Economia pugliese in ripresa? Purtroppo no

Il segretario regionale Uil in una amara constatazione

venerdì 23 aprile 2010
Forti segnali di peggioramento per l'economia pugliese e dalla Uil Puglia arriva un invito a rilanciare i consumi per arginare il clima di sfiducia e di difficoltà che caratterizza la regione.

I numeri non danno conforto: l'indice del primo trimestre 2010 si attesta a 86,5, contro un dato del precedente trimestre pari a 94,4. Pertanto, una pesante inversione chiude il trend di crescita che si era consolidato per tutto il 2009.

"E sempre nel periodo gennaio–marzo 2010 – spiega il segretario generale della Uil di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese – si registra un calo della fiducia dei consumatori. In questo caso il nostro dato è il fanalino di coda dell'intero Mezzogiorno. Pessimismo e incertezza caratterizzano lo stato d'animo dei risparmiatori pugliesi, che oltre ad essere scettici sulla possibilità di poter accantonare risparmio, da utilizzare comunque in periodi di difficoltà economica, esprimono forti dubbi sull'opportunità di effettuare acquisti di beni durevoli".

Insomma, è sempre più tangibile il clima di sfiducia e di difficoltà che attanaglia la Puglia: "I lavoratori e i pensionati – afferma il segretario - sono ormai stanchi di condurre un'esistenza quotidiana all'insegna del sopravvivere e non del vivere. Bisogna rilanciare i consumi, soprattutto i piccoli consumi, vero motore dell' economia; ed è perciò necessario creare un meccanismo virtuoso che abbia come fondamenta il lavoro sano e duraturo: un obiettivo al quale si può e si deve giungere con l'impegno di tutte le Istituzioni, che, contrariamente a quanto necessario, continuano a concentrare le proprie attenzioni in riforme ben lontane dalla necessità dei cittadini. Il tutto – conclude Pugliese – sebbene dispongano di mezzi e risorse che se immediatamente impiegate contribuirebbero almeno a dare una prima parziale e comunque importante risposta al problema".