Disturbi Specifici dell’Apprendimento: oggi parliamo di Matematica
L'appuntamento all'I.P.S.I.A con psicologi ed esperti
sabato 31 gennaio 2015
Discutere dei problemi del DSA, trovare soluzioni, informare e sensibilizzare insegnanti e famiglie. Questi gli scopi del convegno tenutosi il 30 Gennaio presso l'I.P.S.I.A, istituto da sempre interessato alla problematica a causa dell'elevato numero di studenti affetti da questo disturbo. Hanno partecipato all'evento la dott.ssa Annalisa Rossi, psicologa referente AID – BAT, il professor Roberto Imperiale, vicepresidente nazionale GRIMeD e Francesco Spina, presidente della provincia BAT.
«Questo è un convegno di formazione e informazione» l'incipit della dottoressa Rossi. «Sono passati ormai cinque anni dall'approvazione della legge 170, sono ancora pochi i progressi fatti in questo campo in favore, bisogna riflettere e acquisire un senso di responsabilità».
Negli ultimi quattro anni, sono state formate circa 7000 persone sulla tematica e tra febbraio e maggio l'Associazione Italiana Dislessia, continuerà ad organizzare incontri formativi. Il meeting è proseguito con l'intervento di Francesco Spina: «Il 4% della popolazione scolastica è dislessica» sostiene il presidente, «mi auguro che avvenga una generale sensibilizzazione in particolare nel mondo della scuola».
In seguito, la parola al professor Roberto Imperiale: «La scuola deve sostenere tutti a priori. La sua missione primaria è quella di garantire a tutti il diritto allo studio e se non c'è passione nel fare questo, le Istituzioni falliscono. Ogni allievo è chiaramente diverso dall'altro ed è per questo importante rimuovere l'idea dell'allievo medio. Bisogna capire che la diagnosi del DSA si ottiene con il passare del tempo e che essa rappresenta l'inizio del percorso. Solo risolvendo il problema delle 'Classi Pollaio', che contengono un numero sopraelevato di alunni, e promuovendo un rapporto individuale tra docenti e studenti, si potrà raggiungere la democratizzazione del diritto allo studio».
«Questo è un convegno di formazione e informazione» l'incipit della dottoressa Rossi. «Sono passati ormai cinque anni dall'approvazione della legge 170, sono ancora pochi i progressi fatti in questo campo in favore, bisogna riflettere e acquisire un senso di responsabilità».
Negli ultimi quattro anni, sono state formate circa 7000 persone sulla tematica e tra febbraio e maggio l'Associazione Italiana Dislessia, continuerà ad organizzare incontri formativi. Il meeting è proseguito con l'intervento di Francesco Spina: «Il 4% della popolazione scolastica è dislessica» sostiene il presidente, «mi auguro che avvenga una generale sensibilizzazione in particolare nel mondo della scuola».
In seguito, la parola al professor Roberto Imperiale: «La scuola deve sostenere tutti a priori. La sua missione primaria è quella di garantire a tutti il diritto allo studio e se non c'è passione nel fare questo, le Istituzioni falliscono. Ogni allievo è chiaramente diverso dall'altro ed è per questo importante rimuovere l'idea dell'allievo medio. Bisogna capire che la diagnosi del DSA si ottiene con il passare del tempo e che essa rappresenta l'inizio del percorso. Solo risolvendo il problema delle 'Classi Pollaio', che contengono un numero sopraelevato di alunni, e promuovendo un rapporto individuale tra docenti e studenti, si potrà raggiungere la democratizzazione del diritto allo studio».