E perché non “a bocca aperta”?

Una candidatura senza enfasi per Alfarano. I problemi di Barletta e l’afasia dei politici

mercoledì 20 febbraio 2013
A cura di Alessandro Porcelluzzi
Tante auto blu. Tanti giornalisti, certamente. Una lunghissima attesa e poche parole. Nessuna, neanche una, pronunciata da bocca barlettana. Erano tutti in sala, i componenti dello stato maggiore del PDL cittadino e provinciale.

Se si esclude la brevissima introduzione di Fitto, ha parlato solo Angelino Alfano. Ma, come già avvenuto durante la presentazione dei candidati del PD, anche nel PDL si parla di tutto fuorché del territorio. Al Brigantino si promettevano ieri sconti, tasse abolite e rimborsate, eliminazione di redditometro, contanti senza limiti per tutti. Ma di Barletta, che appare sempre più teatro di provincia, neanche una parola.

Nulla da Alfano, nulla da Fitto. I Barlettani presenti (dai candidati in posizione ineleggebile Comitangelo e Piazzolla al "rinunciatario" Damiani) sono stati, come la stampa e i curiosi presenti, semplice pubblico, uditorio. Un abbraccio in play-back, neanche una parola tra i due, sancisce il passaggio di testimone, come candidato sindaco, da Damiani ad Alfarano. Il neo candidato sindaco, quasi vent'anni di consiglio comunale alle spalle, una consiliatura regionale al tramonto, non ha nemmeno ringraziato dell'investitura. Non si è nemmeno augurato un "in bocca al lupo".

Funziona così la politica di oggi? Si manda, in giro per l'Italia, un drappello di persone, sempre le stesse. E questa decina d'individui pronuncia discorsi sempre identici, pacchetti pre-confezionati di girandole di promesse. Un paese dei balocchi da cui sono fuggiti tutti, gli elettori, Pinocchio e Lucignolo compresi.

E proprio come nella favola di Collodi, imprigionati nell'eterno parco giochi, si perde ogni capacità umana. Prima fra tutte la capacità di comunicare. Di parlare e raccontare. Non stupisce che Alfarano abbia accettato la candidatura a bocca chiusa. Che città è in grado di raccontare? Quale ricostruzione della vita della città può produrre il simbolo di un'opposizione distratta, bislacca, estemporanea?

I partiti hanno esaurito le batterie. Si scaricano e crollano al suolo come giocattoli usurati. Muto, silenzioso sono gli aggettivi che sempre più caratterizzano l'operato dei partiti e dei loro militanti e dirigenti a Barletta. Barlettalife ogni giorno ospita la voce dei cittadini che invece chiedono risposte. La loro voce, sì, speriamo di continuare ad ascoltarla.