Effetto sorbitolo: sequestrate a Bari 365 confezioni di medicinali
Maxi-sequestro di fiale e pillole nel porto di Bari. Operazione della Guardia di Finanza congiuntamente con l’ufficio dogane
giovedì 12 aprile 2012
Continua ad avere effetti l'onda lunga della paura del "sorbitolo" killer dopo l'increscioso episodio legato al mercato di medicinali di dubbia provenienza accaduto a Barletta, che ha causato il decesso della giovane Teresa Sunna. In seguito al grave episodio di malasanità, diversi erano stati i controlli effettuati sul territorio nazionale dal personale della Guardia di Finanza, per evitare l'ulteriore commercializzazione della partita di sorbitolo sospetto. Agli importanti sequestri verificatisi nelle scorse settimane, ed alle polemiche riportate dal nostro portale provenienti da più parti, politiche e non, si aggiunge un ulteriore, pesante tassello nell'ambito dei sequestri di materiale medicinale di dubbia provenienza. Nella mattinata di ieri, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, coadiuvati da funzionari del locale ufficio doganale, hanno provveduto ad un maxi sequesto di medicinali presso il porto di Bari. Il sequestro ha riguardato ben 365 confezioni di farmaci, contenenti all'incirca 30.000 tra fiale e pillole di medicinali: una gamma di anti-infiammatori e di ansiolitici riportanti illustrazioni ed indicazioni terapeutiche in lingua straniera fanno parte del "bottino" confiscato dalla GdF.
I prodotti sono stati rinvenuti all'interno di un furgone sbarcato ieri mattina dalla motonave Superfast proveniente dalla Grecia. Oltre a sequestrare l'intero carico, i militari hanno provveduto a incriminare il proprietario dell'automezzo, un uomo di nazionalità georgiana, denunciato a piede libero per contrabbando doganale ed introduzione illegale di farmaci all'interno del territorio nazionale. E se sul fronte giuridico procedono le indagini in merito all'episodio verificatosi nella Città della Disfida, la Guardia di Finanza continua a colpire il mercato dei medicinali di contabbando e di dubbia provenienza.
I prodotti sono stati rinvenuti all'interno di un furgone sbarcato ieri mattina dalla motonave Superfast proveniente dalla Grecia. Oltre a sequestrare l'intero carico, i militari hanno provveduto a incriminare il proprietario dell'automezzo, un uomo di nazionalità georgiana, denunciato a piede libero per contrabbando doganale ed introduzione illegale di farmaci all'interno del territorio nazionale. E se sul fronte giuridico procedono le indagini in merito all'episodio verificatosi nella Città della Disfida, la Guardia di Finanza continua a colpire il mercato dei medicinali di contabbando e di dubbia provenienza.