Disagi e ritardi in Puglia: Trenitalia rischia una sanzione
Introna protesta per la qualità del servizio, Congedo chiede controlli periodici
martedì 22 luglio 2014
11.09
Non frenano le polemiche, a partire dagli utenti dei mezzi ferroviari, sui servizi spesso insufficienti di Trenitalia: in Puglia si registra un costante malconteto per la qualità del servizio erogato dall'ente di trasporto, in termini di ritardi e disservizi. BarlettaViva ha raccolto numerose polemiche che hanno riguardato immotivati rallentimenti lungo la tratta Barletta-Bari: i convogli spesso rimangono fermi in aperta campagna, in particolare tra le stazioni di Barletta e Trani, causando ampi ritardi rispetto agli orari previsti.
Questa volta è il vicecapogruppo vicario del PDL-FI, Erio Congedo, a farsi portavoce di questo disagio che evidentemente coinvolge diverse zone della regione Puglia: "Chiedo alla Giunta pugliese - scrive Congedo in un comunicato stampa - di verificare la possibilità contrattuale di sanzionare Trenitalia per la pessima qualità del servizio erogato sui nostri treni regionali. Tutti i giorni i cittadini si lamentano per un servizio inefficiente e deficitario, fatto di ritardi, vagoni fatiscenti e vecchi, sporcizia, ecc. La disparità di trattamento tra Nord e Sud si fotografa, quindi, anche per la qualità del servizio, aggiungendo altri disagi a quelli provocati dalla soppressione delle corse che hanno già penalizzato fortemente il Sud e la Puglia. Quello dei tagli non è un problema risolvibile dalla Regione, ma la qualità del servizio sì. Poiché un contratto di servizio, infatti, prevede una controprestazione, e dunque che la prestazione sia proporzionata all'entità del costo del servizio, chiediamo che la Giunta si accerti della possibilità di sanzionare l'azienda. Inoltre, sarebbe opportuno cominciare a fare dei controlli periodici sulla qualità, che non ci risulta siano mai stati compiuti in Puglia. Credo che questo oltre che un atto di buona amministrazione – conclude Congedo - rappresenterebbe un risarcimento simbolico per i pugliesi che, viaggiando sui treni regionali, si trovano spesso a pagare le conseguenze di un servizio al passeggero di così bassa qualità".
"Treni sporchi, carrozze obsolete, materiale rotabile a fine carriera, locomotori allo stadio terminale, passeggeri chiusi per ore, senz'aria e senz'acqua, coi servizi igienici maleodoranti o inagibili, in convogli bloccati da guasti in piena campagna. La stampa parla di trasporti ferroviari da terzo mondo, a me vengono in mente i carri piombati dei deportati, ma forse è un'immagine troppo forte, resta il fatto che nonostante tutte le battaglie e gli appelli, la Puglia è desolatamente una destinazione secondaria per le Ferrovie". Come voce forte sul tema si aggiunge quella del presidente Onofrio Introna, che non nasconde l'amarezza sulle pessime conseguenze che questi disagi generano sul fronte dell'offerta turistica pugliese: "Non sarà un caso che i primi dati sulla stagione turistica in corso stiano facendo registrare un lieve calo di presenze italiane, mentre sono confortanti gli arrivi dall'estero e cresce del 6 per cento il settore delle vacanze più costose. Come si può fare turismo nel Sud -quando il sistema ferroviario ci penalizza e respinge i vacanzieri? I passeggeri sono costretti ad entrare in un'altra dimensione, stipati a caro prezzo su treni che viaggiano lenti, osservano con difficoltà orari congegnati male, sono vecchi, sporchi, affollati, maltenuti. Come ogni regione d'Italia e d'Europa, la Puglia ha diritto a treni puliti, comodi, confortevoli. È già di per sé ingiusto che sia costretta a rivendicare questi diritti, perché dovrebbero essere riconosciuti senza esitazione".
Questa volta è il vicecapogruppo vicario del PDL-FI, Erio Congedo, a farsi portavoce di questo disagio che evidentemente coinvolge diverse zone della regione Puglia: "Chiedo alla Giunta pugliese - scrive Congedo in un comunicato stampa - di verificare la possibilità contrattuale di sanzionare Trenitalia per la pessima qualità del servizio erogato sui nostri treni regionali. Tutti i giorni i cittadini si lamentano per un servizio inefficiente e deficitario, fatto di ritardi, vagoni fatiscenti e vecchi, sporcizia, ecc. La disparità di trattamento tra Nord e Sud si fotografa, quindi, anche per la qualità del servizio, aggiungendo altri disagi a quelli provocati dalla soppressione delle corse che hanno già penalizzato fortemente il Sud e la Puglia. Quello dei tagli non è un problema risolvibile dalla Regione, ma la qualità del servizio sì. Poiché un contratto di servizio, infatti, prevede una controprestazione, e dunque che la prestazione sia proporzionata all'entità del costo del servizio, chiediamo che la Giunta si accerti della possibilità di sanzionare l'azienda. Inoltre, sarebbe opportuno cominciare a fare dei controlli periodici sulla qualità, che non ci risulta siano mai stati compiuti in Puglia. Credo che questo oltre che un atto di buona amministrazione – conclude Congedo - rappresenterebbe un risarcimento simbolico per i pugliesi che, viaggiando sui treni regionali, si trovano spesso a pagare le conseguenze di un servizio al passeggero di così bassa qualità".
"Treni sporchi, carrozze obsolete, materiale rotabile a fine carriera, locomotori allo stadio terminale, passeggeri chiusi per ore, senz'aria e senz'acqua, coi servizi igienici maleodoranti o inagibili, in convogli bloccati da guasti in piena campagna. La stampa parla di trasporti ferroviari da terzo mondo, a me vengono in mente i carri piombati dei deportati, ma forse è un'immagine troppo forte, resta il fatto che nonostante tutte le battaglie e gli appelli, la Puglia è desolatamente una destinazione secondaria per le Ferrovie". Come voce forte sul tema si aggiunge quella del presidente Onofrio Introna, che non nasconde l'amarezza sulle pessime conseguenze che questi disagi generano sul fronte dell'offerta turistica pugliese: "Non sarà un caso che i primi dati sulla stagione turistica in corso stiano facendo registrare un lieve calo di presenze italiane, mentre sono confortanti gli arrivi dall'estero e cresce del 6 per cento il settore delle vacanze più costose. Come si può fare turismo nel Sud -quando il sistema ferroviario ci penalizza e respinge i vacanzieri? I passeggeri sono costretti ad entrare in un'altra dimensione, stipati a caro prezzo su treni che viaggiano lenti, osservano con difficoltà orari congegnati male, sono vecchi, sporchi, affollati, maltenuti. Come ogni regione d'Italia e d'Europa, la Puglia ha diritto a treni puliti, comodi, confortevoli. È già di per sé ingiusto che sia costretta a rivendicare questi diritti, perché dovrebbero essere riconosciuti senza esitazione".