Disfida delle aule, respinta la protesta dei genitori
Il Tar dà ragione alla Provincia sulla distribuzione degli spazi tra Polivalente e "Garrone"
mercoledì 3 agosto 2016
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia ha respinto l'istanza di sospensiva presentata da alcuni docenti ed una rappresentanza di genitori degli studenti dell'Istituto "Fermi-Nervi-Cassandro" di Barletta rispetto alla delibera n. 51 del 14 settembre 2015 dell'allora Presidente della Provincia Francesco Spina in merito all'approvazione del piano di utilizzazione di alcuni ambienti scolastici dell'Istituto "Fermi-Nervi-Cassandro" da parte dell'Istituto "Garrone".
L'amministrazione provinciale è stata difesa dal legale Massimo Ingravalle.
«Dopo la vicenda sul servizio di ristoro nelle scuole superiori provinciali, anche sulla distribuzione degli ambienti tra il "Fermi-Nervi-Cassandro" ed il "Garrone" di Barletta, il Tar Puglia ci ha dato ragione riconoscendo la bontà dell'operato dell'Amministrazione provinciale Spina - ha dichiarato il Presidente facente funzioni della Provincia di Barletta - Andria - Trani Giuseppe Corrado -. Tutti ricorderanno come quelle dello scorso settembre furono settimane molto convulse per l'assegnazione delle aule messe a disposizione della Provincia. Con la recente ordinanza del Tar si è invece fatta ulteriore chiarezza sulla questione».
L'amministrazione provinciale è stata difesa dal legale Massimo Ingravalle.
«Dopo la vicenda sul servizio di ristoro nelle scuole superiori provinciali, anche sulla distribuzione degli ambienti tra il "Fermi-Nervi-Cassandro" ed il "Garrone" di Barletta, il Tar Puglia ci ha dato ragione riconoscendo la bontà dell'operato dell'Amministrazione provinciale Spina - ha dichiarato il Presidente facente funzioni della Provincia di Barletta - Andria - Trani Giuseppe Corrado -. Tutti ricorderanno come quelle dello scorso settembre furono settimane molto convulse per l'assegnazione delle aule messe a disposizione della Provincia. Con la recente ordinanza del Tar si è invece fatta ulteriore chiarezza sulla questione».