Crisi olivicoltura, i gilet arancioni incontrano Di Maio il 1° aprile
Spagnoletti Zeuli: «Sul tavolo misure per frantoiani e operai. Speriamo non sia un pesce d'aprile»
mercoledì 27 marzo 2019
I rappresentanti dei gilet arancioni incontreranno il prossimo 1° aprile il ministro del lavoro, Luigi Di Maio al Mise a Roma perché oltre al "decreto emergenza", firmato da Centinaio, servono ulteriori misure a favore degli operai agricoli. Il tema dell'emergenza olivicola pugliese per la prima volta nella storia probabilmente continua a restare di attualità grazie al pressing del movimento composto dagli agricoltori che stanno portando avanti le vertenze relative ai problemi causati al comparto olivicolo dalla xylella e dalle gelate. Con Di Maio saranno studiate possibili soluzioni per frantoiani e operai. L'annuncio è del portavoce dei gilet, Onofrio Spagnoletti Zeuli che intanto accoglie con soddisfazione le notizie che arrivano da Lecce dove ieri il premier Giuseppe Conte ha incontrato una delegazione di manifestanti del mondo agricolo.
"Conte, si è impegnato a cose importanti, finalmente 400milioni, noi chiedevamo 500, 400 solo per il Salento per rimettere in moto tutta quella economia, territorio, frantoi naturalmente, cooperative, impianti. Quindi, tutta questa economia completamente ferma. Conte si è impegnato, pure a farci pagare i premi pac, sia il saldo dell'anno 2018, entro luglio pare, si potranno pagare, anticipare quelli dell'anno 2019", spiega il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli.
"Ed è previsto dalla comunità europea, per cui questo è un bel risultato, sono soldini che servono agli agricoltori, adesso stiamo aspettando il decreto che un giorno o l'altro dovrebbe uscire. Il decreto era quello che volevamo, speriamo che anche qui, il governo italiano, metta qualche soldo perché i 20 milioni, diviso tutte le regioni che hanno avuto calamità, diventa un po' pochino. Quindi, mi auguro, che ci sia qualcosa di più congruo per far ripartire i lavori, perché adesso devono ripartire tutti i lavori ed è importantissimo anche per abbattere il vettore, che è la famosa sputacchina, quindi dobbiamo coltivare, potare,dobbiamo fare tutti i lavori che sono le pratiche importanti per l'agricoltura".
Nel decreto, mancherebbero, le misure per gli operai agricoli, questi almeno denunciano i sindacati, in particolare la Flai Cgil, è così? "Noi, siamo stati uniti e combatteremo ancora, perché con i lavoratori abbiamo fatto una bellissima battaglia, quindi una cosa fantastica. Nel decreto, secondo me, ci sono riconoscimenti delle stesse giornate dell'anno scorso, quindi per i vari sussidi. Credo che, i sindacati vogliono qualcosa in più ma siccome noi, il primo di Aprile, spero che non sia un pesce di Aprile, ci incontriamo con il ministro del lavoro spero che si possa chiudere anche questa faccenda e ci possano essere altre risorse aggiuntive a quello che noi abbiamo chiesto per far ripartire il lavoro e dare lavoro che è la cosa più importante per la nostra economia", conclude Zeuli.
"Conte, si è impegnato a cose importanti, finalmente 400milioni, noi chiedevamo 500, 400 solo per il Salento per rimettere in moto tutta quella economia, territorio, frantoi naturalmente, cooperative, impianti. Quindi, tutta questa economia completamente ferma. Conte si è impegnato, pure a farci pagare i premi pac, sia il saldo dell'anno 2018, entro luglio pare, si potranno pagare, anticipare quelli dell'anno 2019", spiega il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli.
"Ed è previsto dalla comunità europea, per cui questo è un bel risultato, sono soldini che servono agli agricoltori, adesso stiamo aspettando il decreto che un giorno o l'altro dovrebbe uscire. Il decreto era quello che volevamo, speriamo che anche qui, il governo italiano, metta qualche soldo perché i 20 milioni, diviso tutte le regioni che hanno avuto calamità, diventa un po' pochino. Quindi, mi auguro, che ci sia qualcosa di più congruo per far ripartire i lavori, perché adesso devono ripartire tutti i lavori ed è importantissimo anche per abbattere il vettore, che è la famosa sputacchina, quindi dobbiamo coltivare, potare,dobbiamo fare tutti i lavori che sono le pratiche importanti per l'agricoltura".
Nel decreto, mancherebbero, le misure per gli operai agricoli, questi almeno denunciano i sindacati, in particolare la Flai Cgil, è così? "Noi, siamo stati uniti e combatteremo ancora, perché con i lavoratori abbiamo fatto una bellissima battaglia, quindi una cosa fantastica. Nel decreto, secondo me, ci sono riconoscimenti delle stesse giornate dell'anno scorso, quindi per i vari sussidi. Credo che, i sindacati vogliono qualcosa in più ma siccome noi, il primo di Aprile, spero che non sia un pesce di Aprile, ci incontriamo con il ministro del lavoro spero che si possa chiudere anche questa faccenda e ci possano essere altre risorse aggiuntive a quello che noi abbiamo chiesto per far ripartire il lavoro e dare lavoro che è la cosa più importante per la nostra economia", conclude Zeuli.