Il consiglio comunale approva la delibera sui Rifiuti Zero, ma emendata

Accesa la discussione in aula, rinviato il voto sul monitoraggio ambientale

sabato 19 marzo 2016 12.40
A cura di Ida Vinella
Si è aperto nel più polemico dei modi il consiglio comunale che si è svolto ieri pomeriggio, una seduta importante, poiché si era chiamati ad esprimere un voto sulla doppia proposta di deliberazione su iniziativa popolare, quella sulla "Strategia Rifiuti Zero" e la seconda sul monitoraggio ambientale: tematiche attualissime, legate a doppio filo non solo al dibattito sulla salvaguardia della salute cittadina, ma anche a recenti e ben noti fatti giudiziari.

La polemica contro il sindaco - In apertura le comunicazioni dei consiglieri, senza spazio per il dibattito: dai banchi si sono sovrapposte le invettive contro il sindaco Cascella. Doronzo ha ripreso la polemica sull'estromissione forzata dalla maggioranza di "Sinistra Unita", urlando al trasformismo della maggioranza che adesso sostiene il sindaco Cascella. Si è consumato poi un breve ma intenso screzio tra Cannito e la consigliera Dascoli, che siede ora nel gruppo di "Area popolare". Anche Basile è tornato in polemica contro il sindaco, dopo la bagarre sui social dei giorni scorsi, facendo riferimento al tanto sventolato codice etico a cui Cascella sarebbe venuto meno, secondo il parere di Basile. Il coro delle comunicazioni è stato praticamente unanime: diffusa è stata la critica al sindaco, trasversalmente tra i partiti. La prima parte del consiglio è terminata con una laconica conclusione del sindaco, che ha incassato le critiche citando una storica frase di Pietro Nenni: "C'è sempre qualcuno più puro di te che ti epura".

Approvata la delibera sui Rifiuti Zero - Alle 17:45 è iniziata finalmente la discussione sulla prima proposta di deliberazione di iniziativa popolare sulla Strategia Rifiuti Zero: mentre in aula si discuteva, fuori dal teatro "Curci" un piccolo capannello di attivisti del Forum Salute e Ambiente mostrava uno striscione che recitava "Fermiamo il disastro ambientale" e distribuiva volantini per sensibilizzare i passanti sul tema. Il vero motivo della presenza del gruppo derivava dalla forte polemica in corso negli ultimi giorni: rispetto al testo proposto al consiglio grazie alle firme di circa 1200 cittadini barlettani, le proposte risulterebbero stravolte da una serie di emendamenti proposti dalle forze politiche.

In effetti il successo step è stata la discussione di un emendamento proposto e illustrato dalla presidente della Commissione Ambiente Rosa Cascella. Il primo a prendere la parola è stato il consigliere Gennaro Cefola: «Oggi esprimiamo una decisione su un vero e proprio atto di amore per il nostro ambiente». Ha sottolineato l'importanza di esercitare correttamente il conferimento dei rifiuti, poiché capita spesso che le frazioni di umido non adeguate vengano rispedite al mittente e finiscano perciò in discarica. Ha puntualizzato anche sulla necessità di aumentare il numero dei raccoglitori per gli oli esausti, presenti solo in due supermercati sull'intero territorio cittadino. «Occorre munirsi di telecamere per punire gli "sporcaccioni", la soluzione passa attraverso le multe» ha incalzato Cefola.

E' intervenuto di seguito Dario Damiani: «Sposiamo in pieno la proposta presentata dai cittadini, questo emendamento potrebbe rappresentare solo un ostacolo per rallentare l'approvazione». La discussione si è incentrata poi sulla necessità di attuare una tariffazione puntuale in base alla concreta quantità di rifiuti differenziati prodotti, in modo da attuare un sistema meritocratico e preciso rispetto ai comportamenti dei cittadini. «E' stato un errore cambiare in corso d'opera l'assessore all'ambiente» ha polemizzato il consigliere Cosimo Cannito, riferendosi al recente rimpasto di giunta che ha visto l'estromissione dell'ex assessore Irene Pisicchio, che ha dovuto cedere il proprio incarico all'assessore Divincenzo. E' stato poi proprio Antonio Divincenzo ha intervenire e a sintetizzare una serie di problematiche più ampie, come la presenza degli sversamenti abusivi nei canali che portano al mare.

Si è passati alla votazione: con 20 voti a favore, 11 contrari e 2 assenti è stato approvato l'emendamento proposto dal consigliere Rosa Cascella. E' seguito un altro momento di dibattito relativo al subemendamento che i consiglieri Doronzo e Campese hanno cercato di presentare in extremis per ripristinare l'originalità del testo popolare. E' giunta in quel momento in aula anche una comunicazione del Forum Salute e Ambiente che - in base alle modifiche apportate dall'emendamento proposto dal Partito Democratico - ha chiesto di ritirare entrambe le delibere poiché era stata disattesa la volontà popolare. Tra le altre cose, l'emendamento avrebbe eliminato l'obbligo di raggiungere determinate fasi della Strategia Rifiuti Zero entro il prossimo biennio. Preciso è stato un ulteriore intervento di Cefola, che ha puntualizzato come questi obiettivi siano alla portata della città: «Il riciclo dei rifiuti al 60% è stato già raggiunto e superato, invece la tariffazione puntuale e la realizzazione di un centro per la riparazione e il riuso sono obiettivi plausibilmente raggiungibili nel prossimo biennio». Il raggiungimento della Strategia Rifiuti Zero nella sua completezza sarebbe comunque rimasta fissata – come scadenza – al 2020. L'aula non ha dato seguito a questa polemica e subito si è passati alla votazione. Con 20 voti favorevoli, 2 contrari e 11 assenti (tra cui i tre capigruppo di opposizione Damiani, Basile e Cefola e i due consiglieri di Sinistra Unita Doronzo e Campese) la delibera è stata approvata.

Sospensione e rinvio del voto sul monitoraggio ambientale - E' seguita una sospensione dalle 20:05 alle 20:30, per ricominciare con l'intervento dell'assessore Divincenzo che ha chiesto di rinviare la votazione sul monitoraggio ambientale invocando una serie di incontri di confronto aperti alle forze politiche e alle associazioni: questo al fine di aprire la discussione alla partecipazione collettiva e ragionare sul testo della delibera popolare. Per ragioni di sicurezza pubblica, in ogni caso, la seduta si sarebbe dovuta interrompere per motivi logistici legati all'utilizzo del teatro "Curci". Il consiglio perciò è terminato poco dopo con il rinvio dell'ordine del giorno sulla proposta di deliberazione relativa al monitoraggio ambientale.