Il Castello Svevo di Barletta esce dalla "Tana"
Presentato ieri il programma di "La Tana Fest". Prosa, teatro per ragazzi e danza si uniscono in una matrice internazionale
domenica 13 maggio 2012
Barletta come "città delle sfide": una tradizione antica, perdurante da circa 500 anni (Disfida docet) il nuovo obiettivo è quello di assumere la leadership nell'area del Nord-Barese ne campo della cultura, in particolare nel teatro. E' questo il senso di "La Tana Fest", un evento integrato che per sei giorni, a partire dal 16 maggio alle 18, porterà nel Castello di Barletta - in quattro sale diverse e in orari differenti - spettacoli di prosa, di teatro ragazzi, di teatro danza, meeting e i lavori di quattro compagnie straniere (da Gran Bretagna, Svezia, Belgio e Romania) che offrono uno scorcio trasversale sulla produzione internazionale contemporanea nei diversi generi delle arti sceniche. Un evento ispirato, come spiegato in conferenza dal Fondatore del "Teatro dei Borgia" Giampiero Borgia, dal "Festival di Edimburgo, appuntamento annuale in Scozia, dove ogni angolo della città per alcuni giorni diviene un crocevia nel quale ad ogni ora si respira arte». Il programma della kermesse, inserita nel'ambito del progetto regionale di residenza "Teatri abitati: una rete del contemporaneo" è stato reso noto ieri mattina, presso la Sala Giunta di Palazzo di Città, in una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Barletta Nicola Maffei e Annalisa Delvecchio, coordinatrice del progetto per il Teatro Pubblico Pugliese.
Il saluto istituzionale è stato espresso nelle parole del sindaco Nicola Maffei: «Il palinsesto di questa breve ma intensa kermesse proporrà novità ammiccanti da La Tana Fest e da Gianpiero Borgia, maestro che continua a meritare fiducia in Italia e all'estero. Ci saranno momenti significativi, dovuti alla condivisione di più spazi teatrali nello spazio del Castello Svevo. La vera novità sarà nel recupero dei sotterranei, che oggi hanno una destinazione multipla e sono maggiormente accoglienti. Una specie di teatro fisico che accoglie lo spettatore. Quest'anno accomuneremo momenti di prosa e danza internazionale, offrendo un palcoscenico anche alle nostre eccellenze locali, che potranno precostituirsi un percorso che dia le massime soddisfazioni. All'interno di questo progetto, che vede tra i protagonisti anche la Regione Puglia e i fondi della Comunità Europea, il Comune di Barletta è presente: per noi assicurare l'utiilizzo di una struttura importante come il Castello Svevo è un atto di fiducia. Abbiamo creduto nel progetto e oggi raccogliamo questo risultato, e di questo ringraziamo anche gli sponsor che, nonostante la congiuntura economica sfavorevole attraversata dal nostro Paese, continuano a investire nella cultura».
La struttura artistica è stata presentata nel dettaglio da Gianpiero Borgia, lieto di continuare a portare giovani talenti in giro per i teatri italiani, per «l'evento-clou di un modello gestionale- quale quello della Tana- che mira alle sinergie tra le istituzioni: ogni euro speso per la Tana ne riporta almeno tre in cassa». I ringraziamenti di rito hanno riguardato sponsorships, istituzioni, attori e compagnie teatrali che lavorano in sinergia con la Tana. Qualità della gestione attestata dalle parole di Annalisa Delvecchio, rappresentante del Teatro Pubblico Pugliese: «Il nostro finanziamento a "La Tana Fest" è arrivato nell'ambito del progetto "Teatri abitati", ed è giustificato dalla capacità de La Tana di valorizzare il territorio, dalla sostenibilità finanziaria del progetto, spesso aiutato dai privati con profitto, dall'abilità nella vendita dei servizi, dall'alimentazione delle possibilità di accesso offerte al pubblico. I finanziamenti di "Teatri abitati" sono stati ripartiti in base a una graduatoria di merito, in cima alla quale c'era il "Teatro dei Borgia", capace di investire sempre con dovizia sulla scena e sull'ambiente che la circonda».
Borgia ha espresso l'intenzione di «internazionalizzare la scena, sulla base di un progetto nazionale al quale anche il Comune di Barletta ha aderito". Nutritissimo il programma del "Tana Fest": sei giorni di cultura entro le mura del Castello Svevo, 4 sale utilizzate, 19 eventi in programma. «Vogliamo riportare l'assalto allo spettatore anche qui- ammette Borgia- dalle 18 in poi ogni giorno il Castello Svevo diventerà un enorme contenitore di arte, nel quale lo spettatore e gli interessati potranno perdersi». Tanti gli appuntamenti imperdibili, tra i quali "The smile off your face", messo in scena da una compagnia belga dalle 15 alle 23 in tutti i giorni del festival, "Expectations", realizzato da una compagnia di Goteborg, "un viaggio verso la maternità che si regge sull'incrocio tra due coppie", fino a "Shadow Boxing", messa in scena dalla compagnia britannica "Cross Cut", una continua ricerca di dignità e rispetto di sè attuata attraverso la boxe. Tanti saranno poi i classici rivisitati, da "Colomba nera", un monologo sulla vita di Frida Khalo, passando per "Antigone", dedicato a soli bambini, a "La storia di Cirano".
