Dall’8 settembre la raccolta porta a porta arriva nel quartiere Borgovilla
Incontro con l’assessore Pisicchio, il direttore della Bar.S.A. e il consigliere Rosa Cascella
giovedì 28 agosto 2014
Per spiegare la raccolta differenziata porta a porta nel quartiere Borgovilla, che si unirà al resto della città nei cicli di raccolta a partire dall'8 settembre, si è partiti da un condominio di via dei Pini, in cui la presidente della commissione Ambiente Rosa Cascella ha promosso un incontro destinato ai residenti alla presenza del direttore della Bar.S.A. Nunzio Scarpati e dell'assessore all'ambiente Irene Pisicchio. Il confronto tra i referenti del servizio, l'amministrazione comunale e i semplici cittadini è stata l'occasione non solo per presentare il servizio nel quartiere, ma anche per rispondere a domande – a volte semplici, a volte spinose – inerenti la raccolta porta a porta.
«Fare il conferimento differenziato significa dividere in casa i rifiuti secondo le tipologie indicate dalla regione Puglia in accordo con le disposizioni nazionale ed europee – ha spiegato il direttore Nunzio Scarpati – considerando che siamo tra gli ultimi della provincia ad avviarci verso questo percorso». Dopo aver illustrato le modalità tecniche di conferimento dei rifiuti, così come già avviene nel quartiere Patalini e nel centro storico, Scarpati ha sottolineato che «a giugno di quest'anno Barletta ha prodotto tremila tonnellate di rifiuti in meno rispetto al giugno dell'anno scorso».
Oltre al semplice valore esplicativo dell'incontro rivolto ai residenti, il dibattito ha generato una serie di domande e relative risposte interessanti sotto l'intero punto di vista della cittadinanza, che si trova ancora oggi impreparata (e poco informata) rispetto alla novità del porta a porta.
«Sappiamo che fare la raccolta differenziata è scomodo, ma come in ogni famiglia occorre fare dei sacrifici» ha concluso Scarpati fornendo risposte alle perplessità dei residenti. «Fare la raccolta ha anche un senso morale, poiché mette nuova materia prima a disposizione». Tanti interrogativi sono stati poi sollevati dai cittadini in merito al problema dei sacchetti lasciati in strada, alla mercé di chiunque, con possibili atti di vandalismo che potrebbero vanificare la sollecitudine dei residenti a impegnarsi nella separazione dei rifiuti. Altri dubbi sono stati mossi sull'esponenziale aumento di rifiuti nei quartieri in cui la raccolta non è ancora partita, in cui si riversano i rifiuti dei residenti dei quartieri già coinvolti nel porta a porta ma che, incivilmente, non hanno recepito l'impegno da seguire. L'amara riflessione è stata sottolineata dal direttore della Bar.S.A. che ha purtroppo riferito di un negativo aumento di rifiuti a Barletta in seguito all'avvio del porta a porta nel vicino co-capoluogo di provincia Andria.
«L'amministrazione ha deciso di avviare questo percorso a step – ha riferito l'assessore Irene Pisicchio nella conclusione dell'incontro - in modo da ascoltare i dubbi dei cittadini e migliorare progressivamente il servizio. La raccolta differenziata crea ansie, disagi, ma poi diventa un meccanismo automatico nella quotidianità, è solo questione di abitudine».
«Fare il conferimento differenziato significa dividere in casa i rifiuti secondo le tipologie indicate dalla regione Puglia in accordo con le disposizioni nazionale ed europee – ha spiegato il direttore Nunzio Scarpati – considerando che siamo tra gli ultimi della provincia ad avviarci verso questo percorso». Dopo aver illustrato le modalità tecniche di conferimento dei rifiuti, così come già avviene nel quartiere Patalini e nel centro storico, Scarpati ha sottolineato che «a giugno di quest'anno Barletta ha prodotto tremila tonnellate di rifiuti in meno rispetto al giugno dell'anno scorso».
Oltre al semplice valore esplicativo dell'incontro rivolto ai residenti, il dibattito ha generato una serie di domande e relative risposte interessanti sotto l'intero punto di vista della cittadinanza, che si trova ancora oggi impreparata (e poco informata) rispetto alla novità del porta a porta.
- Ci sono vantaggi economici per noi cittadini nell'impegnarci col porta a porta?
- Dove vanno conferiti i rifiuti di plastica sporchi?
- Cosa succede quando terminano i sacchetti per la raccolta dell'umido?
- I sacchetti per l'umido sono troppo fragili: come mai?
- Perché non aumentare il numero di giorni destinati alla raccolta dell'umido?
«Sappiamo che fare la raccolta differenziata è scomodo, ma come in ogni famiglia occorre fare dei sacrifici» ha concluso Scarpati fornendo risposte alle perplessità dei residenti. «Fare la raccolta ha anche un senso morale, poiché mette nuova materia prima a disposizione». Tanti interrogativi sono stati poi sollevati dai cittadini in merito al problema dei sacchetti lasciati in strada, alla mercé di chiunque, con possibili atti di vandalismo che potrebbero vanificare la sollecitudine dei residenti a impegnarsi nella separazione dei rifiuti. Altri dubbi sono stati mossi sull'esponenziale aumento di rifiuti nei quartieri in cui la raccolta non è ancora partita, in cui si riversano i rifiuti dei residenti dei quartieri già coinvolti nel porta a porta ma che, incivilmente, non hanno recepito l'impegno da seguire. L'amara riflessione è stata sottolineata dal direttore della Bar.S.A. che ha purtroppo riferito di un negativo aumento di rifiuti a Barletta in seguito all'avvio del porta a porta nel vicino co-capoluogo di provincia Andria.
«L'amministrazione ha deciso di avviare questo percorso a step – ha riferito l'assessore Irene Pisicchio nella conclusione dell'incontro - in modo da ascoltare i dubbi dei cittadini e migliorare progressivamente il servizio. La raccolta differenziata crea ansie, disagi, ma poi diventa un meccanismo automatico nella quotidianità, è solo questione di abitudine».