I risultati di Goletta Verde: «Fortemente inquinate le acque a Ponente e Ciappetta Camaggio»
La situazione più critica di tutta la Puglia è nella BAT
venerdì 10 luglio 2015
1.49
Oltre la metà dei campionamenti eseguiti in Puglia dai biologi di Goletta Verde è risultata "fuorilegge". In ben 17 casi (corrispondenti per lo più alle foci di fiumi e ai canali), rispetto ai 30 punti monitorati lungo gli 865 chilometri di costa, è stata evidenziata una carica batterica al di sopra dei valori consentiti dalla legge e per quattordici di questi punti il giudizio è "fortemente inquinato". Acque inquinate da scarichi non depurati adeguatamente con presenze di escherichia coli e enterococchi intestinali che contribuiscono non solo ad inquinare i fiumi e il mare, ma che mettono in pericolo la stessa salute dei cittadini. Sotto accusa ancora una volta le foci dei fiumi e dei canali, ma anche gli scarichi degli stessi impianti destinati alla depurazione dei reflui urbani, che dimostrano ancora una volta le criticità che toccano il sistema depurativo pugliese. Legambiente lancia dunque un appello a Regione e amministratori locali affinché si intervenga per risolvere con urgenza la questione della mala depurazione.È questa la fotografia scattata da Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati che resterà in Puglia fino a giovedì 11 per verificare lo stato di salute del mare e delle coste. L'istantanea regionale sulle analisi dell'equipe di biologi di Legambiente, è stata presentata questa mattina a Bari, presso la sede di Legambiente Puglia, da Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente e Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia, alla presenza di Angela Barbanente, vice presidente della Regione Puglia e Nicola Ungaro, Arpa Puglia.
«È un quadro, quello scaturito dalle analisi dei nostri biologi, che ci preoccupa, ma di certo non ci sorprende, vista la situazione di crisi in cui versa il sistema depurativo della regione Puglia che, nella tappa di Goletta Verde di Barletta, abbiamo illustrato dettagliatamente nel nostro dossier. In troppi punti le acque analizzate presentavano cariche batteriche oltre le soglie consentite dalla normativa – sottolinea Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente – A preoccupare non sono solo le foci dei fiumi e dei torrenti, ma anche gli scarichi degli impianti di depurazione. Anche le acque prelevate in questi punti, infatti, presentavano livelli allarmanti di inquinanti. Sulla depurazione si gioca una sfida importantissima non solo per questa regione, ma per l'intero nostro Paese. Alla mancanza cronica di impianti di depurazione, soprattutto da parte dei comuni dell'entroterra, si aggiunge anche il carico inquinante dei reflui non adeguatamente trattati dagli impianti in attività che spesso non riescono a gestire i picchi estivi: si tratta di una situazione davvero imbarazzante che va sanata una volta per tutte».
Ancora oggi il 23 per cento dei cittadini pugliesi, circa un milione di abitanti, scarica i reflui senza che questi vengano depurati. I 187 depuratori della regione hanno ancora problemi di funzionamento, criticità e questioni irrisolte che in alcuni casi rendono inefficace la depurazione. La situazione più critica è nella BAT, dove i depuratori delle cittadine che danno il nome alla provincia sono risultati non conformi. Ma non sono gli unici grandi impianti a risultare non conformi, come dimostrano i superamenti dei limiti riscontrati in uscita dai depuratori di Bari Ovest, Foggia e altri tra i più grandi. Ci sono poi 10 impianti sottoposti a procedimento penale. E se a tutto questo si aggiungono anche gli scarichi abusivi non controllati e gli altri illeciti legati all'inquinamento del mare, il risultato è un quadro preoccupante che impone una svolta da parte delle istituzioni preposte per provare a vincere la sfida della depurazione in Puglia. A confermare la situazione emergenziale in cui si trova la Puglia, lo scorso giugno la Camera ha approvato la proroga dell'emergenza ambientale legata alla depurazione fino a fine 2013.
