Fischi per l'assessore Dimatteo, «un insulto al calcio e allo sport»
Dura critica del sindaco Cascella al comportamento degli ultras del Barletta 1922
sabato 27 agosto 2016
18.03
«Davvero credono di aver inveito contro l'assessore Marina Dimatteo? Hanno piuttosto insultato i valori sportivi e danneggiato l'immagine della squadra di calcio e della stessa città che pure proclamano di avere a cuore. Ancora una volta è vero l'opposto». Dure le parole che il sindaco Pasquale Cascella usa per commentare le scene incivili registrate ieri sera in Piazza Moro durante la presentazione del Barletta 1922, quando un nutrito gruppo di "tifosi" ha pesantemente inveito contro l'assessore Dimatteo, di fatto impedendo il suo intervento.
«Si deve pur ricordare - prosegue Cascella - che all'inizio dello scorso campionato furono proprio le violenze di certi ultras a indurre le autorità di sicurezza a negare l'agibilità al "Manzi Chiapulin" costringendo la società appena ricostituita a giocare su un altro campo sportivo? L'assessore Dimatteo sta lavorando con tenacia e passione perché il Barletta Calcio possa tornare a giocare regolarmente nella propria città. Quello di chi grida, offende e minaccia è un gioco sporco, che compromette un lavoro complesso e pregiudica un impegno che deve sempre essere improntato al rispetto umano e civile. Sarà arrivato il momento per una presa di distanza netta, consapevole e condivisa che onori le migliori tradizioni sportive della città?»
«Si deve pur ricordare - prosegue Cascella - che all'inizio dello scorso campionato furono proprio le violenze di certi ultras a indurre le autorità di sicurezza a negare l'agibilità al "Manzi Chiapulin" costringendo la società appena ricostituita a giocare su un altro campo sportivo? L'assessore Dimatteo sta lavorando con tenacia e passione perché il Barletta Calcio possa tornare a giocare regolarmente nella propria città. Quello di chi grida, offende e minaccia è un gioco sporco, che compromette un lavoro complesso e pregiudica un impegno che deve sempre essere improntato al rispetto umano e civile. Sarà arrivato il momento per una presa di distanza netta, consapevole e condivisa che onori le migliori tradizioni sportive della città?»