Forza Italia e Fratelli d'Italia chiedono di commissariare la sanità pugliese
«È inspiegabile la zona di rischio gialla riconosciuta dal governo alla Regione»
sabato 12 dicembre 2020
«I dati sulla diffusione del contagio da Covid in Puglia rendono indispensabile insistere nella nostra richiesta di un Commissario per la sanità in Regione, una figura che agisca nell'esclusivo interesse dei cittadini e che sia lontana dalla ricerca del consenso che condiziona in modo inaccettabile l'azione del duo Emiliano-Lopalco».
Così in una nota i parlamentari pugliesi di Forza Italia Mauro D'Attis, Dario Damiani, Francesco Paolo Sisto, Elvira Savino, Carmela Minuto e Vincenza Labriola e i consiglieri regionali del partito Giandiego Gatta, Stefano Lacatena e Paride Mazzotta. «La percentuale dei tamponi positivi in Puglia - proseguono - resta più alta della media nazionale, le vittime del Covid da marzo a oggi hanno superato le 1.800 e resta la forte pressione sugli ospedali. Di fronte a queste evidenze, è inspiegabile la zona di rischio gialla riconosciuta dal governo alla Regione. Per questo portiamo avanti con forza la nostra interrogazione urgente al Ministro Speranza affinché si renda conto della situazione disastrosa della sanità pugliese targata Emiliano e nomini quanto prima un Commissario a tutela dei cittadini», concludono.
Ed il commissariamento della gestione e dell'organizzazione del Covid in Puglia è stato chiesto al premier Giuseppe Conte dal gruppo regionale di Fratelli d'Italia in una mozione presentata al Consiglio regionale ed illustrata in conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche il capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro e del gruppo Misto Paolo Dell'Erba.
Un elenco di 26 punti in cui si spiegano le mancate e incomplete osservanze di norme e circolari del Ministero della Salute che hanno determinato il diffondersi dell'epidemia in Puglia, con il più alto tasso di mortalità tra tutte le regioni del Sud, del Centro, ma anche di alcune regioni del Nord. Si va dalla mancata fornitura dei DPI e dei tamponi agli operatori sanitari e nelle RSA al mancato potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e della medicina territoriale e domiciliare per finire ai posti letto di terapia intensiva aggiudicati in Fiera del Levante di Bari con procedura di urgenza per 10 milioni di euro non conforme alle norme sancite dal Ministero per allocazione, alle giravolte comunicative di Michele Emiliano e al mancato rispetto della privacy dei pazienti.
È il contenuto di una mozione particolarmente elaborata con la quale il gruppo di Fratelli d'Italia intende proporre per impegnare il Consiglio regionale a dichiarare l'inadeguatezza del presidente Emiliano e dell'assessore alla sanità Lopalco nell'affrontare l'emergenza e a chiedere al Governo di commissariare la Puglia.
Nel corso della conferenza stampa, il capogruppo Ignazio Zullo ha sollevato anche il problema dei ritardi nella vaccinazione anti influenzale, rilevando come il sistema sanitario pugliese è fallimentare sotto tutti i punti di vista. A questo, ha aggiunto che dai dati che emergono dalla situazione epidemica, è molto preoccupante l'alta mortalità grezza e specifica, il forte e progressivo incremento dei contagi, l'assenza di rete di assistenza territoriale e domiciliare, i gravissimi rischi di focolai nelle RSA per anziani, il sistema di monitoraggio e tracciamento saltato, l'incapacità di coordinare le azioni dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, la disorganizzazione nei servizi ASL e il calo preoccupante della tenuta dei servizi sanitari.
Il consigliere Francesco Ventola, ha rilevato le criticità legate al trattamento e gestione dei dati relativi al tracciamento conseguente al mancato rispetto delle disposizioni ministeriali in tal senso, determinando una totale disattenzione del propagarsi dei contagi.
Per il consigliere Luigi Caroli è opportuno fare chiarezza sui 133 testatori messi a disposizione solo per il contact tracing dalla Protezione civile, visto che finora non vi è stato alcun riscontro. Il capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro ha ribadito la necessità di avere un immediato intervento del Governo vista la fallimentare gestione sanitaria dell'epidemia in Puglia, in cui si registra il tasso più alto di mortalità e una percentuale alta tra i temponi processati e la positività riscontrata.
Paolo Dell'Erba da consigliere regionale proveniente dalla provincia di Foggia, ha denunciato le scelte più scellerate adottate finora per affrontare l'emergenza e di come è stata gestita la scuola. Un'altra scelta ritenuta inappropriata dal consigliere Dell'Erba è quella relativa alla nomina del Commissario Dattoli al Policlinico di Bari nonostante il suo già complesso impegno di fronteggiare la difficile situazione in cui versa attualmente l'ospedale Riuniti di Foggia.
Di situazione di assoluta negatività ha parlato il consigliere Antonio Gabellone, il quale ha ribadito la necessità di un'inversione di tendenza e la volontà da parte loro di essere propositivi nell'interesse generale, nella speranza che ci sia attenzione per un migliore risultato in termini di assistenza sanitaria. Il consigliere Renato Perrini ha rilevato forti criticità nella gestione del sistema sanitario soprattutto nel territorio tarantino, nonostante tutto il tempo avuto a disposizione dall'inizio della pandemia, trovando non ammissibile il fatto che si stia ricorrendo adesso a fare lavori per l'allestimento di reparti Covid.