Sette i prelievi effettuati nella provincia di Barletta-Andria-Trani, quattro dei quali risultati "fuorilegge". Fortemente inquinate sono risultate le acque campionate nei pressi della Foce canale (all'altezza dell'incrocio di via Luigi Di Cuonzo e Litoranea di Ponente) del comune di Barletta; della Foce del Canale Ciappetta/Camaggio in località Ariscianne, sempre di Barletta; della Foce canale sotto Villa Comunale (sbocco depuratore), all'incrocio del lungomare Colombo e piazzale Chiarelli del comune di Trani e dello sbocco del depuratore (campione prelevato sul lato destro della Torre) nel comune di Bisceglie, in località Torre Calderina. Entro i limiti di legge le analisi sulle acque prelevate a Margherita di Savoia (un campionamento nei pressi della foce del torrente Carmonisa, località Riserva naturale di Salina, l'altro nei pressi della foce Aloisa) e Molfetta (nei pressi della località Cala San Giacomo).
I RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE DEL MARE IN PUGLIA
(prelievi effettuati nei giorni 25, 26, 27 e 29 giugno 2013)
«È un quadro, quello scaturito dalle analisi dei nostri biologi, che ci preoccupa, ma di certo non ci sorprende, vista la situazione di crisi in cui versa il sistema depurativo della regione Puglia che, nella tappa di Goletta Verde di Barletta, abbiamo illustrato dettagliatamente nel nostro dossier. In troppi punti le acque analizzate presentavano cariche batteriche oltre le soglie consentite dalla normativa – sottolinea Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente – A preoccupare non sono solo le foci dei fiumi e dei torrenti, ma anche gli scarichi degli impianti di depurazione. Anche le acque prelevate in questi punti, infatti, presentavano livelli allarmanti di inquinanti. Sulla depurazione si gioca una sfida importantissima non solo per questa regione, ma per l'intero nostro Paese. Alla mancanza cronica di impianti di depurazione, soprattutto da parte dei comuni dell'entroterra, si aggiunge anche il carico inquinante dei reflui non adeguatamente trattati dagli impianti in attività che spesso non riescono a gestire i picchi estivi: si tratta di una situazione davvero imbarazzante che va sanata una volta per tutte».
Ancora oggi il 23 per cento dei cittadini pugliesi, circa un milione di abitanti, scarica i reflui senza che questi vengano depurati. I 187 depuratori della regione hanno ancora problemi di funzionamento, criticità e questioni irrisolte che in alcuni casi rendono inefficace la depurazione. La situazione più critica è nella BAT, dove i depuratori delle cittadine che danno il nome alla provincia sono risultati non conformi. Ma non sono gli unici grandi impianti a risultare non conformi, come dimostrano i superamenti dei limiti riscontrati in uscita dai depuratori di Bari Ovest, Foggia e altri tra i più grandi. Ci sono poi 10 impianti sottoposti a procedimento penale. E se a tutto questo si aggiungono anche gli scarichi abusivi non controllati e gli altri illeciti legati all'inquinamento del mare, il risultato è un quadro preoccupante che impone una svolta da parte delle istituzioni preposte per provare a vincere la sfida della depurazione in Puglia. A confermare la situazione emergenziale in cui si trova la Puglia, lo scorso giugno la Camera ha approvato la proroga dell'emergenza ambientale legata alla depurazione fino a fine 2013.
Sette i prelievi effettuati nella provincia di Barletta-Andria-Trani, quattro dei quali risultati "fuorilegge". Fortemente inquinate sono risultate le acque campionate nei pressi della Foce canale (all'altezza dell'incrocio di via Luigi Di Cuonzo e Litoranea di Ponente) del comune di Barletta; della Foce del Canale Ciappetta/Camaggio in località Ariscianne, sempre di Barletta; della Foce canale sotto Villa Comunale (sbocco depuratore), all'incrocio del lungomare Colombo e piazzale Chiarelli del comune di Trani e dello sbocco del depuratore (campione prelevato sul lato destro della Torre) nel comune di Bisceglie, in località Torre Calderina. Entro i limiti di legge le analisi sulle acque prelevate a Margherita di Savoia (un campionamento nei pressi della foce del torrente Carmonisa, località Riserva naturale di Salina, l'altro nei pressi della foce Aloisa) e Molfetta (nei pressi della località Cala San Giacomo).
