Dragaggio porto: la prima Conferenza di Servizi
Caracciolo: “Lavori al porto dopo due decenni”
sabato 13 dicembre 2014
Si è tenuta ieri presso la sede del Settore Ambiente della Provincia di Barletta-Andria-Trani la prima Conferenza di Servizi sui lavori di dragaggio manutentivo del porto di Barletta.
"I lavori consentiranno di migliorare le manovre di accesso al porto e di rispondere ai nuovi standard dimensionali delle imbarcazioni di ultima generazione – spiega Filippo Caracciolo, presidente della V Commissione regionale ambiente - così da aumentare la capacità del Porto di Barletta di ospitare imbarcazioni con un maggior tonnellaggio ed incrementare il traffico commerciale complessivo del Porto che grazie ai lavori sarà più competitivo e potrà aumentare il totale della merce movimentata ed il numero di operatori e di imprese coinvolte. Il costo stimato per l'intervento è pari a 2 milioni e 800mila euro".
Alla riunione promossa dalla Provincia che coordina la cabina di regia hanno partecipato rappresentanti dell'Autorità Portuale del Levante, della Regione Puglia Area politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale e per l'attuazione delle opere pubbliche e Area di coordinamento Politiche per lo Sviluppo rurale – Servizio Caccia e Pesca, della ASL BT, della Capitaneria di Porto, dell'ARPA, del Comune di Barletta.
"Tutti gli enti convocati – sottolinea Caracciolo - compresi la Soprintendenza dei Beni Culturali e la Soprintendenza dei Beni Archeologici, hanno espresso parere favorevole evidenziando come nella realizzazione dei lavori sia doveroso tenere in grande considerazione due aspetti: la tutela ambientale e la sicurezza per la navigazione. Rispetto ai due obiettivi sono state individuate rigorose prescrizioni: la più importante passa per un piano di monitoraggio che dovrà salvaguardare gli aspetti della tutela e della sicurezza. In particolare il monitoraggio riguarderà tutta l'attività di immersione in mare e di trasporto del sedimento con un piano redatto da una struttura pubblica o da un istituto scientifico. Il piano dovrà contenere indicazioni dettagliate sulla tipologia di attività e sulle fasi di svolgimento dei lavori anche in virtù della natura sperimentale dell'opera.
Il mio auspicio è che l'Autorità Portuale del Levante risponda entro due settimane alle osservazioni che i vari enti, coordinati dalla Provincia BAT, hanno posto nel corso della conferenza di servizi. Mi auguro che il giudizio di compatibilità ambientale da parte della Provincia sia in grado di comprendere la massima cautela ambientale e coniugarla con la necessità di un'opera pubblica fondamentale e strategica per la sicurezza della navigazione e lo sviluppo commerciale del Porto di Barletta tanto atteso dagli operatori e dall'intero territorio".
"È il caso di evidenziare che la realizzazione di precedenti interventi, di altrettanta importanza, presso il Porto di Barletta risalgono al 1995. A distanza di venti anni siamo prossimi ad un intervento fondamentale per l'intero comparto socio-economico che ruota intorno al Porto di Barletta. Sarà mia premura sollecitare tutte le istituzioni coinvolte nel processo autorizzativo perché siano effettuati anche incontri pubblici con operatori economici, associazioni, stakeholder per illustrare i benefici conseguenti alla realizzazione dell'opera pubblica. Nel corso della conferenza di servizi si è stabilito che i lavori non potranno riguardare il periodo estivo, dal 15 maggio al 15 settembre, per non creare disagi alle attività di balneazione. Esprimo soddisfazione per l'esito della conferenza di servizi per i lavori presso il Porto di Barletta – conclude Filippo Caracciolo – perché dopo la riunione è possibile prevedere il rilascio delle autorizzazioni entro fine gennaio dopo il quale l'Autorità Portuale del Levante potrà dare inizio alle procedure di gara".
"I lavori consentiranno di migliorare le manovre di accesso al porto e di rispondere ai nuovi standard dimensionali delle imbarcazioni di ultima generazione – spiega Filippo Caracciolo, presidente della V Commissione regionale ambiente - così da aumentare la capacità del Porto di Barletta di ospitare imbarcazioni con un maggior tonnellaggio ed incrementare il traffico commerciale complessivo del Porto che grazie ai lavori sarà più competitivo e potrà aumentare il totale della merce movimentata ed il numero di operatori e di imprese coinvolte. Il costo stimato per l'intervento è pari a 2 milioni e 800mila euro".
Alla riunione promossa dalla Provincia che coordina la cabina di regia hanno partecipato rappresentanti dell'Autorità Portuale del Levante, della Regione Puglia Area politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale e per l'attuazione delle opere pubbliche e Area di coordinamento Politiche per lo Sviluppo rurale – Servizio Caccia e Pesca, della ASL BT, della Capitaneria di Porto, dell'ARPA, del Comune di Barletta.
"Tutti gli enti convocati – sottolinea Caracciolo - compresi la Soprintendenza dei Beni Culturali e la Soprintendenza dei Beni Archeologici, hanno espresso parere favorevole evidenziando come nella realizzazione dei lavori sia doveroso tenere in grande considerazione due aspetti: la tutela ambientale e la sicurezza per la navigazione. Rispetto ai due obiettivi sono state individuate rigorose prescrizioni: la più importante passa per un piano di monitoraggio che dovrà salvaguardare gli aspetti della tutela e della sicurezza. In particolare il monitoraggio riguarderà tutta l'attività di immersione in mare e di trasporto del sedimento con un piano redatto da una struttura pubblica o da un istituto scientifico. Il piano dovrà contenere indicazioni dettagliate sulla tipologia di attività e sulle fasi di svolgimento dei lavori anche in virtù della natura sperimentale dell'opera.
Il mio auspicio è che l'Autorità Portuale del Levante risponda entro due settimane alle osservazioni che i vari enti, coordinati dalla Provincia BAT, hanno posto nel corso della conferenza di servizi. Mi auguro che il giudizio di compatibilità ambientale da parte della Provincia sia in grado di comprendere la massima cautela ambientale e coniugarla con la necessità di un'opera pubblica fondamentale e strategica per la sicurezza della navigazione e lo sviluppo commerciale del Porto di Barletta tanto atteso dagli operatori e dall'intero territorio".
"È il caso di evidenziare che la realizzazione di precedenti interventi, di altrettanta importanza, presso il Porto di Barletta risalgono al 1995. A distanza di venti anni siamo prossimi ad un intervento fondamentale per l'intero comparto socio-economico che ruota intorno al Porto di Barletta. Sarà mia premura sollecitare tutte le istituzioni coinvolte nel processo autorizzativo perché siano effettuati anche incontri pubblici con operatori economici, associazioni, stakeholder per illustrare i benefici conseguenti alla realizzazione dell'opera pubblica. Nel corso della conferenza di servizi si è stabilito che i lavori non potranno riguardare il periodo estivo, dal 15 maggio al 15 settembre, per non creare disagi alle attività di balneazione. Esprimo soddisfazione per l'esito della conferenza di servizi per i lavori presso il Porto di Barletta – conclude Filippo Caracciolo – perché dopo la riunione è possibile prevedere il rilascio delle autorizzazioni entro fine gennaio dopo il quale l'Autorità Portuale del Levante potrà dare inizio alle procedure di gara".