Diamo la peggiore Barletta ai barlettani

Abbattuti due container in via delle belle arti, atto vandalico?. Reagire o mantenere la posizione, queste le scelte

mercoledì 25 aprile 2012 12.26
A cura di Mario Sculco
Ore 23.37, periferia Barlettana, via delle belle arti e di bei alberi (sono poche le vie cittadine a vantare tanto verde, pochissime anzi) e tutto sommato via di tranquillità se paragonata ad altre periferie. Ingeneroso l'appellativo Vietnam con cui i genitori di qualche lustro fa spaventavano noi ex adolescenti, liberi navigatori di una Barletta globale e non accartocciata su pochi luoghi alla moda, tra un cicchetto e l'altro. Ingeneroso ma forse talvolta veritiero! Guidando, il rettilineo aiuta ad evitare guai ben peggiori: anche solo a ridotta velocità sorprende trovare, avanti a sé, abbattuto e riverso sull'asfalto pericolosamente proteso verso il centro strada, uno dei grossi container raccoglitori di abiti usati poi stornati in beneficienza.

Stupore! Ero il solo fruitore della suddetta via e ho arguito fermarmi. Non tanto per il pericolo di trovarsi questo grosso ostacolo sulla carrabile via ma per una riflessione: quale vandalico pensiero avrà attraversato gli ignoti fautori, probabilmente a tutta velocità trovando il vuoto tra i rari neuroni? Non invidio chi ha dovuto cimentarsi con la prova di forza necessaria a far cadere il container, probabilmente un gruppo di giovani dato l'elevato peso. Ma perché?

Il ministro Fornero ha forse creato un cortocircuito nei probi intelletti dei suddetti giovani? Il terzo polo con ardite filosofie politiche avrà turbato la tranquillità delle menti dei virgulti? La Minetti che asseriva in antiche telefonate che ne vedremo "di ogni" ha più di una colpa?

"Di ogni" ne vediamo noi, in una città che sta mostrando ormai il suo lato peggiore, in un orario sicuramente non così notturno da far pensare ad esogeni "guastatori" magari giunti da paesi limitrofi per seminare il panico abbattendo la tranquillità cittadina. No! Qui si tratta di uno qualsiasi dei nostri compaesani che adesso è accanto a noi, in auto, a mangiare un gelato, a consumare uno shottino. Giratevi a guardarlo! E' stato sicuramente lui.

Container abbattuto su via delle belle arti © Mario Sculco
Container abbattuto su via delle belle arti © Mario Sculco
Sale dunque una certa rabbia –non sai cosa fare-. In politica si discute e quel container è a terra, si manifesta per la Liberazione e quel container è stato divelto, si combatte contro le solite miserie cittadine e quel container è sempre giù. A nulla serve la Polizia, pochi minuti dopo giunta sul luogo per spostare il grave verso il vicino marciapiedi annullando i pericoli per la circolazione in auto. A forza di braccia. Solo braccia di due bravi operatori, che sicuramente condividevano questi modesti pensieri. Una piccola consolazione. Subito ritirata! Pochi metri più in là, stesse belle arti di cui sopra, e altro container a terra. Il raid punitivo non finiva con uno, troppo alcol in circolo e l'adrenalina si sa, è una brutta bestia. Sono ragazzi.

Me ne pentirò anche solo a rileggerlo, infatti non lo farò stanotte ma domani: che sia questa la Barletta da dare ai Barlettani? Se lo è, che non sia la mia città per questa notte di belle arti e cattivi pensieri. Non cambieremo mai. Se Barletta sta bruciando lo dobbiamo anche a chi sta accanto a noi, poco importa ci sia uno specchio.

Aggiornamento ore 00.49
Subitanea giunge una segnalazione alla redazione di Barlettalife, poco dopo aver "chiuso" la suddetta nota. Abbattuto un ulteriore container in via Marconi. La segnalazione si riferisce a pochi minuti dopo la mezzanotte. Probabilmente, l'affinità farebbe pensare ad un unico gruppo. Riportiamo integralmente la segnalazione: Viale marconi angolo via rionero. Cassonetto spinto sulla strada ostruiva il passaggio delle auto occupando mezza carreggiata.

Aggiornamento ore 01.12
"Salve staff sono nivo volevo segnalarvi che anche in via musti passando pochissimi secondi fa ho notato un cassonetto buttato per terra e per giunta immezzo alla strada ostruendo il passaggio". Ringraziamo personalmente il Sig. Nivo per l'ottima segnalazione. Da più parti accogliamo informazione quanto all'esistenza di un gruppo particolarmente dedito a questo particolare atto vandalico a cui stiamo cercando di circoscrivere grandezza del fenomeno.