Così in una nota i parlamentari pugliesi di Forza Italia Mauro D'Attis, Dario Damiani, Francesco Paolo Sisto, Elvira Savino, Carmela Minuto e Vincenza Labriola e i consiglieri regionali del partito Giandiego Gatta, Stefano Lacatena e Paride Mazzotta. «La percentuale dei tamponi positivi in Puglia - proseguono - resta più alta della media nazionale, le vittime del Covid da marzo a oggi hanno superato le 1.800 e resta la forte pressione sugli ospedali. Di fronte a queste evidenze, è inspiegabile la zona di rischio gialla riconosciuta dal governo alla Regione. Per questo portiamo avanti con forza la nostra interrogazione urgente al Ministro Speranza affinché si renda conto della situazione disastrosa della sanità pugliese targata Emiliano e nomini quanto prima un Commissario a tutela dei cittadini», concludono.
Ed il commissariamento della gestione e dell'organizzazione del Covid in Puglia è stato chiesto al premier Giuseppe Conte dal gruppo regionale di Fratelli d'Italia in una mozione presentata al Consiglio regionale ed illustrata in conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche il capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro e del gruppo Misto Paolo Dell'Erba.
Un elenco di 26 punti in cui si spiegano le mancate e incomplete osservanze di norme e circolari del Ministero della Salute che hanno determinato il diffondersi dell'epidemia in Puglia, con il più alto tasso di mortalità tra tutte le regioni del Sud, del Centro, ma anche di alcune regioni del Nord. Si va dalla mancata fornitura dei DPI e dei tamponi agli operatori sanitari e nelle RSA al mancato potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e della medicina territoriale e domiciliare per finire ai posti letto di terapia intensiva aggiudicati in Fiera del Levante di Bari con procedura di urgenza per 10 milioni di euro non conforme alle norme sancite dal Ministero per allocazione, alle giravolte comunicative di Michele Emiliano e al mancato rispetto della privacy dei pazienti.
È il contenuto di una mozione particolarmente elaborata con la quale il gruppo di Fratelli d'Italia intende proporre per impegnare il Consiglio regionale a dichiarare l'inadeguatezza del presidente Emiliano e dell'assessore alla sanità Lopalco nell'affrontare l'emergenza e a chiedere al Governo di commissariare la Puglia.
Nel corso della conferenza stampa, il capogruppo Ignazio Zullo ha sollevato anche il problema dei ritardi nella vaccinazione anti influenzale, rilevando come il sistema sanitario pugliese è fallimentare sotto tutti i punti di vista. A questo, ha aggiunto che dai dati che emergono dalla situazione epidemica, è molto preoccupante l'alta mortalità grezza e specifica, il forte e progressivo incremento dei contagi, l'assenza di rete di assistenza territoriale e domiciliare, i gravissimi rischi di focolai nelle RSA per anziani, il sistema di monitoraggio e tracciamento saltato, l'incapacità di coordinare le azioni dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, la disorganizzazione nei servizi ASL e il calo preoccupante della tenuta dei servizi sanitari.
Il consigliere Francesco Ventola, ha rilevato le criticità legate al trattamento e gestione dei dati relativi al tracciamento conseguente al mancato rispetto delle disposizioni ministeriali in tal senso, determinando una totale disattenzione del propagarsi dei contagi.
Per il consigliere Luigi Caroli è opportuno fare chiarezza sui 133 testatori messi a disposizione solo per il contact tracing dalla Protezione civile, visto che finora non vi è stato alcun riscontro. Il capogruppo de La Puglia Domani Paolo Pagliaro ha ribadito la necessità di avere un immediato intervento del Governo vista la fallimentare gestione sanitaria dell'epidemia in Puglia, in cui si registra il tasso più alto di mortalità e una percentuale alta tra i temponi processati e la positività riscontrata.
Paolo Dell'Erba da consigliere regionale proveniente dalla provincia di Foggia, ha denunciato le scelte più scellerate adottate finora per affrontare l'emergenza e di come è stata gestita la scuola. Un'altra scelta ritenuta inappropriata dal consigliere Dell'Erba è quella relativa alla nomina del Commissario Dattoli al Policlinico di Bari nonostante il suo già complesso impegno di fronteggiare la difficile situazione in cui versa attualmente l'ospedale Riuniti di Foggia.
Di situazione di assoluta negatività ha parlato il consigliere Antonio Gabellone, il quale ha ribadito la necessità di un'inversione di tendenza e la volontà da parte loro di essere propositivi nell'interesse generale, nella speranza che ci sia attenzione per un migliore risultato in termini di assistenza sanitaria. Il consigliere Renato Perrini ha rilevato forti criticità nella gestione del sistema sanitario soprattutto nel territorio tarantino, nonostante tutto il tempo avuto a disposizione dall'inizio della pandemia, trovando non ammissibile il fatto che si stia ricorrendo adesso a fare lavori per l'allestimento di reparti Covid.