«Devo legarlo alla sedia, urlasse quanto vuole»: il piano dei sequestratori

Nel mirino un imprenditore barlettano. Tra i sette arrestati, anche due barlettani

giovedì 26 gennaio 2023 15.00
Sette arresti della Polizia di Stato per tentato sequestro di persona a scopo di estorsione a Barletta, tra cui due barlettani. Dopo il blitz scattato alle prime ore dell'alba, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, attuato dalle Squadre Mobili della Questura di Bari e della Questura di Barletta Andria Trani, sono emersi tutti i dettagli del tentato sequestro di persona: nel mirino del gruppo criminale era finito un imprenditore barlettano del settore tessile.


«Alla casa dobbiamo andare vestiti da Finanza?»: i vari dettagli del piano sventato dalle forze dell'ordine sono emersi grazie alle intercettazioni. «Una volta che lego lei, devo legare pure lui alla sedia... [...] quanto vuole urlasse».

«La pianificazione era stata portata avanti in ogni minimo dettaglio, al punto tale che le autovetture dei presunti responsabili del grave delitto, erano già posizionate nei pressi dell'azienda, in attesa che l'imprenditore rincasasse». Ma l'intervento delle forze dell'ordine ha scongiurato l'ennesimo reato configurabile nella metodologia criminale del sequestro-lampo, con successiva richiesta di riscatto.

Nel provvedimento cautelare sono contestati i reati di tentato sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dal metodo mafioso. L'indagine è stata diretta dal procuratore Roberto Rossi e dall'aggiunto Francesco Giannella, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia. Le persone finite in carcere sono Amerigo Elia, 57 anni, Giuseppe Lapenna di 49, Luigi Pistillo di 39, Savino Gorgoglione di 37, Paolo Antolino di 51 e Giovanni Matarrese di 55. Ai domiciliari è finito invece Vincenzo Zicchillo di 26 anni. Quest'ultimo era già ai domiciliari.