Le due "chicche" del programma sono però made in Barletta: la prima riguarda maggiormente gli aspetti coreografici dell'arte, "Azioni in danza", diretto dalla danzatrice barlettana Stefania D'Onofrio, con l'obiettivo di ospitare compagnie di Lecce, Roma, Milano e Berlino, «al fine- spiega la D'Onofrio- di implementare il panorama degli spettacoli di danza su Barletta. Vogliamo fare educazione alla danza presso il pubblico, e presenteremo il programma con un convegno avente a tema l'anoressia e la danza: un dibattito che anticipa già la nostra voglia di cogliere i differenti aspetti della danza, anche al di fuori del palcoscenico». Il fiore all'occhiello è lo spettacolo portato sulla scena dalla "Compagnia dei Borgia": il testo, scritto dal drammaturgo rumeno Matei Visniec per la regia di Gianpiero Borgia, le musiche di Papaceccio MMC & Francesco Santalucia, racconta la migrazione con poesia e delicatezza, conferendo un'aura lirica e poetica a una tematica di forte attualità e interesse sociale. Tanta carne al fuoco, e di qualità. tanto per unire la materia allo spirito: ora starà alla gente di Barletta dare la giusta cottura a questa panacea di culture...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il saluto istituzionale è stato espresso nelle parole del sindaco Nicola Maffei: «Il palinsesto di questa breve ma intensa kermesse proporrà novità ammiccanti da La Tana Fest e da Gianpiero Borgia, maestro che continua a meritare fiducia in Italia e all'estero. Ci saranno momenti significativi, dovuti alla condivisione di più spazi teatrali nello spazio del Castello Svevo. La vera novità sarà nel recupero dei sotterranei, che oggi hanno una destinazione multipla e sono maggiormente accoglienti. Una specie di teatro fisico che accoglie lo spettatore. Quest'anno accomuneremo momenti di prosa e danza internazionale, offrendo un palcoscenico anche alle nostre eccellenze locali, che potranno precostituirsi un percorso che dia le massime soddisfazioni. All'interno di questo progetto, che vede tra i protagonisti anche la Regione Puglia e i fondi della Comunità Europea, il Comune di Barletta è presente: per noi assicurare l'utiilizzo di una struttura importante come il Castello Svevo è un atto di fiducia. Abbiamo creduto nel progetto e oggi raccogliamo questo risultato, e di questo ringraziamo anche gli sponsor che, nonostante la congiuntura economica sfavorevole attraversata dal nostro Paese, continuano a investire nella cultura».
La struttura artistica è stata presentata nel dettaglio da Gianpiero Borgia, lieto di continuare a portare giovani talenti in giro per i teatri italiani, per «l'evento-clou di un modello gestionale- quale quello della Tana- che mira alle sinergie tra le istituzioni: ogni euro speso per la Tana ne riporta almeno tre in cassa». I ringraziamenti di rito hanno riguardato sponsorships, istituzioni, attori e compagnie teatrali che lavorano in sinergia con la Tana. Qualità della gestione attestata dalle parole di Annalisa Delvecchio, rappresentante del Teatro Pubblico Pugliese: «Il nostro finanziamento a "La Tana Fest" è arrivato nell'ambito del progetto "Teatri abitati", ed è giustificato dalla capacità de La Tana di valorizzare il territorio, dalla sostenibilità finanziaria del progetto, spesso aiutato dai privati con profitto, dall'abilità nella vendita dei servizi, dall'alimentazione delle possibilità di accesso offerte al pubblico. I finanziamenti di "Teatri abitati" sono stati ripartiti in base a una graduatoria di merito, in cima alla quale c'era il "Teatro dei Borgia", capace di investire sempre con dovizia sulla scena e sull'ambiente che la circonda».
Borgia ha espresso l'intenzione di «internazionalizzare la scena, sulla base di un progetto nazionale al quale anche il Comune di Barletta ha aderito". Nutritissimo il programma del "Tana Fest": sei giorni di cultura entro le mura del Castello Svevo, 4 sale utilizzate, 19 eventi in programma. «Vogliamo riportare l'assalto allo spettatore anche qui- ammette Borgia- dalle 18 in poi ogni giorno il Castello Svevo diventerà un enorme contenitore di arte, nel quale lo spettatore e gli interessati potranno perdersi». Tanti gli appuntamenti imperdibili, tra i quali "The smile off your face", messo in scena da una compagnia belga dalle 15 alle 23 in tutti i giorni del festival, "Expectations", realizzato da una compagnia di Goteborg, "un viaggio verso la maternità che si regge sull'incrocio tra due coppie", fino a "Shadow Boxing", messa in scena dalla compagnia britannica "Cross Cut", una continua ricerca di dignità e rispetto di sè attuata attraverso la boxe. Tanti saranno poi i classici rivisitati, da "Colomba nera", un monologo sulla vita di Frida Khalo, passando per "Antigone", dedicato a soli bambini, a "La storia di Cirano".
Le due "chicche" del programma sono però made in Barletta: la prima riguarda maggiormente gli aspetti coreografici dell'arte, "Azioni in danza", diretto dalla danzatrice barlettana Stefania D'Onofrio, con l'obiettivo di ospitare compagnie di Lecce, Roma, Milano e Berlino, «al fine- spiega la D'Onofrio- di implementare il panorama degli spettacoli di danza su Barletta. Vogliamo fare educazione alla danza presso il pubblico, e presenteremo il programma con un convegno avente a tema l'anoressia e la danza: un dibattito che anticipa già la nostra voglia di cogliere i differenti aspetti della danza, anche al di fuori del palcoscenico». Il fiore all'occhiello è lo spettacolo portato sulla scena dalla "Compagnia dei Borgia": il testo, scritto dal drammaturgo rumeno Matei Visniec per la regia di Gianpiero Borgia, le musiche di Papaceccio MMC & Francesco Santalucia, racconta la migrazione con poesia e delicatezza, conferendo un'aura lirica e poetica a una tematica di forte attualità e interesse sociale. Tanta carne al fuoco, e di qualità. tanto per unire la materia allo spirito: ora starà alla gente di Barletta dare la giusta cottura a questa panacea di culture...
(Twitter: @GuerraLuca88)