Covid, Bar.S.A. scrive a Stato e Regione: «Vaccinare anche i nostri operatori»

Cianci: «Raccogliere i rifiuti è servizio essenziale e la vaccinazione non può essere procrastinata»

lunedì 22 febbraio 2021 15.45
In data odierna Bar.S.A. S.p.A. ha inviato una lettera direttamente rivolta al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all' Assessore alla Sanità e al Welfare Pier Luigi Lopalco, al Direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro nonché al Ministro della Salute Roberto Speranza e al Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Oggetto della missiva è la richiesta da parte di Bar.S.A. di equiparare gli operatori dell'azienda, in prima linea in tutto il periodo dell'emergenza sanitaria, a stretto contatto con la cittadinanza in quanto operativi in un servizio pubblico essenziale che non è mai stato interrotto, agli operatori delle Forze dell'Ordine e Forze armate nel cronoprogramma di somministrazioni dei vaccini anti Covid-19.

«Ho inteso rivolgermi direttamente alle più alte cariche dello Stato e della Regione. Non solo a nome dell'azienda che mi onoro di amministrare e dei nostri dipendenti, spesso invisibili quanto preziosi in un'attività essenziale che non si è mai interrotta fin dal primo DPCM, bensì riferendomi a tutti gli operatori del settore». Così l'amministratore unico di Bar.S.A. S.p.A. avv. Michele Cianci ha commentato la richiesta formale elevata dall'azienda in un periodo difficile e convulso, nella comune guerra al Covid-19.

«L'infezione continua ad essere presente in tutte le città ove gli operatori del settore agiscono. Raccogliere i rifiuti è servizio essenziale e la vaccinazione non può essere procrastinata. Per questo abbiamo chiesto, come appare giusto, equiparare questi operatori alle forze dell'ordine. In tal modo il nostro personale diventerebbe garanzia di un servizio impeccabile, sempre al fianco della cittadinanza. Non abbandoniamo i nostri operatori».

La lettera: «Il settore che rappresentiamo ha subito una esposizione al rischio biologico»

Oggetto: Richiesta audizione III commissione – Assistenza sanitaria, servizi sociali, in merito a pianificazione vaccinazione anti Covid-19, operatori servizi pubblici essenziali (cod. ATECO 38)

Quale Amministratore Unico di Bar.S.A. S.p.A., società a capitale completamente pubblico, incaricata del servizio di gestione dei rifiuti urbani e virtuoso esempio di conduzione dei servizi di raccolta differenziata porta a porta sia per utenza domestica sia commerciali, non posso esimermi dal dover acquisire, in questa sede, notizie certe sulla posizione che i servizi pubblici essenziali, di cui all'oggetto, ricoprono nel piano vaccinazioni anti Covid-19 della Regione Puglia, in considerazione della peculiarità di tali servizi, indispensabili per la sicurezza e l'igiene pubblica dei cittadini nonché non interrompibili. Difatti, sin dal primo DPCM del 22/02/2020, le attività di cui al codice ATECO 38 non sono state mai oggetto di sospensione. Il personale dipendente dell'azienda, che mi onoro di amministrare, si è sempre esposto in prima fila continuando, nottetempo, alla raccolta dei rifiuti ed onorando il nostro patto di servizio.

Con l'audizione nr. 501 del 09/02/2021 dell'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco, del direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro e del coordinatore del piano vaccinale Michele Conversano, si è relazionato sul dettaglio relativo all'operatività del Piano in Puglia, dove è, finalmente, in chiusura la cosiddetta "Fase 1" con la conseguente pianificazione di vaccinazione anti Covid-19 (in cui, proprio in fase due, è prevista la somministrazione di vaccini anche al nostro personale, ma nella generica accezione di "Operatori di altri servizi pubblici essenziali", tra l'altro, escludendo la fascia tra 55 e 67 anni che rischia di minare seriamente la disponibilità del nostro organico ponendoci in una condizione di emergenza operativa).

Il settore che rappresentiamo ha subito una esposizione al rischio biologico altamente maggiore, anche tramite i rifiuti presso le abitazioni private di cittadini infettivi (Rapporto Istituto Superiore Sanità del 14 marzo 2020), ma, parallelamente, si ha la necessità di dover garantire la continuità operativa, soprattutto attraverso le massime condizioni di salute e sicurezza degli operatori, fondamentali a sostenere a loro volta il mantenimento della salute pubblica.

Per tutto quanto innanzi, formulo richiesta formale anche di audizione in III commissione: In prima istanza, per conoscere la precisa collocazione temporale a favore degli operatori di Bar.S.A. S.p.A., della somministrazione dei previsti vaccini e in subordine, qualora ciò non sia possibile, di equiparare i ridetti operatori agli "Operatori delle Forze dell'Ordine e Forze armate" (come previsto in fase 2 sub b). Aggiungo anche, per esigenze di organico, di evitare esclusioni dovute all'età ma di considerare il nostro organico come un unicum. Il fine ultimo e esclusivo è di poter continuare il nostro lavoro.

Siamo certi di un vostro celere riscontro che possa riportare serenità ai nostri operatori e a tutti gli operatori del settore. Una forza silenziosa che quotidianamente ci fa rinvenire, al nostro risveglio le città ripulite con abbassamento dei rischi epidemiologici. Forza, quindi, assolutamente utile e necessaria a un territorio che, giorno dopo giorno, permette a tutta la comunità di fruire di un servizio essenziale posto che detto servizio pubblico di interesse generale è indispensabile per garantire la tenuta del sistema per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nelle nostre città e per non aggravare la drammatica emergenza sanitaria con altre difficoltà epidemiologiche. I nostri operatori non hanno mai abbandonato le città ed è giusto che a loro volta non siano abbandonati.