Esondazione del Ciappetta-Camaggio, si procede al calcolo dei danni

Il violentissimo temporale di ieri ha provocato lo straripamento del canale. Sul luogo intervengono i Vigili del Fuoco e gli operai della Bar.sa

lunedì 7 novembre 2011 11.55
A cura di Luca Guerra
Ore di panico ieri nel tratto di asfalto della SS 170 provinciale 170 che collega Barletta a Andria, chiusa dalle prime ore del pomeriggio a causa dell'esondazione del canale di raccolta delle acque reflue Ciappetta Camaggio, condotta artificiale finalizzata al convoglio a mare delle acque alluvionali della Murgia, che ha invaso la carreggiata mettendo in difficoltà un gran numero di automobilisti. Il violentissimo nubifragio abbattutosi sulla Bat ha portato con sé uno scenario quasi apocalittico: detriti, cumuli di immondizia, rami secchi, fanghiglia hanno colmato, oltre ai terreni adiacenti il canale, anche via Callano a Barletta, impedendo di fatto la percorribilità della strada che collega la città di Andria a quella di Barletta.

Il punto critico si è raggiunto intorno alle 17, in pieno temporale, quando sulla SS170 in direzione Barletta si è creata una fitta coda, dovuta all'impossibilità di raggiungere la nostra città da Andria: quando i centimetri di acqua (e di fanghiglia dovuta all'esondazione) sulla strada hanno costantemente continuato ad aumentare mettendo a rischio l'incolumità di autisti e vetture, diversi guidatori hanno optato per un'azzardata retromarcia, percorrendo qualche centinaio di metri in controsenso per ritornare verso Andria, raggiungendo lo svincolo per Montaltino.

I rifiuti e i forti olezzi "portati in dote" dal canale esondato in Contrada Crocifisso hanno formato anche dei gorghi al di sotto del ponticello sovrastante il Ciappetta-Camaggio. La situazione è da diverse ore in corso di ripristino grazie all'intervento di vigili urbani e operai della Bar.sa, all'opera dal pomeriggio di ieri: sul posto, nella serata di ieri, è giunto anche il sindaco Nicola Maffei, accompagnato dal dirigente del settore Manutenzione del Comune, l'ingegnere Sebastiano Longano, per verificare la criticità della situazione. Tanti e in corso di calcolo i danni all'asfalto della SS170, ad alcuni capannoni siti su via Callano, e ai terreni confinanti con le acque del canalone.