cittadini, poiché l'atto più clamoroso è stata la decisione di aumentare la tassazione comunale, creando un aggravio dunque per le tasche dei cittadini. Forti polemiche da parte delle opposizioni, che hanno criticato soprattutto la decisione di presentare in consiglio un bilancio già preconfezionato, poco discusso e ragionato, con scarsa lungimiranza nella visione della città. Per quanto riguarda la TARI, è stato sottolineato il problema della grave insolvenza da parte dei cittadini, sulla quale sarà necessaria un'indagine per capirne le motivazioni.
Argomento chiave è stato il Programma triennale lavori pubblici 2019/2021, approvato, frutto del lavoro sinergico della Commissione Lavori Pubblici secondo le indicazioni del primo cittadino, ed enunciato dagli assessori competenti Lucia Ricatti e Gennaro Calabrese: aree verdi, impianti sportivi, sottovia, insomma l'insieme dei lavori pubblici che si concretizzano verosimilmente nel 2019 e tutte le previsioni fino al 2021. La volontà ci sarebbe, gli strumenti anche, ma in questa fase si evince un aspetto negativo, sottolineato dal sindaco: «Il nostro vero punto debole è la capacità di progettazione». Manca infatti un parco progetti comunale, e di qui scaturisce la necessità di ampliare tramite nuove assunzioni le professionalità comunali con esperti e dirigenti, sia per la stesura di nuovi progetti, sia per l'intercettazione di fondi.
Durante le lunghe ore di consiglio e gli interventi che si sono susseguiti serrati, sono stati approvati tutti i punti all'ordine del giorno (aliquote IRPEF, IMU, TASI, determinazione TARI, DUP). Molto interessanti i dibattiti su emendamenti e atto di indirizzo, tra approvazioni e pareri negativi (particolarmente animata è stata la discussione sull'atto di indirizzo proposto dal Partito Democratico, con la proposta di riduzione dei gettoni di assessori e consiglieri, respinta al mittente).
Ora, bilancio alla mano, si inizia un nuovo anno per la città, e si capirà quali sogni saranno tramutati in realtà. Intanto un prossimo consiglio è già in cantiere entro la fine dell'anno, e a breve sarà indispensabile approntare anche il PEG (Piano Esecutivo di Gestione) per completare il bilancio di previsione.
Il primo bilancio dell'amministrazione Cannito, approvato secondo i desideri del sindaco nei tempi giusti per permettere una pianificazione senza rincorse alla scadenza, potrebbe però lasciare un'immagine negativa di sé nella percezione dei cittadini, poiché l'atto più clamoroso è stata la decisione di aumentare la tassazione comunale, creando un aggravio dunque per le tasche dei cittadini. Forti polemiche da parte delle opposizioni, che hanno criticato soprattutto la decisione di presentare in consiglio un bilancio già preconfezionato, poco discusso e ragionato, con scarsa lungimiranza nella visione della città. Per quanto riguarda la TARI, è stato sottolineato il problema della grave insolvenza da parte dei cittadini, sulla quale sarà necessaria un'indagine per capirne le motivazioni.
Argomento chiave è stato il Programma triennale lavori pubblici 2019/2021, approvato, frutto del lavoro sinergico della Commissione Lavori Pubblici secondo le indicazioni del primo cittadino, ed enunciato dagli assessori competenti Lucia Ricatti e Gennaro Calabrese: aree verdi, impianti sportivi, sottovia, insomma l'insieme dei lavori pubblici che si concretizzano verosimilmente nel 2019 e tutte le previsioni fino al 2021. La volontà ci sarebbe, gli strumenti anche, ma in questa fase si evince un aspetto negativo, sottolineato dal sindaco: «Il nostro vero punto debole è la capacità di progettazione». Manca infatti un parco progetti comunale, e di qui scaturisce la necessità di ampliare tramite nuove assunzioni le professionalità comunali con esperti e dirigenti, sia per la stesura di nuovi progetti, sia per l'intercettazione di fondi.
Durante le lunghe ore di consiglio e gli interventi che si sono susseguiti serrati, sono stati approvati tutti i punti all'ordine del giorno (aliquote IRPEF, IMU, TASI, determinazione TARI, DUP). Molto interessanti i dibattiti su emendamenti e atto di indirizzo, tra approvazioni e pareri negativi (particolarmente animata è stata la discussione sull'atto di indirizzo proposto dal Partito Democratico, con la proposta di riduzione dei gettoni di assessori e consiglieri, respinta al mittente).
Ora, bilancio alla mano, si inizia un nuovo anno per la città, e si capirà quali sogni saranno tramutati in realtà. Intanto un prossimo consiglio è già in cantiere entro la fine dell'anno, e a breve sarà indispensabile approntare anche il PEG (Piano Esecutivo di Gestione) per completare il bilancio di previsione.