Giunta Barletta, Area Modem esterrefatta: «Quanto accaduto è intollerabile e vergognoso»
Bruno, Ruta, la vice segretaria del Pd e i componenti Modem accusano il segretario cittadino e il sindaco di Barletta. «Daremo battaglia per il rispetto delle regole e della volontà popolare»
sabato 5 maggio 2012
20.30
«Una scelta inopinata frutto di indicazioni fornite senza alcuna condivisione». I consiglieri comunali Cosimo Bruno e Nicola Ruta, la vice segretaria del Pd, Caterina Spadafora, e i componenti del consiglio direttivo del Pd, Antonio Cuccorese, Giovanni Damato, Elisabetta Dicorato, Antonio Francesco Diviccaro e Lucia Guaglione, sono esterrefatti per la composizione della giunta comunale di Barletta, dalla quale è rimasta clamorosamente e ingiustamente fuori l'area Modem. «Il segretario cittadino del Partito Democratico ha fornito le proprie indicazioni in totale autonomia, senza né un direttivo né tantomeno un confronto in cui si decidessero collegialmente deleghe, profili, alternanza di genere e quindi nomi da proporre, nel rispetto di tutte la aree del partito. Per questo chiediamo al segretario del Pd, che sin dal suo insediamento ha dichiarato di essere il segretario di tutti, un incontro con il sindaco e i referenti della minoranza, per riequilibrare la rappresentanza nel governo cittadino prima che la giunta si insedi».
Gli esponenti Modem ne hanno anche per il sindaco di Barletta, «che si è limitato a rispettare la lista della spesa così come gli è stata fornita, smentendo clamorosamente quanto dichiarato nei giorni scorsi e non tenendo in minima considerazione gli equilibri e le forze del quadro politico del 2011. Dopo aver accettato supinamente tutto quello che gli è stato proposto, ha escluso le minoranze dal processo di condivisione della scelta di un proprio rappresentante. Non è concepibile affidare una delega assessorile ad una lista che nemmeno esisteva quando si è andati alle urne, a spese di candidati e di liste che hanno ricevuto un consenso popolare. A maggior ragione se quella lista è stata creata artatamente e strumentalmente con l'obiettivo di ottenere un assessorato in più. Una lista che, ad essere precisi, non sarebbe neanche legittima poiché in piena contraddizione con la logica politica e con il Partito Democratico, visto che capeggiata dal presidente del Pd in Puglia, il quale non ha mai dichiarato di uscire dal partito per presiedere una lista propria».
«Quello che è successo è sconcertante», concludono i consiglieri Bruno e Ruta «motivo per cui non siamo assolutamente disposti a soprassedere. Ci mobiliteremo sia a livello provinciale che regionale e nazionale fino a quando non saranno rispettate le regole e la volontà cittadini. Nel frattempo, con serietà e coerenza, continueremo nella nostra attività politica per il bene della città, facendo interrogazioni e interpellanze, prendendo visione della documentazione amministrativa per mettere a conoscenza i cittadini di cosa è stato fatto e cosa può stare dietro ogni atto amministrativo».
Gli esponenti Modem ne hanno anche per il sindaco di Barletta, «che si è limitato a rispettare la lista della spesa così come gli è stata fornita, smentendo clamorosamente quanto dichiarato nei giorni scorsi e non tenendo in minima considerazione gli equilibri e le forze del quadro politico del 2011. Dopo aver accettato supinamente tutto quello che gli è stato proposto, ha escluso le minoranze dal processo di condivisione della scelta di un proprio rappresentante. Non è concepibile affidare una delega assessorile ad una lista che nemmeno esisteva quando si è andati alle urne, a spese di candidati e di liste che hanno ricevuto un consenso popolare. A maggior ragione se quella lista è stata creata artatamente e strumentalmente con l'obiettivo di ottenere un assessorato in più. Una lista che, ad essere precisi, non sarebbe neanche legittima poiché in piena contraddizione con la logica politica e con il Partito Democratico, visto che capeggiata dal presidente del Pd in Puglia, il quale non ha mai dichiarato di uscire dal partito per presiedere una lista propria».
«Quello che è successo è sconcertante», concludono i consiglieri Bruno e Ruta «motivo per cui non siamo assolutamente disposti a soprassedere. Ci mobiliteremo sia a livello provinciale che regionale e nazionale fino a quando non saranno rispettate le regole e la volontà cittadini. Nel frattempo, con serietà e coerenza, continueremo nella nostra attività politica per il bene della città, facendo interrogazioni e interpellanze, prendendo visione della documentazione amministrativa per mettere a conoscenza i cittadini di cosa è stato fatto e cosa può stare dietro ogni atto amministrativo».