I pericoli e le inefficienze dell’Ospedale 'Dimiccoli' di Barletta

I nostri consiglieri provinciali e comunali ne sanno qualcosa?. Se l'ospedale è senza regole, nessuno le rispetterà

martedì 30 agosto 2011 00.00
A cura di Tommaso Francavilla
L'ospedale Dimiccoli è più pericoloso delle strade cittadine? Pare di sì, perlomeno in città le telecamere a circuito chiuso esistono e funzionano. Il presidio ospedaliero della Provincia BT è oggetto di continui e ripetuti furti e aggressioni sia nel parcheggio, sia all'interno della struttura stessa, dove in un clima da "far west" si consumano anche atti di violenza a danno dei dipendenti. A nulla sono servite le lettere dei sindacati di categoria e dei dipendenti, in cui si chiedevano l'installazione di telecamere a circuito chiuso, ma da parte della Direzione generale ASL BT si è obiettato che non ci sarebbero fondi a disposizione. Ma analizziamo una parte dei pericoli e inefficienze presenti nell'ospedale della Provincia Bat.

Furti. Con cadenza quotidiana, avvengono furti di automobili nel parcheggio dell'ospedale, nonché nell'ospedale stesso. Tempo fa, all'ultimo piano del presidio ospedaliero furono trafugati tutti i computer. Le poche telecamere presenti, installate dal Comune di Barletta, collegate con la centrale operativa della Polizia Municipale, sono spente. I dipendenti dell'ospedale, con un gesto di buona volontà, erano disposti ad autotassarsi per installare telecamere a circuito chiuso. Paradossalmente, i furti avvengono soprattutto di giorno, poiché di notte c'è la ronda notturna dei Carabinieri.

Aggressioni all'interno dell'ospedale. "La trincea" in cui avvengono la maggior parte delle aggressioni il pronto soccorso, dove la prevaricazione, spesso sfocia in violenza (verbale e fisica) ai danni dei dipendenti, in una città dove l'arroganza genera altrettanta arroganza. Molti dipendenti hanno processi coi loro aggressori.per aggressione, Nel pronto soccorso la mancanza di telecamere a circuito chiuso da diritto a chiunque di compiere gesti di violenza, per non parlare di ciò che accade nei corridoi dei reparti, dove chiunque può entrare tranquillamente, e vagare indisturbato, nella totale assenza di un sistema di controllo di videosorveglianza. Ad esempio, nei sotterranei dell'ospedale, per un anno vi ha vissuto un uomo "senza fissa dimora".

Mancanza di un usciere. Il gabbiotto di sorveglianza, che dovrebbe essere il primo sbarramento all'ingresso dell'ospedale, è perennemente vuoto, l'usciere non c'è mai, o forse non c'è mai stato?

Mancanza di un presidio fisso di Pubblica Sicurezza. Tutti gli ospedali provinciali devono obbligatoriamente dotarsi di un presidio fisso di Pubblica Sicurezza, l'Ospedale Dimiccoli della Provincia BT non rispetta questa regola. In allegato, pubblichiamo in formato pdf una "Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza ai danni degli operatori sanitari" del Ministero della Salute.

I consiglieri provinciali e comunalidella nostra città sono al corrente di tutto questo, o fingono che questa situazione non esista? In un ospedale senza regole, nessuno le rispetterà mai.


Ospedale 'Dimiccoli' © Tommaso Francavilla
Ospedale 'Dimiccoli' © Tommaso Francavilla
Ospedale 'Dimiccoli' © Tommaso Francavilla
Ospedale 'Dimiccoli' © Tommaso Francavilla
Ospedale 'Dimiccoli' © Tommaso Francavilla