«I quadri di De Stefano devono tornare a Barletta»

Il sindaco Cascella chiede che le opere vengano esposte alla Cantina Sperimentale

venerdì 25 marzo 2016
I disegni dei vitigni locali di Vincenzo De Stefano dovranno tornare a Barletta e far parte del patrimonio bibliografico, documentario e artistico che, anche a seguito delle indicazioni ministeriali, il Commissario Straordinario del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), Salvatore Parlato, si è impegnato a riconoscere come parte integrante del legame storico tra la città e la sua economia agricola.

Il direttore responsabile dell'unità CREA di Turi, da cui la struttura di Barletta dipende sin dal 2010, ha ribadito al sindaco sia la disponibilità, già messa a verbale dell'incontro di mercoledì scorso nella sede della Cantina Sperimentale, per una valutazione da parte della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio presso la sede di Turi dei "disegni tecnici ampelografici di interesse storico, illustranti grappoli e foglie di vitigni locali", che erano già stati trasferiti per la continuità delle attività istituzionali sulla "biodiversità della filiera vitivinicola e lo studio dei vitigni locali", sia la volontà di corrispondere all'interesse delle strutture museali della città di Barletta all'opera di De Stefano provvedendo a fare delle copie delle opere spostate a Turi, così da poter includere gli originali tra i beni della Cantina Sperimentale di cui definire, nell'ambito della più complessiva ricognizione, le modalità e i tempi da concordare tra il CREA e il Comune per la destinazione a Barletta perché facciano parte integrante del patrimonio storico, artistico e bibliografico della città.