Emergenza lavoratori stagionali, a Barletta tanti giacigli di fortuna
Il segretario generale della Flai CGIL Bat Gaetano Riglietti chiede un incontro col sindaco
sabato 10 settembre 2022
11.39
Politiche di accoglienza, ma anche tutela del decoro e della salute pubblica. Il problema degli accampamenti che vengono segnalati ciclicamente in diverse zone della città di Barletta è una questione cronica che coinvolge tutto il nostro territorio. Nelle scorse settimane è stato individuato un vero e proprio "ghetto" alla periferia di Andria, mentre a Barletta diverse tende sono state avvistate in zona via della Repubblica e all'interno degli edifici abbandonati dell'ex distilleria.
«Sono situazioni che come FLAI CGIL denunciamo da sempre e che ci vede impegnati direttamente, come difatti lo facciamo da tanti anni, con campagne ed iniziative di sensibilizzazione contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura» scrive in una nota il segretario generale della Flai CGIL Bat Gaetano Riglietti.
È ovvio che in questi incontri vorremmo discutere di quali sono le politiche di accoglienza messe in campo rispetto a questi lavoratori migranti stagionali che in determinati periodi dell'anno arrivano nel nostro territorio. Non siamo mai stati a favore dei ghetti, ma invece crediamo molto nell'accoglienza e siamo convinti che i problemi si debbano affrontare a monte, predisponendo strutture attrezzate nella consapevolezza che ci sono periodi dell'anno che anche nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani, in particolar modo per la raccolta del pomodoro, dell'uva da vino, delle olive e dell'ortofrutta più in generale, migliaia di immigrati di varie etnie arrivano per lavorare nelle nostre terre.
Non ha senso far finta che tutto ciò non accada.
Senza dimenticare che proprio a Barletta a febbraio 2021 è morto di freddo un lavoratore agricolo migrante Ahmed Saki, originario del Marocco, che aveva 47 anni e che dormiva in un rifugio di fortuna nei pressi dell'ex stazione teleferica.
A Barletta, ad Andria, come in tutti gli altri comuni in cui accadono fenomeni analoghi, serve un impegno reale e concreto delle Istituzioni. Saranno circa 114 milioni di euro le risorse provenienti dal Pnrr previsti per la Puglia che verranno destinate ai comuni con l'obiettivo di superare i ghetti, lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura.
Riteniamo che questa sia un'opportunità data ai Sindaci dei comuni interessati al fenomeno, difatti per il territorio della Bat sono previsti 2 milioni e 129.164,77 euro a Bisceglie e 1 milione e 758.329,53 euro a San Ferdinando di Puglia. I fondi assegnati rientrano nella "Missione 5 Inclusione e Coesione" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede il recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo e, dunque, lo smantellamento definitivo di insediamenti irregolari».
«I fondi non devono servire per abbellire i ghetti esistenti - rimarca Antonio Gagliardi, segretario generale Flai-Cgil Puglia. «Presso la Presidenza della Regione Puglia, nei mesi scorsi è stato attivato un osservatorio che svolge un ruolo di coordinamento tra i sindaci dei comuni interessati, la Regione stessa e i sindacati per monitorare e sostenere le azioni da compiere per l'effettivo superamento dei ghetti e dei luoghi informali, guardando a un vero processo di integrazione abitativa e lavorativa. Attendiamo una nuova convocazione del coordinamento, che tarda ad arrivare. Purtroppo la campagna elettorale non aiuta ad affrontare questi temi, sebbene i tempi per impegnare le risorse con azioni progettuali concrete siano estremamente risicati".
Per concludere i diritti e la dignità di questi lavoratori agricoli migranti sono troppo spesso oggetto di sfruttamento ed è per questo che siamo fortemente convinti che solo attraverso il rispetto dei diritti, si possa finalmente parlare di un paese degno di essere chiamato civile.
«Sono situazioni che come FLAI CGIL denunciamo da sempre e che ci vede impegnati direttamente, come difatti lo facciamo da tanti anni, con campagne ed iniziative di sensibilizzazione contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura» scrive in una nota il segretario generale della Flai CGIL Bat Gaetano Riglietti.
È ovvio che in questi incontri vorremmo discutere di quali sono le politiche di accoglienza messe in campo rispetto a questi lavoratori migranti stagionali che in determinati periodi dell'anno arrivano nel nostro territorio. Non siamo mai stati a favore dei ghetti, ma invece crediamo molto nell'accoglienza e siamo convinti che i problemi si debbano affrontare a monte, predisponendo strutture attrezzate nella consapevolezza che ci sono periodi dell'anno che anche nel territorio della provincia di Barletta-Andria-Trani, in particolar modo per la raccolta del pomodoro, dell'uva da vino, delle olive e dell'ortofrutta più in generale, migliaia di immigrati di varie etnie arrivano per lavorare nelle nostre terre.
Non ha senso far finta che tutto ciò non accada.
Senza dimenticare che proprio a Barletta a febbraio 2021 è morto di freddo un lavoratore agricolo migrante Ahmed Saki, originario del Marocco, che aveva 47 anni e che dormiva in un rifugio di fortuna nei pressi dell'ex stazione teleferica.
A Barletta, ad Andria, come in tutti gli altri comuni in cui accadono fenomeni analoghi, serve un impegno reale e concreto delle Istituzioni. Saranno circa 114 milioni di euro le risorse provenienti dal Pnrr previsti per la Puglia che verranno destinate ai comuni con l'obiettivo di superare i ghetti, lo sfruttamento e il caporalato in agricoltura.
Riteniamo che questa sia un'opportunità data ai Sindaci dei comuni interessati al fenomeno, difatti per il territorio della Bat sono previsti 2 milioni e 129.164,77 euro a Bisceglie e 1 milione e 758.329,53 euro a San Ferdinando di Puglia. I fondi assegnati rientrano nella "Missione 5 Inclusione e Coesione" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede il recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo e, dunque, lo smantellamento definitivo di insediamenti irregolari».
«I fondi non devono servire per abbellire i ghetti esistenti - rimarca Antonio Gagliardi, segretario generale Flai-Cgil Puglia. «Presso la Presidenza della Regione Puglia, nei mesi scorsi è stato attivato un osservatorio che svolge un ruolo di coordinamento tra i sindaci dei comuni interessati, la Regione stessa e i sindacati per monitorare e sostenere le azioni da compiere per l'effettivo superamento dei ghetti e dei luoghi informali, guardando a un vero processo di integrazione abitativa e lavorativa. Attendiamo una nuova convocazione del coordinamento, che tarda ad arrivare. Purtroppo la campagna elettorale non aiuta ad affrontare questi temi, sebbene i tempi per impegnare le risorse con azioni progettuali concrete siano estremamente risicati".
Per concludere i diritti e la dignità di questi lavoratori agricoli migranti sono troppo spesso oggetto di sfruttamento ed è per questo che siamo fortemente convinti che solo attraverso il rispetto dei diritti, si possa finalmente parlare di un paese degno di essere chiamato civile.