Contrasto al lavoro nero, la Bat provincia più virtuosa in Puglia
Una sola azienda irregolare tra quelle monitorate dal Tavolo Interforze
venerdì 28 novembre 2014
E' la Bat la provincia pugliese dove il lavoro nero è meno diffuso: questo il dato principale riguardante il territorio della Barletta-Andria-Trani, derivante dal Tavolo Istituzionale Interforze Regionale per il contrasto dell'illegalità ed il lavoro sommerso, tenutosi lunedì in Prefettura a Bari. 339 le aziende, di ogni comparto economico, ispezionate sul territorio regionale: l'attività del tavolo Interforze nasce per analizzare l'efficacia del Protocollo d'intesa in materia di contrasto al lavoro nero, sottoscritto il 5 agosto 2013, dalla Regione Puglia con le Prefetture pugliesi e le direzioni regionali del Lavoro, Inps e Inail.
Alla riunione hanno partecipato tra gli altri i Prefetti della regione, il Questore di Bari, e l'assessore alle politiche per il lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli. Su 19 aziende monitorate nella Bat, appena una ha messo in luce irregolarità. Maglia nera per la provincia di Bari: su 91 aziende oggetto di controllo, ben 24 sono risultate irregolari con 54 lavoratori privi di regolare contratto. Dal dato è emerso che il settore agricolo è quello maggiormente interessato dal lavoro nero, con una netta prevalenza della presenza di lavoratrici donne rispetto agli uomini. Nella provincia di Foggia, zona del Gargano, sono stati individuati situazioni di gravi irregolarità, che sono state oggetto di sanzione e per le quali è intervenuta anche l'autorità giudiziaria.
Complessivamente, su scala pugliese, sono state 78 le aziende colte in flagrante, con 215 lavoratori in nero: numeri che non devono far abbassare i livelli di guardia, ma che al momento rappresentano un dato in calo rispetto al recente passato. In considerazione dei validi risultati conseguiti, le parti intervenute nel summit hanno stabilito di estendere l'efficacia dell'accordo per un ulteriore biennio, con l'impegno a convocare un tavolo specifico mirato alla ripartizione delle risorse disponibili e all'individuazione dei versanti sui quali far confluire e intensificare le ulteriori azioni di contrasto.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Alla riunione hanno partecipato tra gli altri i Prefetti della regione, il Questore di Bari, e l'assessore alle politiche per il lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli. Su 19 aziende monitorate nella Bat, appena una ha messo in luce irregolarità. Maglia nera per la provincia di Bari: su 91 aziende oggetto di controllo, ben 24 sono risultate irregolari con 54 lavoratori privi di regolare contratto. Dal dato è emerso che il settore agricolo è quello maggiormente interessato dal lavoro nero, con una netta prevalenza della presenza di lavoratrici donne rispetto agli uomini. Nella provincia di Foggia, zona del Gargano, sono stati individuati situazioni di gravi irregolarità, che sono state oggetto di sanzione e per le quali è intervenuta anche l'autorità giudiziaria.
Complessivamente, su scala pugliese, sono state 78 le aziende colte in flagrante, con 215 lavoratori in nero: numeri che non devono far abbassare i livelli di guardia, ma che al momento rappresentano un dato in calo rispetto al recente passato. In considerazione dei validi risultati conseguiti, le parti intervenute nel summit hanno stabilito di estendere l'efficacia dell'accordo per un ulteriore biennio, con l'impegno a convocare un tavolo specifico mirato alla ripartizione delle risorse disponibili e all'individuazione dei versanti sui quali far confluire e intensificare le ulteriori azioni di contrasto.
(Twitter: @GuerraLuca88)