I RISULTATI DELLE ANALISI DI GOLETTA VERDE DEL MARE IN PUGLIA
(prelievi effettuati nei giorni 25, 26, 27 e 29 giugno 2013)
PROVINCIA | COMUNE | LOCALITÀ | PUNTO | GIUDIZIO |
FOGGIA | Lesina / Torre Mileto |
Lago di Lesina | Foce Canale Schiapparo | Entro i limiti di legge |
FOGGIA | Manfredonia | Foce del torrente Candelaro | FORTEMENTE INQUINATO | |
FOGGIA | Zapponeta | Lido Rivoli / Foggiamare |
Foce del torrente Carapelle | Entro i limiti di legge |
BAT | Margherita di Savoia | Margherita di Savoia | Foce Aloisa | Entro i limiti di legge |
BAT | Margherita di Savoia | Riserva naturale di salina | Foce del torrente Carmosina | Entro i limiti di legge |
BAT | Barletta | Litoranea di ponente | Foce canale nei pressi dell'incrocio di via Luigi Di Cuonzo e Litoranea di Ponente | FORTEMENTE INQUINATO |
BAT | Barletta | Ariscianne | Foce del Canale Ciappetta / Camaggio | FORTEMENTE INQUINATO |
BAT | Trani | Incrocio lungomare Cristoforo Colombo - Piazzale Chiarelli | Foce canale sotto Villa Comunale (sbocco depuratore) | FORTEMENTE INQUINATO |
BAT | Molfetta | Cala S.Giacomo | Cala S.Giacomo | Entro i limiti di legge |
BAT | Bisceglie | Torre Calderina | Sbocco del depuratore (campione prelevato sul lato destro della Torre) | FORTEMENTE INQUINATO |
TARANTO | Palagiano | Romanazzi | Foce Fiume Lato | INQUINATO |
TARANTO | Palagiano | Foce Fiume Lenne | Foce Fiume Lenne | Entro i limiti di legge |
TARANTO | Massafra | Patemisco | Foce Fiume Patemisco | Entro i limiti di legge |
TARANTO | Taranto | Lido Bruno | Scogli Lido Bruno | Entro i limiti di legge |
TARANTO | Pulsano | Marina di Pulsano | Nei pressi del tubo di scarico del depuratore | FORTEMENTE INQUINATO |
TARANTO | Pulsano | La Fontana (Canne) | Foce Canale Trigna | Entro i limiti di legge |
TARANTO | Manduria | Specchiarica | Spiaggia a metà strada tra Torre Colimena e San Pietro in Bevagna | Entro i limiti di legge |
LECCE | Otranto | Laghi Alimini | Foce canale tra Lago Alimini Grande e il mare | Entro i limiti di legge |
LECCE | S.Cataldo | S.Cataldo/ Vernole | Foce canale di scarico | Entro i limiti di legge |
LECCE | Castrignano del Capo | Marina di Leuca | Foce del canale di scarico sulla spiaggia | INQUINATO |
LECCE | Corsano | Canal del Rio | Insenatura di Torre Ricco | FORTEMENTE INQUINATO |
LECCE | Gallipoli | Porto Gaio | Foce scarico depuratore | FORTEMENTE INQUINATO |
LECCE | Porto Cesareo | Torre Lapillo | Foce canale di scarico | Entro i limiti di legge |
BRINDISI | S.Pietro Vernotico | Lindinuso | Foce Canale Infocaciucci | FORTEMENTE INQUINATO |
BRINDISI | Brindisi | Giancola | Foce Canale Giancola | FORTEMENTE INQUINATO |
BRINDISI | Carovigno | Torre Guaceto | Foce canale Reale | INQUINATO |
BRINDISI | Ostuni | Villanova | Foce Canale di scarico del depuratore su via dei Pioppi | FORTEMENTE INQUINATO |
BARI | Bari | Porto di Bari | Foce scarico presso radice del molo Pizzoli | FORTEMENTE INQUINATO |
BARI | Bari | Porto di Bari | Foce scarico nei pressi del Molo dei pescatori | FORTEMENTE INQUINATO |
BARI | Monopoli | Monopoli Nord | Foce scarico del depuratore | FORTEMENTE INQUINATO |