Educazione stradale nel ricordo di Jacopo e Marco, le parole di papà Giuseppe agli studenti
Un incontro di sensibilizzazione all'istituto "Cassandro-Fermi-Nervi" di Barletta
giovedì 14 marzo 2024
Un solo istante e la vita di Jacopo e Marco, e quella delle loro famiglie, è cambiata per sempre. Due giovani ragazzi di 22 e 24 anni sono rimasti coinvolti in un incidente stradale che è costato loro la vita.
Giuseppe Dibari, papà di Jacopo Dibari, ha incontrato ieri mattina i ragazzi delle classi quinte dell'Istituto Cassandro-Fermi-Nervi di Barletta. Una mattinata che ha visto protagonista il racconto di papà Giuseppe, un racconto fatto di dolore e rabbia per la scomparsa di suo figlio.
Giuseppe racconta: "Ricordo come se fosse ieri quel 23 settembre del 2016, quando navigando sui social mi sono imbattuto in un articolo di giornale che riportava la notizia di un incidente stradale avvenuto poco prima. Dispiaciuto della notizia la comunicai a mia moglie, senza sapere che in quell'incidente era coinvolto anche mio figlio.
Inutile dirvi che ci siamo precipitati dalle forze dell'ordine, ma nessuno sapeva nulla; solo dopo una serie di telefonate abbiamo raggiunto il commissariato di Corato, luogo in cui era avvenuto l'incidente, e abbiamo appreso la notizia.
Il mio cervello era in stand-by, non ero lucido, non volevo accettare che all'obitorio ci fosse mio figlio".
Un racconto forte quello di Giuseppe, che ha specificato: "L'incidente è stato causato da una neopatentata distratta da un cellulare; una mancata precedenza che ha distrutto la vita di due famiglie."
Una vicenda, complessa e dolorosa, è giunta al cuore dei ragazzi grazie alla voce di Giuseppe, che sensibilizza da ormai sette anni gli studenti in incontri come quello di ieri.
A precedere il racconto c'è stato il monologo interpretato da Christian Binetti "Cuore di mamma" scritto in collaborazione con la mamma di Jacopo. Presenti inoltre all'incontro il vice prefetto aggiunto Ilenia Piazzolla, il comandante della Polizia Locale di Barletta Savino Filannino e Leonardo Trione psicologo.
Importanti infine le parole della dirigente scolastica Annalisa Ruggieri che rivolgendosi ai ragazzi ha detto:
"Per essere cittadini esemplari dobbiamo conoscere le regole imposte dal codice della strada, ma non solo, dobbiamo farci guidare soprattutto dal buon senso. Mi auguro che questa giornata sia formativa e che tutto quello che vi verrà detto vi tocchi."
Giuseppe Dibari, papà di Jacopo Dibari, ha incontrato ieri mattina i ragazzi delle classi quinte dell'Istituto Cassandro-Fermi-Nervi di Barletta. Una mattinata che ha visto protagonista il racconto di papà Giuseppe, un racconto fatto di dolore e rabbia per la scomparsa di suo figlio.
Giuseppe racconta: "Ricordo come se fosse ieri quel 23 settembre del 2016, quando navigando sui social mi sono imbattuto in un articolo di giornale che riportava la notizia di un incidente stradale avvenuto poco prima. Dispiaciuto della notizia la comunicai a mia moglie, senza sapere che in quell'incidente era coinvolto anche mio figlio.
Inutile dirvi che ci siamo precipitati dalle forze dell'ordine, ma nessuno sapeva nulla; solo dopo una serie di telefonate abbiamo raggiunto il commissariato di Corato, luogo in cui era avvenuto l'incidente, e abbiamo appreso la notizia.
Il mio cervello era in stand-by, non ero lucido, non volevo accettare che all'obitorio ci fosse mio figlio".
Un racconto forte quello di Giuseppe, che ha specificato: "L'incidente è stato causato da una neopatentata distratta da un cellulare; una mancata precedenza che ha distrutto la vita di due famiglie."
Una vicenda, complessa e dolorosa, è giunta al cuore dei ragazzi grazie alla voce di Giuseppe, che sensibilizza da ormai sette anni gli studenti in incontri come quello di ieri.
A precedere il racconto c'è stato il monologo interpretato da Christian Binetti "Cuore di mamma" scritto in collaborazione con la mamma di Jacopo. Presenti inoltre all'incontro il vice prefetto aggiunto Ilenia Piazzolla, il comandante della Polizia Locale di Barletta Savino Filannino e Leonardo Trione psicologo.
Importanti infine le parole della dirigente scolastica Annalisa Ruggieri che rivolgendosi ai ragazzi ha detto:
"Per essere cittadini esemplari dobbiamo conoscere le regole imposte dal codice della strada, ma non solo, dobbiamo farci guidare soprattutto dal buon senso. Mi auguro che questa giornata sia formativa e che tutto quello che vi verrà detto vi tocchi."