Finalmente parla Alfarano

Silenzio tombale del Pdl barlettano sulle disgrazie della città. Il consigliere interviene sui danni dopo il nubifragio

domenica 13 novembre 2011
"Chi ha sbagliato deve pagare". Così il consigliere regionale e comunale Pdl Giovanni Alfarano a seguito degli innumerevoli danni causati dal nubifragio abbattutosi domenica pomeriggio sulla città di Barletta. Alfarano annuncia, inoltre, la presentazione di due interrogazioni consiliari da recapitare all'attenzione del Consiglio Comunale di Barletta e del Consiglio Regionale della Puglia al fine di fare chiarezza sulla vicenda e di comprendere quali siano gli intendimenti dei due enti. "Barletta paga, oggi, la latitanza politica di chi ci ha governato negli ultimi vent'anni. La classe politica cittadina deve assumersi, una volte per tutte, le sue responsabilità. Quanto avvenuto, di recente, non è altro che la conseguenza naturale della superficialità, della trascuratezza, della litigiosità politica che contrassegna, puntualmente e senza interruzioni, un centro-sinistra oramai da troppi anni su quel Palazzo, non per amministrare ma per spartirsi il potere. Sia chiaro, la mia non vuole essere una battaglia di parte, una battaglia di colore ma un invito a recuperare il terreno perso e tutto ciò che, purtroppo, non si è fatto in passato. Un'operazione che andrebbe attuata anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle opposizioni di centro-destra, in questi anni troppo spesso relegate ai margini. La perdita di 750mila euro di fondi regionali destinati al rilancio di Canne della Battaglia, il crollo di via Roma, l'esondazione del canale Ciappetta-Camaggio sono gravi incidenti di percorso che dovrebbero portare tutti ad attente riflessioni. I danni all'immagine della città e alla credibilità delle sue figure istituzionali risultano notevoli per poi non parlare delle gravi ricadute sulla città e sui suoi cittadini. In questi quaranta giorni, abbiamo assistito inermi alla scomparsa di 5 nostre sorelle per responsabilità che sono anche di natura politica. Nessuno, difatti, si è mai preoccupato di monitorare in maniera certosina lo stato di pericolosità delle tantissime palazzine di vecchia data presenti in città. Non dimentichiamo le notevoli ripercussioni su tutte le attività commerciali dell'area interessata al crollo penalizzata dalla chiusura al traffico delle sue strade. Domenica, inoltre, abbiamo assistito inermi ad un nubifragio che ha assunto connotati maggiori proprio a causa di un problema mai risolto dalla politica. E' esondato Ciappetta-Camaggio, la cui bonifica, rimodulazione e messa in sicurezza è stata sempre sbandierata ai quattro venti ma mai concretizzata nei fatti. Va detto che nel 1999 avveniva analoga cosa. Negli anni successivi, però, il fenomeno si era ripresentato, certamente, in dimensioni minori ma non trascurabili. E' colpa come al solito della lentezza burocratica, dei continui rinvii delle pubbliche amministrazioni che sapevano dell'esistenza del problema. Intanto, si accentuano disagi e danni quantificabili in milioni di euro nei confronti di imprese, attività commerciali, abitazioni ubicate tra via Andria e via Callano. Aziende, ora, in ginocchio e che non vanno lasciate sole. A questi amici imprenditori e lavoratori va il mio più profondo sentimento di solidarietà e di sostegno. Una tragedia annunciata anche questa, fortunatamente di domenica e non in un giorno di piena attività lavorativa. Il mio auspicio è che il tavolo tecnico preannunciato per venerdì tra Regione, Provincia e Comune possa portare alla risoluzione immediata e definitiva del problema onde evitare il ripetersi di nuove tragedie, purtroppo, annunciate".