Dopo Barletta, anche a Roma e a Vibo Valentia casi di abusi in asilo

Casi analoghi in cui le maestre sono state scoperte grazie alle telecamere. Oggi la maestra di Barletta ha risposto all’interrogatorio

venerdì 31 maggio 2013 15.40
A cura di Ida Vinella
Si è svolto questa mattina presso la Procura della Repubblica di Trani l'interrogatorio per il caso di maltrattamenti a danno dei bambini di un asilo di Barletta. Al termine dell'interrogatorio di garanzia condotto dal gip Rossella Volpe e dal pm Michele Ruggiero, a lasciare alcune brevi dichiarazioni è stato l'avvocato Salvatore Superbo, legale di Mariangela, la 43enne maestra dell'asilo "De Nicola", arrestata lunedì scorso con l'accusa di maltrattamenti su alcuni bambini della scuola materna presso cui lavorava. «Ha ammesso le proprie responsabilità in ordine ai fatti, ma non nella misura in cui le sono stati contestati dalla procura» ha dichiarato l'avvocato.

E proprio nella giornata di oggi, a breve distanza dagli avvenimenti di Barletta, si diffondono notizie di altri due casi di abusi negli asili: uno a Roma, nel quale una maestra e la direttrice di un istituto scolastico sono state arrestate con l'accusa di maltrattamenti e percosse a minori; uno a San Costantino Calabro (Vibo Valentia), nel quale sempre una maestra d'asilo è stata sorpresa mentre infieriva su bambini di 3 e 4 anni con schiaffi, calci e spintoni. In entrambi i casi, analogamente a quanto accaduto a Barletta, i fatti sono venuti alla luce grazie all'installazione di telecamere nascoste all'interno delle aule d'asilo da parte delle forze dell'ordine, a seguito di denunce provenienti dai genitori dei piccoli.

Particolarmente impressionante la storia dell'asilo di Roma, in cui la maestra 63enne fermata dalla Polizia avrebbe istituito nella propria classe un vero e proprio sistema di controllo, attraverso il quale gli alunni più grandi erano utilizzati come "kapò" e obbligati a gestire e maltrattare i più piccoli, eseguendo ordini del tipo "Vai e schiaffeggialo". «Incredibile che chi si macchia di un crimine contro l'umanità, e le botte ai bambini lo sono, sia tenuto ai domiciliari» ha commentato Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei minori.