Di Bari non sarà più dirigente comunale dal 1 luglio
Dimissioni su delibera riguardante alloggi degli anziani dell'ex distilleria
mercoledì 13 maggio 2015
17.48
In relazione a indiscrezioni di stampa, si precisa che il dirigente dei settori Lavori Pubblici e Manutenzioni, ing. Gianrodolfo Di Bari, ha ieri annunciato "il recesso" dal contratto di lavoro dirigenziale a tempo determinato per l'area tecnica, indicando il 30 giugno come ultimo giorno di servizio intendendo nel frattempo "fruire delle ferie non ancora godute".
La comunicazione, nella quale non è espressa alcuna motivazione del recesso, diventa di fatto operativa nella stessa giornata in cui è stata pubblicata sull'albo pretorio del Comune la delibera riguardante il "ripristino della agibilità degli alloggi per anziani" istruita dallo stesso dirigente ed emendata dalla Giunta. Nel testo originario predisposto dal dirigente si rinviava "ad una seconda fase il riattamento degli ambienti destinati a funzioni sociali, posti a piano rialzato dei fabbricati in questione, trasformati in quattro alloggi dagli occupanti abusivi". La Giunta con il proprio emendamento ha affermato "la necessità di ripristinare, attraverso un intervento omogeneo e unitario, sia pure temporalmente articolato, anche nella programmazione finanziaria relativa al cap. 20211 del bilancio comunale 2015, la complessiva funzionalità abitativa per l'intero edificio, così come stabilito nell'Ordinanza di revoca del sequestro da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani". A tal fine, l'emendamento ha dato mandato al dirigente "di applicare le idonee e altrettanto urgenti procedure per completare entro 30 giorni gli 'indispensabili interventi di manutenzione per reintegrare la funzionalità abitativa' di cui all'ordinanza di revoca del sequestro", in modo da garantire la sicurezza, l'accessibilità e la fruibilità dell'edificio e delle aree a servizio. Sull'emendamento della Giunta, l'ing. Di Bari ha espresso "parere sfavorevole" sostenendo che "un intervento omogeneo ed unitario sia pure temporalmente articolato, necessita di stima globale dei lavori ad effettuarsi, con l'inserimento dei lavori nel piano triennale delle opere pubbliche, progettazione esecutiva e appalto dei lavori".
La Giunta ha approvato la delibera nel testo emendato, che comunque "consente il ricorso alle procedure celeri proposte dal dirigente", sottolineando che "il parere sfavorevole espresso per quel che attiene l'unitarietà e l'omogeneità della restante parte dei lavori non inficia l'atto, a cui procedere senza indugio".
La comunicazione, nella quale non è espressa alcuna motivazione del recesso, diventa di fatto operativa nella stessa giornata in cui è stata pubblicata sull'albo pretorio del Comune la delibera riguardante il "ripristino della agibilità degli alloggi per anziani" istruita dallo stesso dirigente ed emendata dalla Giunta. Nel testo originario predisposto dal dirigente si rinviava "ad una seconda fase il riattamento degli ambienti destinati a funzioni sociali, posti a piano rialzato dei fabbricati in questione, trasformati in quattro alloggi dagli occupanti abusivi". La Giunta con il proprio emendamento ha affermato "la necessità di ripristinare, attraverso un intervento omogeneo e unitario, sia pure temporalmente articolato, anche nella programmazione finanziaria relativa al cap. 20211 del bilancio comunale 2015, la complessiva funzionalità abitativa per l'intero edificio, così come stabilito nell'Ordinanza di revoca del sequestro da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani". A tal fine, l'emendamento ha dato mandato al dirigente "di applicare le idonee e altrettanto urgenti procedure per completare entro 30 giorni gli 'indispensabili interventi di manutenzione per reintegrare la funzionalità abitativa' di cui all'ordinanza di revoca del sequestro", in modo da garantire la sicurezza, l'accessibilità e la fruibilità dell'edificio e delle aree a servizio. Sull'emendamento della Giunta, l'ing. Di Bari ha espresso "parere sfavorevole" sostenendo che "un intervento omogeneo ed unitario sia pure temporalmente articolato, necessita di stima globale dei lavori ad effettuarsi, con l'inserimento dei lavori nel piano triennale delle opere pubbliche, progettazione esecutiva e appalto dei lavori".
La Giunta ha approvato la delibera nel testo emendato, che comunque "consente il ricorso alle procedure celeri proposte dal dirigente", sottolineando che "il parere sfavorevole espresso per quel che attiene l'unitarietà e l'omogeneità della restante parte dei lavori non inficia l'atto, a cui procedere senza indugio".