De Nittis 1846-2021, Barletta si prepara al 175° anniversario della nascita
Ecco le iniziative dell’associazionismo culturale
mercoledì 24 febbraio 2021
10.04
"Sono nato nel 1846 a Barletta, nelle Puglie…" Con queste parole, le prime scritte del suo celebre Taccuino, Giuseppe De Nittis iniziava a raccontare la propria vita di uomo del Sud e di artista dal respiro europeo.
E queste stesse parole annunciano dal balcone della sua casa in corso Vittorio Emanuele, Strada della Cordoneria al tempo borbonico, il 175° anniversario della nascita da quel lontano 25 febbraio 1846 sul nuovo banner esposto dal balcone dove da bambino Peppino De Nittis chissà quante volte si sarà affacciato…
Il banner, riportante l'immagine del pittore nel busto bronzeo inaugurato nel 1934 per la grande mostra retrospettiva organizzata per il 50° della morte nell'edificio scolastico d'Azeglio, è frutto della congiunta iniziativa ed autofinanziata da Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV ed Archeoclub d'Italia APS Canne della Battaglia Barletta quali realtà operanti nel volontariato culturale cittadino. In sinergia d'intenti con l'attuale proprietà di quell'immobile, autentica "casa della memoria", oggetto di accurati interventi di restauro ma già contraddistinta per la lapide scoperta nel 1954 quale inconfondibile e riconoscibile segno distintivo.
A completare le suggestioni denittisiane nella giornata celebrativa del 175° anniversario: come vestivamo ai tempi del grande pittore?
La risposta dalla vetrina di Applausi, l'elegante boutique situata in corso Vittorio Emanuele, proprio di fronte a quella celebre casa, come segno di omaggio in occasione dell'anniversario della nascita di quel Peppino che avrebbe fatto parlare di sé e di Barletta nel mondo artistico legato all'Impressionismo.
L'eleganza femminile di metà ottocento è stata un costante riferimento nella pittura denittisiana, dove i volti, le figure ma soprattutto i capi di abbigliamento indossati dalle signore borghesi hanno contraddistinto i suoi più celebri capolavori.
Maria Bernadette Casale, custode di alcuni di questi abiti d'epoca, ne ha concesso ai promotori la disponibilità per l'esposizione nella vetrina: un capo sartoriale indossato da una giovanetta, una fanciulla che graziosamente lo indossava. In elegante chiffon e seta, con fodera di cotone grezzo. Autenticamente d'epoca.
E queste stesse parole annunciano dal balcone della sua casa in corso Vittorio Emanuele, Strada della Cordoneria al tempo borbonico, il 175° anniversario della nascita da quel lontano 25 febbraio 1846 sul nuovo banner esposto dal balcone dove da bambino Peppino De Nittis chissà quante volte si sarà affacciato…
Il banner, riportante l'immagine del pittore nel busto bronzeo inaugurato nel 1934 per la grande mostra retrospettiva organizzata per il 50° della morte nell'edificio scolastico d'Azeglio, è frutto della congiunta iniziativa ed autofinanziata da Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia ODV ed Archeoclub d'Italia APS Canne della Battaglia Barletta quali realtà operanti nel volontariato culturale cittadino. In sinergia d'intenti con l'attuale proprietà di quell'immobile, autentica "casa della memoria", oggetto di accurati interventi di restauro ma già contraddistinta per la lapide scoperta nel 1954 quale inconfondibile e riconoscibile segno distintivo.
A completare le suggestioni denittisiane nella giornata celebrativa del 175° anniversario: come vestivamo ai tempi del grande pittore?
La risposta dalla vetrina di Applausi, l'elegante boutique situata in corso Vittorio Emanuele, proprio di fronte a quella celebre casa, come segno di omaggio in occasione dell'anniversario della nascita di quel Peppino che avrebbe fatto parlare di sé e di Barletta nel mondo artistico legato all'Impressionismo.
L'eleganza femminile di metà ottocento è stata un costante riferimento nella pittura denittisiana, dove i volti, le figure ma soprattutto i capi di abbigliamento indossati dalle signore borghesi hanno contraddistinto i suoi più celebri capolavori.
Maria Bernadette Casale, custode di alcuni di questi abiti d'epoca, ne ha concesso ai promotori la disponibilità per l'esposizione nella vetrina: un capo sartoriale indossato da una giovanetta, una fanciulla che graziosamente lo indossava. In elegante chiffon e seta, con fodera di cotone grezzo. Autenticamente d'epoca.