Goodbye primarie, Cannito si ritira: «La politica fatta di intrighi non mi appartiene»
L'esponente socialista conferma il suo ritiro dalle primarie del centrosinistra
mercoledì 24 gennaio 2018
20.00
«Per chi come me fa politica per passione e per servizio, non è semplice dichiarare ancora una volta che la politica fatta di intrighi e fraintendimenti è una cosa che non mi appartiene. Essa è cosa ben diversa dagli ideali a cui sono stato sempre legato e che hanno caratterizzato tutta la mia vita - scrive il consigliere comunale Cosimo Cannito, ufficializzando una voce che già serpeggiava nei giorni scorsi (e di cui vi avevamo parlato questa mattina), ossia il suo ritiro dalle primarie del centrosinistra - Oggi mi ritrovo, ancora una volta, a "liberarmi" da chi pensava che la mia partecipazione alle primarie fosse una specie di comparsa e che le stesse fossero un insieme di numeri da mettere insieme senza riempirli di significato.
Il lavoro che faccio mi porta a dire che ai numeri spesso bisogna dare un'anima, specie quando quei numeri rappresentano persone, ovvero i cittadini che devono indicare chi dovrà competere alla buona amministrazione della nostra comunità. L'attaccamento morboso che nutro nei confronti della mia città- che amo in maniera viscerale - non è oggetto di trattativa. Chiedermi di rinunciare a dire ciò che penso pubblicamente è un'idea della politica che non mi appartiene.
È per questo che mi ritiro dalle primarie che si sarebbero dovute celebrare l'11 febbraio prossimo. È il momento della riflessione. È il momento della ricerca di persone con le quali condividere un progetto che possa dare a Barletta una amministrazione forte, sostenuta veramente da chi si incarica di gestirla, da chi fa di tutto per farla risultare vincente, sia prima che dopo la campagna elettorale. Stringersi la mano è per me un grande valore e questo lo voglio fare con chi con me vuole guardare oltre le formule e calcoli elettorali» conclude Cannito.
Il lavoro che faccio mi porta a dire che ai numeri spesso bisogna dare un'anima, specie quando quei numeri rappresentano persone, ovvero i cittadini che devono indicare chi dovrà competere alla buona amministrazione della nostra comunità. L'attaccamento morboso che nutro nei confronti della mia città- che amo in maniera viscerale - non è oggetto di trattativa. Chiedermi di rinunciare a dire ciò che penso pubblicamente è un'idea della politica che non mi appartiene.
È per questo che mi ritiro dalle primarie che si sarebbero dovute celebrare l'11 febbraio prossimo. È il momento della riflessione. È il momento della ricerca di persone con le quali condividere un progetto che possa dare a Barletta una amministrazione forte, sostenuta veramente da chi si incarica di gestirla, da chi fa di tutto per farla risultare vincente, sia prima che dopo la campagna elettorale. Stringersi la mano è per me un grande valore e questo lo voglio fare con chi con me vuole guardare oltre le formule e calcoli elettorali» conclude Cannito.