Danni a vigneto ad Andria, Flai e Cgil Bat: «Solidarietà ad azienda e lavoratori»
Intervento dei due segretari generali Gaetano Riglietti e Biagio D’Alberto all’indomani del grave episodio
mercoledì 5 agosto 2020
«Apprendiamo dalla stampa quanto accaduto ai danni di un vigneto nelle campagne di Andria di proprietà di un'azienda di Barletta in momento in cui la campagna del taglio, raccolta e commercializzazione dell'uva da tavola è alle porte. Una perdita ingente non solo per quanto riguarda il tendone che per il raccolto frutto del lavoro di un anno intero. Non possiamo che essere vicini all'azienda colpita ed esprimere tutta la nostra solidarietà all'imprenditore ed agli operai agricoli che hanno subito questo vile gesto che condanniamo senza se e senza ma», dicono Gaetano Riglietti, segretario generale della Flai Cgil Bat e Biagio D'Alberto, segretario generale della Cgil Bat, all'indomani del grave episodio avvenuto nella notte tra sabato e domenica.
«Da sempre come sindacato abbiamo denunciato la mancanza di sicurezza nelle campagne, siamo convinti del fatto che non possano essere più tollerabili simili gesti che oltre al danno economico subito dall'azienda, sono una beffa per i lavoratori che subiranno le conseguenze di quanto accaduto in termini di perdita di giornate di lavoro. Un fatto che registriamo in un periodo che doveva essere di vera ripresa dopo il lockdown, dove anche se i braccianti non si sono mai fermati garantendo la filiera ci sono comunque state delle contrazioni. E ciò rende tutto ancora più difficile per loro e per le loro famiglie», aggiungono Riglietti e D'Alberto.
«Il tema è stato al centro dei vari tavoli istituzionali dove abbiamo sempre e costantemente evidenziato l'importanza della vigilanza campestre in un territorio dove i fenomeni delinquenziali crescono, soprattutto in questo periodo. E torniamo, quindi, al discorso del personale: serve potenziare gli organici delle Guardie campestri di tutto il territorio provinciale, solo così si può tentare di risolvere anche questa questione», concludono i due sindacalisti.
«Da sempre come sindacato abbiamo denunciato la mancanza di sicurezza nelle campagne, siamo convinti del fatto che non possano essere più tollerabili simili gesti che oltre al danno economico subito dall'azienda, sono una beffa per i lavoratori che subiranno le conseguenze di quanto accaduto in termini di perdita di giornate di lavoro. Un fatto che registriamo in un periodo che doveva essere di vera ripresa dopo il lockdown, dove anche se i braccianti non si sono mai fermati garantendo la filiera ci sono comunque state delle contrazioni. E ciò rende tutto ancora più difficile per loro e per le loro famiglie», aggiungono Riglietti e D'Alberto.
«Il tema è stato al centro dei vari tavoli istituzionali dove abbiamo sempre e costantemente evidenziato l'importanza della vigilanza campestre in un territorio dove i fenomeni delinquenziali crescono, soprattutto in questo periodo. E torniamo, quindi, al discorso del personale: serve potenziare gli organici delle Guardie campestri di tutto il territorio provinciale, solo così si può tentare di risolvere anche questa questione», concludono i due sindacalisti.