Crisi politica a Barletta: «Gravi responsabilità nel PD»
Interviene Salvatore Filannino dell'Italia dei Valori. «Dovranno pensare a ridare la parola agli elettori»
martedì 5 luglio 2011
«Dimissioni del Sindaco Nicola Maffei, dichiarazioni di autorevoli politici del PD che alludono ad una gestione poco chiara di una frangia di partito, della cosa pubblica cittadina: pochi potevano sospettare questo caldo epilogo post-elettorale». Si aggiunge alla lunga trafila di opinioni da parte delle varie voci politiche dalla città in seguito alle dimissioni del sindaco Maffei, anche l'intervento di Salvatore Filannino, consigliere comunale a nome dell'Italia dei Valori d Barletta.
«Disoccupati, studenti, cittadini operosi, elettori delle ultime elezioni amministrative e dei Referendum del SI' del 12 e 13 Giugno, si sono ritrovati una situazione politica cittadina dai toni manifestamente da scontro, senza che qualcuno possa ipotizzare una risoluzione immediata della crisi. Si aggiunga che per quanto accaduto non è stato approvato il bilancio comunale di previsione 2011, con seria minaccia della attuazione del programma amministrativo. La elezione della Presidenza del Consiglio Comunale in quota al PD, ha evidenziato forti contrasti in questo Partito. Il Presidente del Consiglio ha un ruolo di garanzia dell'intero consiglio comunale: consente pari opportunita' a gruppi consigliari e consiglieri, nella discussione e adozione di provvedimenti di consiglio comunale, e negli atti collegati, garantendo massima partecipazione e trasparenza, a difesa dei cittadini. Pertanto ci chiediamo le motivazioni di tanta contesa in uno stesso partito.
Chiediamo inoltre al Partito Democratico di Barletta, ai suoi coordinatori provinciali e regionali, di fare chiarezza ai cittadini su quanto sta accadendo, aiutando a superare celermente questo difficile momento di democrazia. Un grande partito può superare eventuali personalismi e schieramenti interni post-elettorali, in favore della città, e dell'intera coalizione di centro-sinistra, possibile guida politica nella 6° provincia pugliese a contrastare l'avanzata della destra.
La crisi economica e di valori della città di Barletta, in un difficile momento di discussione sul voto di scambio, impone un rapido recupero di fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Noi dell'Italia dei Valori ci auguriamo che nei prossimi giorni possa prevalere l'atteggiamento di Servizio sulla supremazia in politica. Diversamente l'Italia dei Valori, con i cittadini liberi, nell'interesse della città, dovranno pensare a ridare la parola agli elettori».
«Disoccupati, studenti, cittadini operosi, elettori delle ultime elezioni amministrative e dei Referendum del SI' del 12 e 13 Giugno, si sono ritrovati una situazione politica cittadina dai toni manifestamente da scontro, senza che qualcuno possa ipotizzare una risoluzione immediata della crisi. Si aggiunga che per quanto accaduto non è stato approvato il bilancio comunale di previsione 2011, con seria minaccia della attuazione del programma amministrativo. La elezione della Presidenza del Consiglio Comunale in quota al PD, ha evidenziato forti contrasti in questo Partito. Il Presidente del Consiglio ha un ruolo di garanzia dell'intero consiglio comunale: consente pari opportunita' a gruppi consigliari e consiglieri, nella discussione e adozione di provvedimenti di consiglio comunale, e negli atti collegati, garantendo massima partecipazione e trasparenza, a difesa dei cittadini. Pertanto ci chiediamo le motivazioni di tanta contesa in uno stesso partito.
Chiediamo inoltre al Partito Democratico di Barletta, ai suoi coordinatori provinciali e regionali, di fare chiarezza ai cittadini su quanto sta accadendo, aiutando a superare celermente questo difficile momento di democrazia. Un grande partito può superare eventuali personalismi e schieramenti interni post-elettorali, in favore della città, e dell'intera coalizione di centro-sinistra, possibile guida politica nella 6° provincia pugliese a contrastare l'avanzata della destra.
La crisi economica e di valori della città di Barletta, in un difficile momento di discussione sul voto di scambio, impone un rapido recupero di fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Noi dell'Italia dei Valori ci auguriamo che nei prossimi giorni possa prevalere l'atteggiamento di Servizio sulla supremazia in politica. Diversamente l'Italia dei Valori, con i cittadini liberi, nell'interesse della città, dovranno pensare a ridare la parola agli elettori».