Extracomunitario morto vicino ai binari il 19 febbraio, la denuncia della Polfer

«Chi ha visto parli» denunciato il capotreno. Si indaga sull'ordine di ripartire giunto dalla sala di comando

sabato 21 aprile 2012 1.53
A cura di Luca Guerra
A due mesi dal misfatto, forse arriva una svolta, coincidente con l'appello della Polfer, sulle indagini successive alla morte di Jillali Motaki, marocchino di 47 anni provvisto di documenti ma privo di permesso di soggiorno, il cui corpo privo di vita, fu trovato riverso accanto ai binari, a soli due chilometri dalla stazione di Barletta, verso Foggia, in data 19 febbraio. Qualche giorno prima l'uomo era stato investito da un'automobile presso i semafori di via Foggia: secondo testimoni, l'uomo era stato investito mentre era in procinto di avvicinarsi per pulirne il parabrezza. I medici avevano subito riconosciuto sul cadavere le stesse ferite al viso che l'uomo aveva riportato quel giorno. Ora arrivano tre denunce e la richiesta di chiarezza sulle testimonianze da parte della Polfer.

Il lavavetri era stato dimesso dall'ospedale il giorno prima, in seguito a una brutta caduta e fu trovato ai bordi della stazione ancora in vita dal dipendente delle Ferrovie e da due viaggiatori scesi dal treno regionale 8349 sulla tratta Foggia-Bari, partito da Foggia alle 14.20. Dalla sala comando arrivò però l'ordine di ripartire: è questo il nodo che la Polfer vuole sciogliere. Quel 19 febbraio il macchinista della locomotiva vide un uomo a faccia in giù, credendo erroneamente che dormisse. Il treno fu fermato e in soccorso dell'uomo scesero dalla vettura il capotreno e due passeggeri: per loro quattro giorni fa è scattata la denuncia per omissione di soccorso. Secondo la Polfer, in effetti, l'uomo respirava ancora ma dalla sala comando sarebbe stato dato l'ordine di riprendere la marcia senza attendere i soccorsi.

Per i due passeggeri e il capotreno è così arrivata la denuncia per omissione di soccorso da parte della Procura della Repubblica di Trani; sono invece al vaglio degli inquirenti le procedure seguite da Trenitalia e Rete ferroviaria italiana (Rfi) nell'ambito della gestione dei soccorsi entro i confini ferroviari. Ora appare decisivo il ruolo di altri testimoni che sin qui hanno visto ma hanno taciuto: la Polfer chiede a chi sa di denunciare per far luce su questo decesso irrisolto, contattatando il Compartimento della polizia ferroviaria al numero 080.5222901 o per posta elettronica (l'indirizzo è comppolfer.pg.ba@poliziadistato.it). All'appello si è unita recentemente anche la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?", in onda mercoledì 18 aprile, dove è stato fatto un appello per sollecitare il capotreno e due passeggeri (che sarebbero scesi appena individuato il cadavere) a chiamare in studio per dare la loro versione dei fatti.